venerdì 3 ottobre 2014

Un mostro di scienza

L’ho già detto che settembre è finito? Ah sì, l’ho detto nel mio post precedente. Non mi resta quindi che parlare di ottobre, che è appena cominciato, e dei progetti in cantiere da qui alla fine dell’anno. Progetti che in verità non sono moltissimi. Ultimamente, forse per via di qualche strano allineamento planetario, sembra che il sottoscritto non riesca più come un tempo a produrre articoli in quantità sufficiente per poter vivere a lungo di rendita. Solo un anno fa di questi tempi il blog aveva nel cassetto almeno una dozzina di articoli da poter sguainare nei tempi di magra. Oggi ci sono giusto un paio di cose che, sebbene garantiscano ancora quel minimo di “effetto cuscino” per arrivare al fine settimana successivo, non permettono al blogger qua presente di dormire troppo sugli allori. Ed è proprio qui che sale in cattedra colui che, benedetto il nome suo, ha concepito il concetto di “guest blogging”. Ma andiamo con ordine.
La situazione di emergenza in cui mi trovo si può ricondurre a vari fattori, primo tra tutti forse la mancata chiusura estiva del blog. Sono stati diversi infatti i blogger che hanno salutato i propri lettori all’inizio di agosto per poi riprendere belli riposati (ma soprattutto ricchi di materiale postereccio), a settembre. Il sottoscritto si è intestardito a voler lavorare senza tregua, nonostante le statistiche del blog, al netto dello spam, confermavano la sensazione che non ci fosse nessuno in giro. 

È proprio questa la domanda irrisolta: un blog può permettersi di andare in ferie senza grossi traumi? I manuali del blogging che si trovano in giro per la rete sostengono che una pausa, specialmente se prolungata, potrebbe essere in grado di spazzare via anni di duro lavoro. In quest’epoca di grandi mutamenti, dove tutto corre a velocità stratosferiche, non dovrebbe sorprendere che un piccolo blog di paese possa finire dimenticato e sepolto sotto fiumi di alternative. I manuali, che non hanno a parer mio tutti i torti, non dicono però che il discorso non è sempre valido e che non si può generalizzare così semplicemente usando elenchi numerati. 
I blog che si mettono in sospensione corrono rischi di quel tipo solo qualora si tratti di luoghi di dimensioni ciclopiche. Tutto è molto relativo, intendo dire. Un blog come Obsidian Mirror, volente o nolente, si rivolge ad un numero tutto sommato limitato di lettori. Lettori che, per via della loro stessa natura, ormai spesso più di amicizia che di semplice “utenza”, non possono considerare un problema una chiusura temporanea. Lo prova il fatto che un blog come Nocturnia, che pure è grande il doppio di questo,  ha chiuso un mese e mezzo questa estate senza alcun trauma apparente (mi sbaglio, socio?). 
Quindi ho forse fatto male a non rallentare? Può darsi. Non so dirlo con certezza. Terrò magari in considerazione questa possibilità per la prossima estate o, prima ancora, per il prossimo Natale. Dipende da come sarò messo con gli arretrati. Capace benissimo che poi non se ne farà nulla e, complice l’insaziabile voglia di comunicare, mi ritroverò qui anche la notte di Natale a parlare da solo mentre tutti sono seduti a tavola a stappare bottiglie di spumante (che poi con il trucchetto della programmazione posso benissimo simulare di essere qui alla mezzanotte di Capodanno a scrivere, eheheh).

Ma torniamo a noi. Accennavo all’inizio a quella faccenda del “guest blogging”, che in questo frangente possiamo paragonare al classico asso nella manica che, in una situazione di emergenza, salta fuori a risolvere pasticci di ogni tipo. È proprio su un’inaspettata iniziativa di guest blogging che Obsidian Mirror farà affidamento nei prossimi giorni. Questo post che state leggendo non è altro che l’introduzione ad un nuovo progetto che verrà portato avanti da un nostro comune amico. Un progetto ad ampio respiro che partirà tra poco e continuerà (a)periodicamente nel tempo. Chi sarà lo scribacchino misterioso? Per adesso non rivelo ancora la sua identità, ma non è difficile indovinarlo, dai. Il titolo che ho dato a questo post dice già tutto.

L’oggetto della questione è a mio parere molto interessante e non mancherà di entusiasmare chi avrà la bontà di venire a leggere ciò che stiamo per proporre. L’idea è nata per la verità già qualche mese fa, in un commento buttato lì per caso in un vecchio post. Si discuteva del fatto che Obsidian Mirror, questo blog tutto nero e all’apparenza così tetro, potrebbe essere un perfetto contenitore per affrontare l’horror dal punto di vista scientifico. La domanda che ci siamo fatti è molto semplice: cosa può esserci di vero dietro tutte quelle vecchie storie di mostri e di fantasmi che tanto ci terrorizzano? Abbiamo davvero motivi per non dormire la notte dopo esserci guardati un film di Rob Zombie o dopo esserci letti un racconto di Poe? Senza andare troppo nello specifico (volendo dare a questa serie di post un carattere generale e cercando di raggiungere il più alto numero possibile di lettori) abbiamo deciso di comune accordo di limitarci a scomodare le figure più classiche dell’orrore tradizionale, quelle più universalmente note, come il vampiro, l’uomo lupo e il mostro di Frankenstein, giusto per fare qualche esempio.

Come il guardiano della cripta, il nostro ospite ci accompagnerà di volta in volta alla ricerca delle origini folkloristiche di queste figure inquietanti, narrandocene la genesi dal punto di vista scientifico. Ma la sua analisi non si ferma a questo. Può un vampiro essere fermato da una croce o da uno spicchio d’aglio? Può un licantropo essere fermato da una pallottola d’argento? Il nostro cercherà di confutare (o di confermare) tutti i luoghi comuni dell’orrore e di spiegarne l’origine. Chissà se leggendo i suoi articoli saremo in grado di dissolvere i nostri incubi? Chissà che invece i nostri incubi non diventino realtà?
Lo sapremo presto. Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio. Non mancate al primo appuntamento con “Ore d’Orrore”, la nuova rubrica che sta per partire qui su Obsidian Mirror

15 commenti:

  1. Ciao socio!
    Potrei rispondere alla tua osservazione con un "Ni" in realtà la chiusura di Nocturnia in estate mi è servita per comporre quella dozzina di post che sono usciti a settembre, sapevo che avrei avuto un mese infernale ed ho voluto mettere le mani avanti.
    In realtà a settembre ho superato per la prima volta i diecimila accessi mensili, numeri che magari in realtà più grosse faranno ridere ma che per me sono importanti.
    Quelloche ho notato è invece una contrazione di commenti (che per me contano più delle visite) ma quello forse dipenderà da altri fattori.
    I nostri sono blog molto fidelizzati (il mio, il tuo, quello di Salomon) e di conseguenza conta molto l'aspetto umano ed amicale che poi detto tra noi è una delle motivazioni maggiori che mi spingono a continuare a bloggare quindi una chiusura o una pausa non rappresentano poi un problema. Chi ci legge non sono haters o spammers ma persone in gamba con le nostre stesse passioni.
    Inutile dire che sosterrò questo tuo nuovo progetto.
    P.s
    La settimana prossima possiamo tornare a parlare dei B.P.

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    1. Diecimila! Ah però! A settembre io ho invece superato le seimila (record). Avevo visto giusto quando ho detto che il tuo blog è più o meno il doppio.
      Hai ragione sul discorso fidelizzazione (anche se è tu termina che fa tanto supermercato). Credo che a Natale un paio di settimane di stop me le concederò.
      A presto per il B.P. Project !

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  2. Io ho fatto una sola settimana si pausa estiva, per cui i risultati, in termini di visite, non sono cambiati molto.
    La programmazione... intendi quella cosa di scrivere i post in anticipo? No, perché io sto scrivendo ora l'articolo che andrà pubblicato oggi a mezzanotte. Perciò non credo di essere la persona più adatta a cui chiedere!

    La rubrica di questo oscuro personaggio (ho una mezza idea di chi possa essere...) sembra molto interessante. Credo che la seguirò con piacere!

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    1. Scrivere i post in anticipo (spesso con largo anticipo) per me è vitale, se voglio mantenere una certa regolarità di pubblicazione. Esistono dei fenomeni che riescono ad uscire tutti i giorni, ma qui si fa più fatica e altri impegni (solitamente di lavoro) mi impediscono quella regolarità tanto bramata.
      Hai una mezza idea di chi possa essere l'oscuro personaggio? Chissà se avrai ragione... vedremo :D

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  3. La rubrica mi sembra una genialata e non vedo l'ora che parta, perché l'argomento mi interessa e non poco! E poi potrebbe essere infinito, di spunti ce ne sono tantissimi!!

    Quanto al blogging, secondo me fa più male una incostanza nel pubblicare piuttosto che una pausa. Io prima andavo sempre in pausa, ad agosto; ora da qualche anno metto solo post più leggeri ed estivi. Quest'anno ho invece saltato molti appuntamenti... l'importante è comunque comunicare tutto e far vedere che in ogni caso CI SEI.

    Moz-

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    1. Sul fatto che la rubrica possa essere infinita non dipende da me, bensì da colui (o colei) che si occuperà di scrivere. Se tutti insieme gli/le faremo pressione su questo punto le nostre possibilità saranno maggiori.

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    2. Ok, allora pressione sia^^

      Moz-

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  4. Molto ma molto interessante, seguirò questo quest blogging con piacere!!!

    Quanto alla pausa estiva... il Bollalmanacco non conosce pause! O, meglio, scrivo quando ho tempo ed effettivamente ad Agosto e Luglio ne ho avuto molto meno (sopratutto ho visto pochi film), ma quando riesco butto sempre giù qualcosa. Magari qualcuno che per sbaglio legge c'è!

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    1. Eh lo so! Il Bollalmanacco è uno schiacciasassi! Un giorno magari mi svelerai il tuo segreto... ^_^

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  5. Sull'identità dell'ospite misterioso non ti consiglio di accettare scommesse perché andresti di sicuro in bancarotta :D Bell'idea, comunque, mi prenoto un posto in sala!

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    1. Dovendo accettare scommesse, i nomi più ovvi li darei comunque alla pari.
      P.S.: Confermo la prenotazione. *_*

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  6. Ciao! Sono iscritta da pochissimo tempo e curioserò con calma il blog, ma per cominciare - e bene, direi - non mancherò di sicuro il primo appuntamento con la rubrica Ore d'Orrore. ^_^

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    1. Benvenuta! Sbaglio o è il Totoro l'immagine del tuo profilo? In tal caso potresti cominciare a curiosare partendo dai post che ho dedicato al personaggio di Miyazaki proprio nelle scorse settimane....

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  7. Io non sono una persona che sa concedersi pause. Non riuscirei a chiudere il blog un mese per poi riaprirlo. Le "pause di riflessione", per un blog come per una storia d'amore, sono per me solo un modo per dirsi addio senza farsi troppo male sul momento.
    Resta il fatto che chi è in grado di prendersi una pausa fa benissimo a farlo. Per fortuna non tutti sono iperattivi.


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    1. Sono d'accordo. Le pause di riflessione sono l'anticamera dell'addio definitivo. Ma non è questo il mio caso.

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