Un po' svogliatamente, soffocato da un caldo infernale, ritorno ad occuparmi del blog dopo un mese di assenza assoluta. Talmente assoluta che nemmeno ho avuto modo di buttare un'occhiata saltuaria al mio blogroll per capire se il mondo andava avanti anche senza di me. Ovviamente il mondo non ha badato granché al sottoscritto, e ciò che ho perso sarà ormai difficile da recuperare. Una nuova puntata di "Traditi dalla fretta" non può certamente essere un gran rimedio, ma, come si dice in queste occasioni, è sempre meglio di due dita negli occhi.
Chi segue questo blog con regolarità ben conosce i motivi di questa prolungata latitanza; i più distratti scopriranno invece solo ora che mi sono assentato per portare all'altare la mia compagna di sempre (quella che oggi posso finalmente chiamare moglie senza mentire) e per godermi un paio di indimenticabili settimane di vacanza. Se devo essere preciso non era esattamente un altare, visto che assomigliava più alla scrivania di un sindaco, ma la sostanza non cambia. Oggi ho una fede al dito, e da qualche parte in municipio c'è una firma su un documento che sancisce un legame ancora più indissolubile, semmai ce ne fosse stato bisogno. Avrò comunque tempo e modo di raccontarvi qualcosa di ciò che è accaduto in questo ultimo mese: oggi sono particolarmente di fretta e ho necessità di chiudere alla svelta questo post prima di sciogliermi come un gelato sotto il sole...