martedì 9 settembre 2025

Nero veneziano

Dodici mesi fa, in occasione della precedente edizione dell’iniziativa “Notte Horror”, mi trovai a giurare che mai più mi sarei impegnato con così largo anticipo a recensire un film che, al momento della decisione, non avevo ancora mai visto. Il rischio, è ovvio, era quello di trovarsi di fronte a qualcosa di non recensibile, vuoi perché privo di spunti da sviluppare, vuoi perché talmente brutto e noioso da rendermi impossibile sopportarne la visione. Eccomi invece qua con lo stesso problema. Ci sono ricascato con tutte e due le scarpe e adesso mi trovo nella condizione di dover scrivere un articolo lungo quanto basti per sembrare il post di un blog. 
Non che manchino gli spunti, quelli magari riesco anche a trovarli, ma “Nero veneziano”, film del 1978 diretto da Ugo Liberatore, è una di quelle esperienze che hanno messo a dura prova le mie palpebre, palpebre che hanno iniziato a cascare dopo pochi minuti, anche in una sera di piena estate, in vacanza, dove la stanchezza di una giornata di lavoro non poteva essere chiamata in causa. Se quindi state cercando una valida alternativa al valium, che magari non volete assumere perché non avete un buon rapporto con la chimica, eccovi servita la soluzione. 

mercoledì 27 agosto 2025

Il deserto di Carcosa

«A Verulengo, tranquilla cittadina di provincia, il quattordicenne Stefano Luschi conduce una vita normale tra amicizie, primi amori e piccole avventure con il suo gruppo, i "B.R.A.V.I." Ma quando suo zio Giovanni, in coma dopo aver letto un misterioso volume intitolato "Il Re Giallo", dà segni di risveglio, Stefano inizia a sospettare che forze oscure siano sul punto di tornare. [...]" Il deserto di Carcosa" è un'avvincente storia di formazione che intreccia dark fantasy, horror e thriller soprannaturale, esplorando il confine sottile tra il mondo che conosciamo e gli abissi che si nascondono oltre le pagine di un libro maledetto.» 
L’ultima fatica di Fabrizio Valenza, selezionata dalla giuria di qualità del Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, è un romanzo che sulla carta avrebbe dovuto piacermi molto: sebbene io non ami particolarmente il fantasy, dark fantasy incluso, amo la narrativa fantastica in generale e, come i frequentatori di lungo corso del blog sanno benissimo, ho una particolare predilezione per l’universo chambersiano del Re in Giallo, al quale ho dedicato una mole pressoché infinita di articoli e approfondimenti a partire dal 2013.

lunedì 18 agosto 2025

I delitti della casa decagonale

Chiunque sia appassionato di romanzi gialli conosce perfettamente, e certamente apprezza, i cosiddetti “delitti della camera chiusa”, ovvero quel particolare sottogenere in cui l'indagine ruota attorno a un delitto compiuto in circostanze apparentemente impossibili, generalmente una camera chiusa dall'interno. Il vero fulcro di questo sottogenere non è quello classico del poliziesco, cioè scoprire il responsabile, bensì scoprire come il crimine sia stato commesso, visto che la prima impressione degli investigatori e dei lettori è che il criminale, dopo aver compiuto il delitto, sia letteralmente svanito nel nulla. 
Uno dei primi esempi è probabilmente il racconto di Edgar Allan PoeI delitti della Rue Morgue”, ma sono certo molto più noti agli appassionati veri capisaldi del genere come “Il mistero della camera gialla” di Gaston Leroux e “Le tre bare” di John Dickson Carr
Quasi tutti i romanzieri più famosi, prima o poi, si sono cimentati con questa particolare tecnica, da S.S. Van Dine a Edgar Wallace a Ellery Queen, senza naturalmente dimenticare la regina del giallo, Agatha Christie, che con “Dieci piccoli indiani” e “Assassinio sull'Orient Express” ha ampliato l’area di indagine, trasferendola dalle quattro mura in cui era relegata alla vastità di un’isola o di un treno, rispettivamente, mantenendo però rigorosamente inalterato lo schema generale dell’ambiente delimitato e impenetrabile. 
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