lunedì 30 gennaio 2023

Il ritorno di Hastur

Torniamo da oggi a parlare di Yellow Mythos, con un articolo che cerca di essere il naturale prolungamento di quello, vecchio ormai più di un anno, che avevamo dedicato al racconto “Haïta the Shepherd” di Ambrose Bierce
"Haïta il pastore", lo ricorderete, narrava le vicende di un ingenuo pastorello devoto al culto di Hastur, dio dei pastori. Quando l'ira di quest'ultimo, offeso dall'umanità, promise di affogare le città con grandi tempeste, egli lo minacciò di abbandonare la fede. Identificare Hastur con un essere (umano o divino che sia) non era affatto una novità: ce ne eravamo già accorti il giorno in cui affrontammo il racconto "The Demoiselle d'Ys", facente parte del canone chambersiano. Ci eravamo anche posti la questione di far convivere l'idea che Hastur potesse essere allo stesso tempo un individuo (nella fattispecie, una divinità) e un luogo (nel racconto “Il riparatore di reputazioni”). L'impresa si era rivelata subito complicata. Nell’articolo già menzionato, che dava preferenza alla soluzione divina, ci eravamo inoltre chiesti se Hastur, colui che non deve essere nominato, fosse un epiteto realistico o se al contrario si trattasse di un escamotage equiparabile a quello di Yahweh (o Yehovah a seconda delle culture) per far riferimento al famoso tetragramma con cui il Dio degli israeliti si rivelò a Mosè.

lunedì 23 gennaio 2023

Quel signore in salotto e altri spiriti dal XXVIII Trofeo RiLL

Ogni anno, di questi tempi, si rinnova l'appuntamento con i racconti del Trofeo RiLL, giunto ormai alla sua ventottesima edizione. La formula, come già altre volte ho riferito, è sempre la stessa dal 1994, anno in cui venne bandito per la prima volta il concorso letterario omonimo per il miglior racconto fantastico, i cui primi cinque classificati vanno successivamente a popolare l'annuale antologia "Mondi incantati" curata dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare e edita da Acheron Books.
Numeri importanti (ma non da record, visto che nel periodo del lockdown l'adesione fu clamorosa) anche per l'edizione 2022, che ha visto all'opera oltre 300 autori e autrici per un totale di 371 racconti dati in pasto ai selezionatori. Ciò che ne è uscito è ancora una volta un prodotto di elevatissima qualità, nel quale non mancano purtroppo alcuni punti deboli.
L'antologia in questione prende il titolo dal racconto vincitore "Quel signore in salotto" di Nicola Catellani, autore modenese e grande appassionato di fantascienza che bissa il successo ottenuto nell'edizione precedente. Nella carrellata odierna partirei quindi da questo. 

lunedì 16 gennaio 2023

Traditi dalla fretta #33

Ed eccoci di nuovo qua. Nonostante tutto, nonostante un anno che dire che è stato di merda è dire poco, The Obsidian Mirror riprende un po' zoppicante la sua attività. Sono andato velocemente a riguardarmi i post d'esordio degli ultimi cinque anni e, non senza sorpresa, mi sono reso conto che ogni volta ho lasciato scritto che l'anno appena trascorso era stato peggio del precedente. Ci rifletto e mi dico che, no, non sono io che sto sprofondando nel baratro della negatività, caratteristica forse tipica dell'età che avanza inesorabile, ma è proprio la realtà che è andata peggiorando. Negatività da parte mia ce n'è stata giusto quanto bastava. Anzi, forse è stata la positività a prevalere, altrimenti sarebbe difficile spiegare la sopravvivenza di questo blog. 
Il numero di articoli pubblicati si è andato di anno in anno riducendo, questo è vero, ma non di tantissimo. E comunque questo non  è mai stato il classico "blog da un post al giorno", per cui in pochi, a parte i più assidui visitatori, si saranno  accorti delle difficoltà. 
Se lo scorso autunno ho vissuto più o meno di rendita, grazie soprattutto allo Speciale Rancore, scritto con largo anticipo, questo inizio di inverno mi sorprende un pelino più impreparato. Pazienza, vorrà dire che il nuovo anno inizierà con il freno tirato: un post oggi, un altro post tra una settimana o forse tra due. Rimango sempre dell'opinione che, quando si è in difficoltà, è meglio ritardare le uscite piuttosto che mettere online dei riempitivi senz'anima. Magari mi affiderò a uno dei vecchi classici, come il Re in Giallo, che è proprio quel tipo di post che mi sgorga fuori in maniera più naturale, o forse mi inventerò qualcosa di nuovo (che sarebbe anche ora). Per il momento c'è un nuovo episodio di "Traditi dalla fretta", rubrica bimestrale che va a scartabellare le più interessanti uscite del periodo. A presto!

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