lunedì 27 novembre 2023

Il mistero della stanza 1046 (Pt.1)

È un fatto singolare, ma forse non più di tanto, che un numero spropositato di omicidi, il più delle volte irrisolti, siano andati in scena tra le mura impersonali di una camera d’albergo. Credo di non essere completamente fuori strada se dico che è l’ambiente stesso dell’hotel, così freddo, anonimo, distaccato, a essere ispiratore dei crimini più efferati. Il suo essere uno spettatore imparziale, testimone silenzioso di piccoli frammenti di esistenza che durano lo spazio di una notte e poi finiscono, per lasciare il posto ad altri frammenti, diversi ma uguali nella sostanza, lo rende uno scenario perfetto per irrompere nelle vite delle persone e farle a brandelli, spesso anche in maniera non figurata. 
Basti pensare al famigerato Cecil Hotel di Los Angeles, che nell’arco di un secolo ha ospitato un paio di serial killer e ha assistito a oltre quindici fra omicidi, suicidi e strani incidenti che hanno finito per appassionare migliaia di detective da tastiera e ispirare serie tivù come “American Horror Story” e, più recentemente, la docu-serie Netflix “Sulla scena del delitto”, incentrata sul caso di Elisa Lam

lunedì 20 novembre 2023

Country Zombie Apocalypse

Morti viventi al cinema ne ho visti tanti. Ne abbiamo visti tanti. Il mio percorso è iniziato ormai un milione di anni fa quando, nella piccola sala cinematografica del mio paese, che raggiungevo da ragazzino solo attraversando la strada, passavano i rassegna decine di horror a tema zombesco, dai capolavori indiscussi e indiscutibili del genere (*), a ottime vie di mezzo (**), a tutta una serie di nefandezze fulciane che avrebbero contribuito ad affossare il genere, relegando gli zombi da geniali elementi di critica sociale, così come li aveva immaginati Romero, a dozzinali mostriciattoli indistinguibili dai tanti antagonisti bestiali del cinema di quei tempi. Si sarebbe dovuto attendere il 2004 per resuscitare il genere, grazie soprattutto agli innovativi zombi corridori di Zack Snyder (***), ma da lì in avanti, e spiace dirlo, non si è fatto altro che mettere in scena, con titoli diversi, sempre lo stesso film. Un'immutabilità di cliché che, seppur riesca ancora a portare qualche spiccio al botteghino, spesso solo grazie alla presenza di volti noti (****), ha intorpidito il genere più di quanto abbia fatto il buon vecchio Fulci con i suoi zombi di cartapesta.

martedì 14 novembre 2023

Traditi dalla fretta #38

Ridendo e scherzando siamo già a metà novembre e quello che va in scena oggi è l'ultimo appuntamento dell'anno con l'inossidabile rubrica "Traditi dalla fretta", appuntamento bimestrale con tutto ciò che annoto sulla mia wish-list libraria, e non solo. Inossidabile direi anzi che è proprio la parola giusta, visto che in passato raramente, se non proprio mai, sono riuscito a portare avanti un'iniziativa in modo regolare come questa. Questo mese, nonostante la rubrica giunga con una settimana di ritardo a causa della lunga "coda" riservata ai corti di Halloween,  è come al solito ricca di contenuti che spero e mi auguro possiate apprezzare. Da parte mia, la wish-list libraria si sta allungando a dismisura e temo possa peggiorare anche di molto. 
Qualche mese fa, infatti, mi sono fatto un bell'esame di coscienza e ho rallentato parecchio le mie spese, anche in virtù del fatto che anni di acquisti compulsivi mi hanno messo in una condizione disperata di sovraffollamento cartaceo (di quello digitale non mi preoccupo) e di diradamento monetario. Ho deciso quindi di dare priorità a quello che ho già in casa, in modo da sfoltire la mia lista delle cose da leggere, prima di scatenare di nuovo il dilapidatore che c'è in me. 
Nel frattempo continuo a prendere nota delle cose che mi sembrano più interessanti (tra cui quelle riportate qui sotto) nell'ottica di poterle recuperare più agevolmente quando il borsellino tornerà ad aprirsi. 
Tra l'altro, la mia recente decisione di aprire un profilo Instagram non mi sta aiutando a frenare le mie voglie librarie, e ciò potrebbe diventare un problema, avendo di fatto il social in questione moltiplicato le tentazioni. Come va piuttosto la nuova avventura con Instagram? Credo abbastanza bene. Non che avessi grandi aspirazioni: è un progetto ancora molto giovane, che un giorno forse troverà il suo spazio e la sua ragione di esistere, ma che per il momento sta solo cercando di orientarsi e sopravvivere nel marasma di una rete che sembra anni luce avanti. Faremo meglio i conti più avanti. Ora è il momento di "Traditi dalla fretta".

martedì 7 novembre 2023

Atmosfere di una notte di Tregenda, tra Goethe e De Quincey

Sono passati ormai alcuni giorni dalla notte di Halloween, e mentre in giro per il web i contenuti horror, che hanno infestato l'intero mese di ottobre, sono ormai evaporati come neve al sole, qui su "The Obsidian Mirror" noi andiamo avanti. Non c'è tregua dall'horror per il viandante che bussa suo malgrado a questa porta, ma questo ormai lo sapete. Il blog è anche, o forse dovrei dire, soprattutto, questo. Dopo il piatto forte che vi è stato servito nella notte più spooky dell'anno, vale a dire l'ultimo corto di Luigi Parisi, è arrivata l'ora del dessert. E se il vostro equilibrio mentale è sopravvissuto a "Le cose perdute", qui non troverete alcuno scampo. Il tempo del relax non è ancora giunto. Arriverà, presto o tardi, ma non oggi, perché oggi è un giorno di tregenda. Anzi è il giorno di “TREGENDA”, dal titolo del cortometraggio horror che potrete gustarvi integralmente qualche riga più in basso. E lo faremo in compagnia del regista Giuseppe Coppola che, una volta terminata la visione, si fermerà qualche minuto a chiacchierare con noi.
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