venerdì 14 febbraio 2025

Libro Vs. Film: Rosaura alle dieci

Mi accingo alla lettura di questo Sellerio, colto di passaggio sullo scaffale di una libreria lo scorso autunno, mentre attendo l'apertura del gate dal quale partirò a breve. Il volo che mi attende sarà uno di quelli lunghi e un libro dal titolo accattivante sarà, almeno così penso, il miglior compagno di viaggio possibile. Certo, avrei potuto mettere in valigia uno qualunque dei titoli già in mio possesso, magari uno di genere fantastico, di quelli che sono solito divorare uno dopo l'altro in rapida sequenza, ma stavolta ho optato per una casa editrice "generalista", giusto per non perdere l'abitudine. 
Sì, lo so che questo incipit lo avete già letto (infatti è uguale a quello che un paio di settimane fa ha aperto la recensione di "Attraverso la notte" di William Sloane), ma questo di cui sto parlando è il viaggio di ritorno. Stessa modalità di lettura, quindi, e stesse ore da riempire davanti a me, interrotto solo da qualche hostess incaricata di versare qualche caffè o vendere profumi che non interessano a nessuno.
In realtà non sono venuto in possesso di questo titolo in maniera casuale come nel caso di "Attraverso la notte", ma come frutto di una precisa ricerca, facilitata dal fatto che l'editore ha recentemente immesso sul mercato una nuova edizione di un romanzo storico del suo catalogo che era ormai da anni classificato come esaurito. Sto parlando, se non lo si fosse capito, di "Rosaura alle dieci", romanzo d'esordio di Marco Denevi, un'opera che ha portato all'autore argentino un successo immediato e ha gettato le basi per la sua carriera letteraria.

venerdì 7 febbraio 2025

Due “Point Break” e due filosofie a confronto

Ho sempre pensato che ci sono film che non andrebbero mai rifatti, ma al massimo omaggiati. “Point Break” di Kathryn Bigelow (1991) rientra a pieno in questa categoria, e se tempo fa mi aveste chiesto il titolo di un film che per scelta non avrei mai visto, nella lista avrei di certo incluso il suo remake realizzato nel 2015 da Ericson Core, direttore della fotografia e regista specializzato in film d’azione: come si dice in questi casi, era un’operazione, questa, di cui non sentivo nessun bisogno. 
E invece, durante una pigra serata a casa di parenti, sotto le feste di Natale, mi sono rassegnato a guardarlo: le due ore di durata tutto sommato sono volate e qualcosa di positivo nel film (con mia sorpresa) l’ho pure trovato. E ora che sono passati abbastanza anni dal momento della sua uscita da permettermi di compararlo con l’originale senza rischio di farmi influenzare da altri (sono sicuro che all’epoca fioccassero le recensioni, qui sulla blogosfera), posso dire anch’io la mia. Ovvero, innanzitutto, che sono solo lo spunto di base, i nomi dei personaggi e poco altro ad accomunare i due lavori, e questo è allo stesso tempo il difetto maggiore (per chi sostiene che un remake debba essere il più possibile fedele al capostipite) e il maggior pregio di questa nuova versione (per chi è invece alla ricerca dell'originalità a tutti i costi). 

venerdì 31 gennaio 2025

Attraverso la notte

Mi accingo alla lettura di questo Adelphi, colto di passaggio sullo scaffale di una libreria lo scorso autunno, mentre attendo l'apertura del gate dal quale partirò a breve. Il volo che mi attende sarà uno di quelli lunghi e un libro dal titolo accattivante sarà, almeno così penso, il miglior compagno di viaggio possibile. Certo, avrei potuto mettere in valigia uno qualunque dei titoli già in mio possesso, magari uno di genere fantastico, di quelli che sono solito divorare uno dopo l'altro in rapida sequenza, ma stavolta ho optato per una casa editrice "generalista", giusto per non perdere l'abitudine.
Mi ritrovo invece di fronte a un titolo atipico per la casa editrice milanese, un titolo a metà strada tra fantascienza e giallo poliziesco e con una nota di horror che non guasta, ma che non prende mai il sopravvento anche se ne avrebbe tutte le potenzialità. Detto in un altro modo, le mie dita avevano calamitato sullo scaffale di quella libreria un libro che non era poi troppo diverso da quelli che acquisto consapevolmente. 
Devo però ammetterlo: l'incontro con "Attraverso la notte" non è stato affatto casuale e lo stesso risvolto di copertina di questa nuova edizione Adelphi non lascia molto spazio a fraintendimenti (c'è anche il solito commento entusiasta di Stephen King, che però ormai vale quel che vale), per cui, no, non è stata affatto una sorpresa. La vera sorpresa è stata semmai quella di aver trovato in "Attraverso la notte" una delle migliori letture del 2024 appena concluso.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...