giovedì 20 gennaio 2022

Traditi dalla fretta #28

Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria. – Charles Bukowski

E anche il 2021 ce lo siamo tolto dai coglioni. Un anno che non avrebbe potuto essere più di merda. Avevo in realtà usato parole simili anche quando ci lasciammo alle spalle il 2020 e, se non ricordo male, anche l'anno precedente, ma in quelle occasioni avevo perlomeno un barlume di speranza per il futuro. Oggi inizio un 2022 che non promette niente di buono e non so nemmeno che voglia ho di dedicare un pizzico del mio tempo all'effimero.
Gli ultimi post del 2021, chiusi ai commenti perché non me non ero nel mood natalizio adatto, avrebbero dovuto essere gli ultimi. Per qualche settimana, in effetti, quello era rimasto il mio piano. In realtà, ripensandoci a mente fredda, ho ancora del materiale in bozza e sarebbe un peccato buttare via del lavoro già fatto. In fondo, mi sono detto, il mondo intero ormai va avanti con progetti che durano tre mesi, per cui che peccato sarà mai quello di spostare anche la chiusura di un blog un po' più in là?
Rientro con una nuova puntata di "Traditi dalla fretta", giusto così per non perdere l'abitudine. Non saprei dire in verità quante e quali cose potrei essermi perso in questi ultimi tempi. ma tanto il fatto che io le noti o meno, e le segnali o meno, non fa poi una grande differenza. Sono preda di una carenza di concentrazione senza precedenti e ciò si riflette su quelle che ritenevo essere abitudini quotidiane consolidate. Ora però basta stronzate e passiamo alle segnalazioni di rito.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
INCONTRI RAVVICINATI

Agli appassionati di Sf di vecchia data non sarà certamente sfuggita la scomparsa, avvenuta nei primi giorni di questo inverno, di Ugo Malaguti, uno degli ultimi grandi della fantascienza italiana di cui è stato protagonista per 60 anni. Malaguti ha creato case editrici come la Libra (1967-1982) e la Perseo Libri (1984- 2007) e negli ultimi anni, era direttore editoriale di Elara Libri. A lui si deve anche parte della lunga popolarità in Italia di uno scrittore come Clifford Simak al quale aveva dedicato una collana per la sua opera omnia. Ai tempi della Libra, scoprì e presentò per primo in Italia Tanith Lee. Negli anni 80 lanciò insieme a Lino Aldani Futuro Europa, pubblicazione seminale per l'affermazione della fantascienza italiana in una veste letteraria adatta. Era un personaggio molto determinato e pronto all'impopolarità nella difesa delle sue tesi. Per questa ragione, era da alcuni molto amato mentre da altri considerato controverso. 
Ad eterna memoria di Ugo Malaguti, Elara Libri ha presentato nelle scorse settimane "Incontri ravvicinati", una brillante catena di ricordi, aneddoti e considerazioni su eventi e protagonisti di una grande ed entusiasmante stagione della SF in Italia.
Seguendo il filo dei ricordi Malaguti ci riporta negli anni ruggenti della Sf Italiana, ai tempi di Oltre il Cielo, di Galassia e della Libra e ci racconta, come in un romanzo ricco di colpi di scena, la sua esperienza di autore e curatore e i suoi incontri con i Grandi della Sf, da Roberta Rambelli a Mario Vitali, da Jack Williamson, ad Arthur C. Clarke, da Donald Wollheim a Ray Bradbury, da Brian Aldiss a Ursula K. Le Guin, tracciando contemporaneamente un vivido affresco delle vicissitudini e delle storie segrete, vissute ciascuna per esperienza diretta, di una stagione irripetibile ed entusiasmante per la fantascienza nel nostro paese. Questo il link per ordinare il volume.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
SILICIO #0

Tra pubblicazioni che svaniscono nel nulla e case editrici che chiudono i battenti, è sempre una grande notizia quando una nuova nascita viene annunciata, specialmente se questa proviene da una realtà, quella cosiddetta "novocarnista", che sto tenendo d'occhio da tempo.
Ideatori di Silicio sono i tipi dell'associazione culturale "La Nuova Carne" che, come leggiamo dal loro sito, è "un progetto a tempo indeterminato che pretende con arroganza di informare e diffondere la pandemia della cultura alternativa che non trova la sua naturale valvola di sfogo nel mediocre contemporaneo". 
Silicio è una fanzine digitale a cura di Stefano Spataro dedicata al genere fantascientifico con recensioni, racconti e saggi di approfondimento. Transumano, post-umano, ucronie e distopie possibili e impossibili, theory fiction e pseudobiblia psichedelici. Ecco l'elenco dei contenuti: Opportunità pandemica, di Sandro BattistiUomo e macchina: storie d’evoluzione. Un confronto tra realtà e arte (pt.1), di Niccolò RattoIntervista a Dusty-Eye, di Andrea Berneschi“Do you Nomi?”, di Alessio BacciLa distopia verde: Jeff Vandermeer; Trilogia dell’Area X, di Irene VisentinMotorō Mase, Ikigami, di Giorgio Borroni
I racconti inclusi nella pubblicazione sono: Quattro di Alessandro ForlaniSei mesi in una notte di Elia GonellaIncubi di Martina BiondiniCulto Subcutaneo di Andrea Garagiola e Paolo Rui.
60 pagine circa di fantascienza estrema disponibile in epub soli 3 euro (link)

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
HOUSE OF HORROR

Segnalazione impossibile da ignorare per tutta una serie di motivi. Sul fatto che il sottoscritto sia un appassionato di horror credo lo si sia ormai capito in questi ultimi dieci anni; sul fatto che sia (stato) un fan dei fumetti supereroici credo invece di non averlo mai detto, ma quel migliaio di albi Marvel di cui mi sono mio malgrado dovuto liberare tre anni fa (causa trasloco) ancora gridano vendetta; sul fatto che Sergio L. Duma sia un autore che ho più volte letto e apprezzato se lo ricorderanno invece forse solo i lettori del blog di vecchia data, e nemmeno tutti. 
Oggi i tre suddetti argomenti si toccano e ciò che ne viene fuori è un saggio scritto da Sergio L. Duma che analizza i personaggi e le serie horror più significative pubblicate dalle due case editrici più importanti degli Stati Uniti, la Marvel e la DC, evidenziando lavori fumettistici di grande qualità, senz’altro non meno interessanti delle saghe supereroistiche che hanno fatto la fortuna delle due etichette.
A cominciare dagli anni Cinquanta, l’etichetta di Spider-Man e degli X-Men propose comic-book incentrati su mostri e creature terrificanti, giocando un ruolo importante nell’horror fumettistico soprattutto negli anni Settanta. Non mancano, tuttavia, riflessioni sull’horror Marvel contemporaneo che ha coinvolto persino autori come Clive Barker.
Anche la DC sin dagli anni Sessanta dedicò molta attenzione a personaggi inseriti in contesti narrativi tenebrosi e inquietanti. Una parte cospicua della sezione dedicata alla DC ha a che fare con i mensili della divisione editoriale Vertigo, tuttora considerata rivoluzionaria e innovativa, che ha avuto il pregio di far conoscere autori del calibro di Alan Moore, Grant Morrison e Neil Gaiman
Per l'acquisto la cosa più ovvia è quella di fare un salto sul sito dell'editore. Se preferite invece affidarvi ai soliti colossi dell'e-commerce non vi sarà difficile trovare le coordinate esatte con un paio di click ben assestati.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
I RAMOSCELLI D'ORO

Pubblicato da Edizioni Arcoiris nella collana La Biblioteca di Lovecraft, "I ramoscelli d’oro" è la prima edizione italiana di "Golden Twigs", antologia di racconti folk horror scritti tra il 1915 e il 1919 da Aleister Crowley, forse il più famoso ed influente esoterista del XX secolo. Figura controversa come poche altre, Crowley fu accusato di praticare Magia Nera, mentre la sua condotta sessuale, legata anche a pratiche magiche, scandalizzò a più riprese l’Inghilterra benpensante.  Nonostante ciò, i suoi studi sulla magia e sulla filosofia orientale e la sua apertura a tutte le religioni precedettero di molti anni la cultura occidentale.
L’antologia giunge oggi a noi nella traduzione di Luca Baldoni, con un'introduzione di Franco Pezzini e la copertina di Michele Carnielli.
"Al suo fianco c'era la donna atroce che lo ispirava, anch'ella vestita da sacerdote, ma con gli indumenti drappeggiati in modo tale da rendere l'abito indecente. Sull'altare brillavano due luci; candele di cera nera, entrambe poste sul lato nord di quello che fungeva da crocifisso: un rospo vivo, inchiodato a una croce scarlatta".
Cerimoniali pagani, riti magici, leggende e culti antichi riportati in vita da otto parabole simboliste, ora dal tono fiabesco, ora raccapriccianti, sempre sospese "tra humour malizioso e sensualità crudele" (F. Pezzini). "I ramoscelli d'oro", sentito omaggio del celebre esoterista Aleister Crowley al seminale "Il ramo d'oro" dell'antropologo Sir James George Frazer, è una raccolta di racconti dalle tinte "folk horror", per la prima volta disponibili in italiano. 
Questo il link allo store Amazon, questo il link allo store IBS e questo il link al sito dell'editore.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
THE LEGENDARY 1979 NO NUKES CONCERTS

Non sarà sicuramente come ascoltarlo dal vivo, ma in attesa di un tour mondiale, è un bel vedere il lungometraggio 'The Legendary 1979 No Nukes Concert' di Bruce Springsteen e della E-Street band, sintesi delle due esibizioni all'evento di beneficenza contro il nucleare Muse.
Dopo l'incidente del 28 marzo del 1979 alla centrale di Three Mile Island, vicino a Harrisburg in Pennsylvania, Jackson BrowneGraham NashBonnie Raitt e John Hall si erano uniti nel collettivo Muse (Musicians United for Solar Energy) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'utilizzo dell'energia pulita al posto del nucleare.
Di lì nacquero i concerti al Madison Square Garden di New York, cui parteciparono, appunto, star come Springsteen, che all'epoca stava componendo l'album 'The River' e aveva appena chiuso il 'Darkness Tour' del 1978.

Dai concerti derivarono un album triplo e poi un film, 'No nukes', del 1980, dove però ci sono solo i live dei brani 'The River', 'Thunder Road' e 'Quarter to Three'. Il Boss infatti, all'epoca, come ha raccontato a 'Rolling Stone', non amava essere ripreso, e quelle tre ore di musica, frutto di due serate live, sono rimaste nascoste fino a oggi. Per fortuna ha cambiato idea e dal 19 novembre il film - 90 minuti con 10 performance inedite - è stato pubblicato in HD e reso poi disponibile sulle piattaforme di streaming a partire dal 23 novembre. Realizzato dal collaboratore di lunga data di Springsteen, Thom Zimny, a partire dalla registrazione originale del concerto in 16mm e con il remix audio curato da Bob Clearmountain, il film non è solo un prezioso documento di un periodo d'oro della band, ma un concentrato di energia che si sviluppa in un vertiginoso crescendo. Certo, le riprese non sono quelle cui siamo abituati oggi, ma non c'è bisogno di montaggi serrati per restare inchiodati allo schermo: come dice il noto produttore cinematografico Jon Kilik, che ha lavorato nella troupe televisiva dei concerti e ha scritto le note di copertina, "la magia era nell'aria. L'energia sul palco e dalla folla era oltre misura e descrizione". 
"È uno spettacolo di rock puro dall'inizio alla fine, - aggiunge Jon Landau, storico manager di Springsteen - il livello di energia è trascendente e la padronanza dell'arte della musica rock live lascia tutti a bocca aperta". Una maratona che parte quasi in sordina e si accende con 'Jungleland', quando Springsteen sale sul piano per suonare, le versioni live di 'Born to run' e 'Thunder Road', l'anteprima di 'The river', le cover di 'Rave On' di Buddy Holly, la versione di 'Stay' cantata insieme a Jackson BrowneTom Petty e Rosemary Butler, e il 'Detroit medley'. Canzone dopo canzone, Springsteen entra sempre più nella musica, nello show: balla, si apre la camicia, riceve una torta per il suo compleanno e la tira al pubblico, crolla come svenuto dopo 'Quarter to Three', si fa rimettere in piedi e sventolare dai colleghi di palco Clarence Clemons e Steven Van Zandt e scherza 'Ho 30 anni!".
Oggi ne ha 72 e, dopo la serie di concerti 'Springsteen on Broadway', terminata il 4 settembre, cresce l'attesa per l'annuncio di un prossimo tour mondiale legato all'ultimo album 'Letter to you'. (ANSA).

8 commenti:

  1. Bentornato in azione.
    Ero ragazzino, ma ricordo mia sorella maggiore che ne parlava di no-nukes (peraltro era una fan di Bruce Sprinsteen).
    Quindi Aleister Crowley ha scritto anche racconti? Non lo sapevo.

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    1. "No Nukes" fu davvero qualcosa di mitico e molti lo definiscono il completamento di un discorso che iniziò a Woodstock una decina di anni prima.
      In realtà il collegamento tra i due eventi è minimo, se non per via di quel vago sapore di idealismo che regnava sovrano. Nel caso di "No Nukes" tutto iniziò dai fatti di Three Mile Island, fatti che sconvolsero un popolo, quello americano, che mai vrebbe pensato di trovarsi una fuga radioattiva dentro casa. Ma ciò che in realtà fece davvero scalpore fu l'eco che giunse dal film "Sindrome cinese", che molti credono ispirato ai fatti ma che in realtà uscì 12 giorni prima del disastro reale. Musicalmente l'evento, che nel settembre del 1979 riunì sul palco del Madison Square Garden, per cinque notti di seguito, numerosi artisti, si ricorda essenzialmente per lo Springsteen di "The river" e per l’esordio della E-Street Band.
      Passando ad Aleister Crowley, sul fatto che svrivesse racconti lo stiamo scoprendo adesso un po' tutti. Molte case editrici stanno iniziando a proporlo per via del fatto che tutto ciò da lui realizato è da poco diventato di pubblico dominio.

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  2. Che tu voglia continuare a condividere i tuoi sforzi o meno, grazie per tutti i ricchi post che hai pubblicato in questi anni.

    Grazie per le segnalazioni fantascientifiche. Si tratta di un genere a cui mi sto avvicinando, anche se ancora con spirito un po' da cialtrona.

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    1. Nel mio piccolo ho fatto, faccio e spero di poter continuare a fare del mio meglio. Quanto alla fantascienza, credimi, non esiste modo migliore di quello cialtrone per avvicinarsi ad essa.

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  3. Malaguti ha davvero lasciato un enorme vuoto.
    P.s
    A casa mia, lo sai, Natale, Pasqua e sempre tu e la Simona sarete sempre i benvenuti.;)
    Così giusto per riallacciarmi ai vecchi post.;)

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    1. Gli anni passano anche se non ce ne accorgiamo. E i mostri sacri, anche quelli che riteniamo essere immortali, ad un c erto punto ci vengono portati via...

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  4. Grazie della segnalazione! Riguardo Crowley, bisogna dire che non è stato solo un occultista, ma anche poeta, scrittore, autore teatrale e alpinista. Grazie ancora e a presto!

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    1. Come vedi, seppur distratto da mille preoccupazioni, ancora sono al corrente (abbastanza) di quello che fai ^_^
      Crowley è stato certamente anche tutto quello, ma sto disperatamente cercando di riuscire a essere sintetico...

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