sabato 27 aprile 2019

Traditi dalla fretta #12

Sul finire del cammin di questo aprile, in cui il blog ha spento la sua ottava candelina, "Traditi dalla fretta" torna nuovamente a reclamare il suo spazio. Ancora una volta dovrebbero essere moltissime le news da proporre, ma vista l’occasione metterò un po' da parte le segnalazioni per lasciare il posto all'esposizione di qualche piccola idea che, seppure ancora a livello embrionale, potrebbe tramutarsi in qualcosa di concreto e divenire parte del palinsesto di questo blog. Nulla succederà domani, ovviamente, ma conto di iniziare a lavorarci sopra in un futuro abbastanza prossimo.
La questione dello “speciale di aprile” rimane ancora aperta. Sebbene quest’anno sia andata come sappiamo, numerosi sono stati gli incoraggiamenti a perseguire la formula originale. Ne consegue che arriveranno di sicuro altri speciali, ma dovranno essere loro ad adattarsi alle umane esigenze del blogger e non viceversa. Mi viene in mente per esempio la possibilità di abbandonare la tradizione del mese di aprile, originariamente pensata per celebrare in maniera simpatica il compleanno del blog. Ciò mi permetterebbe di lavorare con maggiore serenità e senza il patema di dover avere tutto pronto entro una data specifica. Mi viene anche in mente la possibilità di realizzare dei micro-speciali di tre o quattro post e che possano concludersi nel giro di una settimana. I recenti articoli dedicati al cinema di Carl Andersen, per esempio, se fossero stati pensati diversamente sin dall’inizio avrebbero benissimo potuto ricadere nella categoria degli “speciali”. La questione rimane comunque ancora aperta, come dicevo poco fa.

In tutto questo non vanno dimenticate (né vanno confuse) le “serie”, vale a dire quegli articoli singoli di approfondimento, a cadenza variabile, che portano avanti un po’ alla volta discorsi vastissimi: è il caso di “Yellow Mythos” e di “Orizzonti del Reale”, giusto per fare due esempi tra i più apprezzati.
Esistono poi delle "serie" di tipo diverso, di respiro meno ampio di quello portato avanti da uno "Yellow Mythos"; il progetto "Obsploitation", (ri)lanciato la scorsa estate, è appunto uno di questi.
Articoli singoli, nello specifico recensioni, il cui unico elemento in comune è un banner che ne attesta l'appartenenza a un insieme, sono un impegno decisamente meno gravoso per un blogger. Essi hanno infatti il grande vantaggio di poter essere pubblicati quando capita, senza alcun tipo di periodicità e, cosa non a poco, le "serie" da essi composti possono terminare in qualsiasi momento senza dare al lettore l'impressione di incompiutezza. Questa è quindi la prima mossa.

Progetti di prossima inaugurazione
INVISIBILI

Si distinguono da tutte le fragili convenzioni della nostra esistenza. Sembrano identici a noi ma non lo sono. Sono dotati di un potere a cui ben pochi ambiscono. Semplicemente, sono invisibili.
Tra le molte idee che mi ronzano in testa da parecchio tempo ce n'è una che mi sta piuttosto a cuore, solo in parte dovuta alla visione di film o alla lettura di libri (anche se sarà proprio attraverso film e libri che troverò gli spunti per procedere). Il tema è quello dell'invisibilità, ma non nel senso più ovvio del termine: non si parlerà di eroi dai superpoteri e nemmeno di ombre provenienti dall'aldilà. Si parlerà di quegli "invisibili" che respirano la nostra stessa aria e che calpestano la nostra stessa terra, ma di cui non ci accorgiamo appunto perché sono... invisibili.
Quante volte, davanti al portone, avete incontrato quel vostro vicino di casa e non l'avete degnato di uno sguardo? Quante volte, nel bar sotto l'ufficio, avete ordinato il vostro caffè alla stessa ragazza senza salutarla nemmeno una volta? Quante altre volte invece lo sguardo di persone il cui volto vi è familiare vi ha attraversato come se foste fatti d'aria? Anche questa è invisibilità. Ma c'è qualcuno che è ancora più invisibile degli altri, qualcuno che nessuno dei nostri cinque sensi può percepire, qualcuno che potrebbe addirittura mettersi a urlare a squarciagola e, nonostante ciò, rimarrebbe invisibile.

Progetti di prossima inaugurazione
SUBCONSCIOUS

Ecco un progettino sul quale avevo già riflettuto l'autunno scorso nell'ottica, già in fase di maturazione, di passare alla logica dei micro-speciali. I più attenti di voi avranno probabilmente già notato un piccolo banner che per qualche tempo, prima di venire rimosso, è apparso nella colonna qui a destra. Il fatto che a certo punto io l'abbia rimosso non significa che ho rinunciato all'idea, ma considerando i miei ritmi mi pareva brutto lasciare un'esca (perché un banner non è altro che un'esca) senza arrivare a qualcosa di concreto nell'arco di un tempo accettabile.
L'idea alla base di "Subconscious: visioni di un nuovo millennio" è appunto quella del micro-speciale, nella fattispecie una serie di articoli dedicati alle opere di Karim Hussain, uno dei nomi che meglio rappresenta il cinema di confine così come lo intendiamo oggi.
Se state già sbarrando le porte di casa, nel timore che questo blogger abbia intenzione di irrompere con qualcosa di davvero estremo, ebbene... potete rilassarvi. Non è roba per bambini, questo mi pare ovvio, ma vi assicuro che in giro ci sono cose ben più indigeste.
Due righe sul Karim Hussain: pur avendo all'attivo solo tre film e una manciata di cortometraggi, il regista canadese ha già in bacheca diversi riconoscimenti internazionali quali il New Visions Award al Sitges International Film Festival e il Director's Award al Boston Underground Film Festival 2008. Come direttore della fotografia, attività che lo tiene occupato per la maggior parte del tempo, Karim Hussain ha una lista infinita di titoli nel suo CV, tra cui il celebrato Antiviral di Brandon Cronenberg.
Insomma non è proprio l'ultimo dei pirla questo tizio al quale tra breve troveremo uno spazio sul blog. Senza contare che in tutto questo c'è sempre da portare avanti Obsploitation...

È il momento di fare il punto su... 
OBSPLOITATION

Obsploitation è partito bene e altrettanto bene sta andando avanti. Molte delle categorie che erano state annunciate sul finire dello scorso mese di luglio hanno già trovato il loro spazio e altre lo troveranno nei mesi a venire. Resta solo da capire come poter organizzare meglio il progetto, visto che la mia impressione di blogger è quella di aver costruito un gigantesco calderone dove viene messo dentro di tutto. Le stesse categorie sono limitanti, sotto certi punti di vista: un "Cult" può anche essere "Classic" così come può anche essere "Extreme", e ciò comporta che al momento della pubblicazione occorre fare una scelta che non sempre si rivela essere la migliore. E pensare che inizialmente avevo anche pensato a un "Obsploitation Asian" o a un "Obsploitation Americas", categorie che avrebbero sicuramente reso più ardua la scelta del contenitore entro il quale inserirle.
Avevo anche pensato all'idea folle di fare recensioni su richiesta, copiando spudoratamente la gloriosa rubrica della Bolla, ma il timore di finire alla mercé di lettori sadici mi ha trattenuto. Altro rischio legato a Obsploitation è quello di finire per dare troppo spazio al cinema, problemino che non si semplifica certo con la decisione di lanciare i due progetti a cui ho fatto accenno poche righe più in alto. Occorre senz'altro pensare a nuove cose oppure trovare tempo, spazio e voglia per rinverdire altre rubriche che al momento sono state messe un po' sotto sale.
Nella pratica si tratta di capire esattamente quale percorso possa essere il migliore per questo piccolo blog. Non è assolutamente una decisione facile, ve lo assicuro. E voi? Come la vedete? Obsploitation va bene così? Appare troppo spesso? Troppo poco spesso? Anche voi ritenete che il cinema stia pericolosamente ricevendo troppo spazio?

8 commenti:

  1. Perché "pericolosamente"? Se il cinema - un certo cinema - ti da spunto per parlare dei tuoi argomenti preferiti, dove sta il problema?
    Il progetto degli "invisibili" mi intriga parecchio, sarà che io appartengo alla categoria ma su base pressoché volontaria :-)

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    1. Ho sempre pensato che il "bello" di questo blog fosse la sua imprevedibilità: accendi il computer e non sai mai quello che ti capiterà di trovare. A parte gli scherzi... belli i blog di cinema, belli i blog letterari, ma credo che, dovendo scegliere l'uno o l'altro, alla fine finirei per annoiarmi.

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  2. Cioè ho cliccato sul link di OBSPLOITATION e son svenuto, perché i primi tre film che mi sono capitati...sono film che amo <3
    Vado subito a leggere e commentare.
    Non posso che dirti di continuare con questa rubrica.
    A me non dispiace affatto la prevalenza del cinema e mi stuzzica la rubrica delle richieste, ma io personalmente avrei poco da chiederti: la tua conoscenza supera di 100 la mia, sul tema :D

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    1. E pensa che ho fatto anche un po' di casino con le etichette, per cui cliccando sul link Obsploitation non viene fuori proprio tutto...
      Comunque grazie per il supporto. Vado a cercare quei primi tre film dove ho visto che hai lasciato un commento...

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  3. Inutile dire che le proposte mi piacciono tutte, se potessi esprimere una preferenza direi che Obsploitation è un piccolo classico e mi piacerebbe vederlo ancora più spesso.

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    1. Lo stiamo già vedendo abbastanza spesso, in realtà (pur nelle sue varianti "Classic", "Extreme", "Vomit" ecc.)... Ancora più spesso?

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  4. Ottime proposte, ora son curioso per il regista canadese.
    Sei una miniera.

    Moz-

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