Redux, dal latino "reducere", che significa più o meno richiamare alla memoria, riportare a galla, far risalire. È proprio questo infatti lo scopo del post di oggi: dare nuova luce ad un vecchio post dimenticato o, meglio, passato da queste parti oltre due anni fa e rimasto praticamente inosservato. D'altra parte quelli erano tempi di magra per The Obsidian Mirror: zero lettori fissi, zero commenti e pochi contatti, peraltro assolutamente casuali.
Naturalmente non voglio riscrivere qui ciò che è già stato scritto: tra le altre cose sarebbe anche inutile, visto che quel vecchio post rimane accessibile e facilmente rintracciabile. Voglio tuttavia segnalare che una nuova versione di "A Porta Inferi" esce oggi come Guest Post sul blog di Romina Tamerici, all'interno della rubrica "Lo dicono tutti".
Il termine "Redux", se vogliamo dirla tutta, è spesso adottato nel cinema per indicare una nuova interpretazione di un'opera già esistente, di solito con l'integrazione di scene tagliate dal montaggio originale (l'esempio più noto è senza dubbio Apocalypse Now Redux, il capolavoro che Francis Ford Coppola ripropose nel 2001 aggiungendo 49 minuti al cut originale del 1979). Ebbene anche "A porta inferi" rientra in questo caso: oltre ad un nuovo montaggio sono presenti alcuni nuovi spunti non inseriti nel post originale, una sorta di "Director's cut", per continuare ad usare termini cinematografici. Ma ora bando alle ciance: se volete saperne di più vi invito a passare sul blog di Romina Tamerici. Ci vediamo di là.
Ok, passo di là da Romina, tanto lo avrei fatto comunque....:)
RispondiEliminaMi trovi di là tutto il giorno!
EliminaCorro a leggere!! :)
RispondiEliminaMoz-
Bella lì!
EliminaE io vengo a ringraziare ormai sul finire della giornata con imperdonabile ritardo.
RispondiEliminaDavvero tante grazie, TOM, per il bel post e anche ai lettori che sono migrati di là a trovarci.
Meglio tardi che mai ^_^
RispondiEliminaGrazie per aver riproposto l’articolo: in illo tempore non sapevo neppure cosa fosse un blog, non che ora…
RispondiEliminaDavvero: meglio tardi che mai!
Grazie a te.... e benvenuta sul blog!
EliminaNel post sul blog di Romina dicevi che Porta Inferi esiste forse a Torino... Io non lo so, come ti ho risposto, ma ho aggiunto che potrebbe essere dato che Torino fa parte del triangolo delle città magiche.
RispondiEliminaForse questo potrebbe essere uno spunto di partenza per scrivere un post dal titolo "A Porta Inferi II".
Ma sai che non è assolutamente una brutta idea? Mi sa che ci penso su...
EliminaNel caso, se mi dai delle coordinate precise, potrei fare e mandarti delle foto mirate di piazza Statuto.
EliminaMagari! Sarebbe fantastico se riuscissi a fare un sopralluogo! A Torino in piazza Statuto ci sono un paio di riferimenti interessanti. Il primo si trova proprio al centro della piazza, vale a dire il monumento ai caduti del Frejus e, particolare importante, l’angelo posto sulla sua cima. Il secondo è a pochi passi di distanza: un piccolo obelisco sulla cui sommità fa capolino un astrolabio.
EliminaPerfetto. Quando sei in procinto di pubblicare il post avvertimi, e io un sabato pomeriggio prima di andare al lavoro faccio un sopralluogo fotografico.
EliminaOK, Grazie. Sarà comunque una cosa lunga. Andiamo grossomodo a fine gennaio.
Elimina…così dicono.
RispondiEliminaE qualcuno parla di un certo punto di Piazza Statuto; ho abitato in quella zona per vent’anni ed hanno letteralmente “ribaltato” la piazza almeno tre volte: non c’è pace.
Questa città è particolare.
Che ci sia un ingresso per l’inferno?
E perché no…
Stavo pensando proprio a piazza Statuto, infatti. Davvero l'hanno ribaltata? Visto che hai vissuto da quelle parti magari quando scriverò il post chiederò il tuo aiuto.... ^_^
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