Be My Mirror

Come già accennavo, tra una cosa e l'altra, nel mio post precedente, il mese di aprile si avvicina. Chi capita qui per caso, magari per la prima volta, penserà che sono pazzo a preoccuparmi di queste cose, visto che siamo ancora a gennaio e ad aprile mancano ancora due mezze stagioni. In realtà in un mondo come il nostro, dove le giornate si rincorrono una dopo l'altra alla velocità della luce, i mesi passano svelti come la vita di una libellula: non facciamo in tempo ad accorgercene che se ne sono già andati. E così sarà anche per queste due mezze stagioni che ci aspettano là davanti.

Chi invece è capitato qui non per caso, ma per quella compulsiva abitudine che lo attira inspiegabilmente su questo blog tutto nero ogni volta che mi ricordo di aggiornarlo, saprà già benissimo a cosa mi riferisco.

Sin dagli albori il mese di aprile ha rappresentato per The Obsidian Mirror il tradizionale appuntamento con il suo speciale di compleanno, un appuntamento a cui il sottoscritto non ha saputo rinunciare neanche quando (ed è capitato più di una volta) le premesse per non arrivare puntuale erano dannatamente solide. In un modo o nell'altro lo Speciale di Aprile è comunque sempre andato in onda. Fattore C? Anche.

Ricorderete senz'altro l'esperimento dell'anno scorso dedicato al folclore tailandese. Ricorderete, forse ancor meglio (visto che è durata più del previsto), la devastante discesa nel pozzo di Sadako dell'anno precedente. Forse ricorderete anche quella lunga camminata nei corridoi sussurranti coreani e, chissà, magari qualcuno ricorderà anche quel primissimo esperimento sul fantasmatico Tall Man di Don Coscarelli. Comunque sia è già tempo di guardare avanti e, nel farlo, come non uscire angosciati dall'idea che il tempo di un nuovo speciale è quasi arrivato?

Normalmente non sarebbe, quello di quest'anno, un ritardo irrimediabile: altre volte mi è capitato di iniziare a lavorare al progetto molto tardi, anche molto più di così. La vera differenza, questa volta, è la forzata chiusura del blog per i motivi che ormai ben sapete.

Ed è proprio questo il punto: tra una cosa e l'altra mi ci vorrà ancora del tempo prima di poter tornare a regime, e in queste condizioni lo speciale 2018 è fortemente a rischio. A meno che qualcuno non accorra in mio aiuto. 

L'idea in buona sostanza è la seguente: perché non fare una specie di speciale collettivo? C'è qualcuno là fuori che se la sente di diventare per un giorno redattore di The Obsidian Mirror?

Quello che chiedo a tutti voi, con tutta l'umiltà del blogger in difficoltà, è di voler scrivere per me anche un solo post nei prossimi due mesi. In tal modo potrei trovarmi con una buona parte del lavoro già fatta e, da parte mia, non resterebbe che mettere tutto in ordine, fare le dovute "saldature" tra un contributo e l'altro, scrivere un intro e un outro... cose semplici (beh, nemmeno poi così semplici) che però permetterebbe allo speciale di venire alla luce.

Questo è un appello rivolto a tutti: amici e conoscenti di vecchia e nuova data, lettori saltuari e visitatori occasionali. Qualunque pennellata, anche minima, potrebbe diventare parte di un affresco importante (sempre che io alla fine riesca a fare bene il mio lavoro di raccordo).

Devo ammettere che, nei giorni scorsi, alcuni di voi sono stati già coercitivamente reclutati. Questo pubblico appello non sarebbe infatti mai uscito se prima non fossi stato sicuro di avere garantita una base minima di redattori. 

Ora che la pietra angolare è stata posata mi rivolgo a tutti: vorreste essere parte di questo piccolo progetto? Non ci saranno ricompense in denaro (quelle indiscutibilmente no, anche perché ho già speso tutto quello che avevo per la nuova casa), ma da parte mia ci sarà tanta gratitudine e, me lo auguro, da tutto questo potrà magari saltare fuori un bel po' di sano divertimento e qualche piccola soddisfazione.

Se decidete di entrare in mischia non dovrete far altro che inviarmi una email all'indirizzo di posta che trovate qui nella colonna di destra. 

Il tema dello speciale? Quello pensavo di comunicarlo solo privatamente, per non rovinare la sorpresa a chi dovesse scegliere di assistere, il prossimo aprile, come spettatore. 

Due cose soltanto, nell'attesa di ricevere buone notizie. 1) Tenete presente che nulla è vincolante: se il tema non sarà di vostro gradimento potrete semplicemente rispondere con un "no grazie" e girare i tacchi. 2) Tenete anche presente che nulla è definitivo: in qualunque momento potrete decidere di tirarvi indietro. Non l'ho forse ancora detto, ma questo, in fondo in fondo, è un gioco. E a noi piace tanto giocare. Grazie in anticipo per tutto.