Sembra ieri che iniziava l’estate e ci troviamo già con tutti e due i piedi in autunno. Si, avete ragione, lo so che ultimamente inizio spesso questa rubrica con le previsioni meteo, ma se preferite un incipit che copra un argomento diverso, tipo, che ne so, il campionato di calcio, non dovete fare altro che dirmelo e sarete accontentati.
Il tempo d’altra parte (nel senso del suo trascorrere) è l’aspetto che più si adatta a una rubrica a cadenza periodica, una rubrica che negli ultimi mesi ha diradato la sua frequenza, così come si è diradata la frequenza di pubblicazione del blog in generale. Non mi è dispiaciuto, lo ammetto, approcciare i mesi estivi (settembre incluso) con post sporadici la maggior parte dei quali nati da ispirazione del momento. Non escludo che questo nuovo approccio, decisamente più rilassante non diventi la regola, anche perché sono arrivato a un punto della vita in cui vorrei dedicarmi anche ad altro, a qualcosa magari di più “reale”, tipo uscire di casa, trascorrere qualche ora in più all’aperto, in un parco, in un bar, anche su un terrazzo, con un buon libro e una birra gelata, o magari fare qualche viaggio, anche se per viaggiare scarseggia la materia prima, ovvero il denaro. Non mi dispiacerebbe spegnere il telefono, o lanciarlo dalla finestra, ma questa è ovviamente un’opzione ormai inconciliabile con le basi stesse della sopravvivenza.
La verità è che sto invecchiando, ho ormai sulle spalle 58 primavere, e la smania che avevo anche solo pochi anni fa sta lentamente venendo meno, così come credo sia biologicamente normale.
L’appuntamento, ormai prossimo, con il quindicesimo compleanno del blog potrebbe essere l’occasione giusta per tirare ancor più i remi in barca, magari non definitivamente (non me la sento di assassinare una creatura che ho curato per tanto tempo), ma quasi. Nel frattempo vi lascio con un nuovo capitolo di "Traditi dalla fretta", periodico più o meno bimestrale con le figate di cui ho preso nota quest'estate tra una bibita e l'altra.