domenica 28 giugno 2015

Epitaph

Mamma, papà, quanto mi mancate. Da quassù vi vedo sapete? Vi vedo piangere tutto il giorno e anch’io piango per voi. Qui attorno è tutto un mondo nuovo e io non ci sono abituata. Mamma, papà… è successo qualcosa che non ho ben capito, non so cosa sia stato ma dentro di me era già un po’ di tempo che sentivo che qualcosa mi avrebbe trascinata via dai miei piccoli riti quotidiani.
Sarebbe stato troppo bello se la nostra esistenza in comune fosse durata in eterno. Vorrei tornare da te, mamma. Vorrei tornare a giocare con te, papà. Ma non ci riesco.

Quando sono arrivata qui la settimana scorsa c’era Elvis ad aspettarmi in fondo al corridoio. Elvis! Il mio fratellone patato! Ero lì che mi stavo guardando in giro, tutta io, con grande timore, quando improvvisamente l’ho visto. Le sono corsa subito incontro. Elvis! Elvis! Non ci potevo credere. Quanto tempo era passato dal nostro ultimo incontro?

Ci siamo subito abbracciati forte forte, entrambi con le lacrime agli occhi. Lacrime di felicità. Non pensavo di poter mai più rivedere il mio fratellone, dopo che se ne andò in quel buio pomeriggio d’inverno. E invece eccolo lì, proprio davanti a me, più bello che mai. Tesoro mio! Mi eri mancato così tanto! Siamo stati così, tutti stretti abbracciati per un tempo che non so dire. Siamo stati abbracciati per ore, come facevamo a casa sul divano tanto tempo fa.

Poi Elvis mi ha preso sottozampa e mi ha accompagnato a casa, in quella che ora è la mia nuova casa. Elvis mi ha spiegato che non devo avere paura. Mi ha spiegato che non devo piangere. Perché questo è il posto dove un giorno ci ricongiungeremo tutti. E anche coloro che ho amato, coloro che ho perso, un giorno ci raggiungeranno. E allora staremo tutti insieme, accoccolati sul divano come un tempo.

Già! Sembra facile! Il fatto è che io non ci sono abituata. A me mancate proprio tanto, mamma e papà. Mi manca tanto anche la Piera. Fatele avere i miei saluti, mi raccomando.
Cara sorellina, proprio adesso che stavamo iniziando a convivere serenamente. Mamma, adesso lei è con voi, vero? Cercate di volerle bene. Lei è ancora così spaurita, così timorosa, non ha ancora ben capito cosa deve e non deve fare. Laggiù, con il vostro aiuto, diventerà ben presto la padrona assoluta della casa. Se lo merita. Ha solo bisogno di trovare un po’ di fiducia in se stessa, poverina.

Mamma, papà, non piangete per me. Se vi vedo piangere viene da piangere anche a me. Questo nostro distacco, adesso lo sto capendo, è solo un’illusione. So che non è facile da capire, ma il viaggio che ho intrapreso non è un viaggio in termini di spazio. È solo una dimensione differente della stessa realtà. Una parte di me è lì con voi e lo sarà sempre. Vivo in fondo ai vostri cuori e ci vivrò in eterno. Quello che ci manca è solo il contatto fisico ma prima o poi supereremo questo ostacolo e insieme innalzeremo il nostro essere su un piano superiore. In quel momento saremo di nuovo insieme, completamente.
Ciao mamma, Ciao papà. Grazie per tutta la felicità che abbiamo condiviso. Grazie.



25 commenti:

  1. Mi fai sognare. Penso spesso a quanto sarebbe bello ritrovare, in un'altra dimensione, coloro che ci hanno reso la vita più piacevole.
    Cristiana

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  2. È sempre più difficile per chi resta...

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    1. Non per niente questa la chiamano "valle di lacrime"...

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  3. Il distacco è sempre la fase più difficile perché... non finisce mai. Ci si può abituare, ma ogni tanto la memoria torna a chi non c'è più, a tutte le cose non dette, a tutto quello che vorresti ancora chiedergli...

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    1. Non finisce mai, è vero. Alcuni angoli finiranno per smussarsi ma il ricordo del dolore no, quello no.

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  4. Mannaggiatté, mi stai facendo piangere a fontanelle.

    Conosco fin troppo bene quel vuoto doloroso che si prova quando, dopo aver conosciuto ogni abitudine, ogni verso, ogni movimento, improvvisamente ne veniamo privati. Ma non avevo mai immaginato di vedere la situazione "dall'altra parte". Spero che su quel divano comodo e caldo ci siano anche la Signora Obama e la Dolce Penny, che, anche se son passati mesi e anni, mi mancano ancora come l'ossigeno.

    Vado a soffiarmi il naso.

    Grazie per questo post di dolente speranza.

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    1. Oh sì, di sicuro ci sono anche Signora Obama e la Dolce Penny! Anche loro da lassù ogni tanto danno una sbirciatina giù per vedere se la loro mamma sta facendo la brava ^_^

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  5. Obsidian.... Sapessi quanti ne ho io su quel divano.... staranno giocando tutti insieme

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    1. Deve essere un divano bello grande, mi sa....

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    2. Enorme Obsidian...
      è che dopo aver letto questi tuoi due post con gli occhi lucidi mi sono venuti in mente i miei tanti... e sono andata a tirare fuori le foto.
      Un cane, non so quanti gatti (tanti spariti e mai più tornati, alcuni sbranati da cani di un vicino ******) e anatre e oche.... ho fatto ben post.
      Che malinconia!!!!!

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    3. Sì, ho intravisto il tuo post in questi giorni, anche se non ho avuto modo di fermarmi come avrei voluto. Adesso vengo a guardarmi le vecchie foto dei tuoi patati con più calma.

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    4. Sono 3 i post ma non so perchè mi si è bloccato il tastierino coi numeri... uhm... sarò stata io??????????????

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    5. Ah, però... ero rimasto al primo post.... sono stato via due giorni e ti sei lasciata andare ai ricordi, a quanto pare... Ok, recuperati tutti.
      P.S.: se il tastierino coi numeri si è bloccato è senz'altro colpa tua che hai fatto casino :-P

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    6. Io non sbaglio mai!!!!!!!!!
      E' solo che ogni tanto cerco di imitare Michelangelo però.... come cappelle non sono alla sua altezza ahahahhahahahahaa
      Sì, ai ricordi e alla malinconia. :(

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  6. Esattamente tre mesi fa, ci ha lasciato Patrizia, mia cognata e sorella, uccisa da suo figlio adottivo, strangolata in una lite per cattivi voti a scuola. Tre mesi in cui abbiamo vagato attoniti, increduli, e chissà quanto ancora vagheremo così. Così tu mi porti con questo epitaffio in quel mondo in cui lei è svanita, lasciandoci qui.
    Patrizia Schettini era una pianista, professoressa, madre, amica, figlia, sorella meravigliosa. La Morte l'attendeva al varco di una vita trascorsa inseguendo sogni irrealizzabili. E' un lungo addio quello che adesso ci lega a lei. Un addio senza fine che gemerà sempre di incredulità...

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    1. Dio mio Luz!!!!! Non ho parole....
      Un abbraccio affettuoso!

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    2. Porca miseria! Mi hai lasciato di sasso. A questo punto non so davvero cosa dire... semmai ci sia qualcosa da dire...

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    3. Quando una cosa come questa ti tocca da vicino (e non l'auguro al mio peggior nemico), entri come in un "dopo" e la vita si divide in due parti esattamente. Non si dimentica, si può solo guardare in un pozzo nero e cercare di non caderci.
      Grazie per le vostre parole.

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  7. Quel divano è anche parecchio rovinato, ma anche confortevole come pochi.

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    1. Sarà sicuramente tutto pieno di graffi, ma che importa? ^_^

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  8. E' così triste quando un amico ci lascia... forse ci può consolare solo il poterlo, forse, rincontrare un giorno in un posto più felice....

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  9. Spero che la presenza di questi amici, anche se "virtuale", possa fornirvi un po' di conforto.
    Un abbraccio!

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    1. Oh sì, non sai quanto. In queste due settimane i vostri commenti hanno fatto davvero molto per noi. Spesso le amicizie "virtuali", come le chiami tu, si rivelano essere molto più profonde di quelle reali. Qui sul blog abbiamo realizzato insieme, grazie a voi, una cosa molto bella... è stato un gigantesco abbraccio che ci ha scaldato il cuore. Grazie. Grazie a tutti.

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