LA PRIMA PARTE SI TROVA QUI
Come aveva potuto Elisa Lam recarsi non vista sul tetto dell’hotel dato che tutti gli accessi, porte e scale, risultavano chiusi a chiave? Come aveva potuto gettarsi dentro un serbatoio praticamente inaccessibile? Ma soprattutto, cosa si nasconde dietro quel video ripreso dalla telecamera interna a circuito chiuso?
Considerato il fatto che quel video è l’unica cosa che abbiamo, proviamo a riguardarlo, analizzarlo un pezzetto alla volta e vediamo cosa riusciamo a cavarne fuori (per il video tenete sottomano il mio post precedente).
Il video mostra le porte dell’ascensore che si aprono e pochi istanti dopo appare Elisa Lam (minuto 0:04). Gli abiti che le vediamo indossare, per inciso, sono gli stessi che saranno ritrovati galleggiare nell'acqua della cisterna accanto al suo cadavere, il che suggerisce l’ipotesi che il video possa risalire al giorno stesso della sua morte. La osserviamo entrare nell’ascensore, voltarsi verso la pulsantiera e (minuto 0:09) mettersi a pigiare furiosamente diversi tasti (ne conto almeno cinque o sei): Elisa si porta quindi sul fondo della cabina, mentre le porte dell’ascensore sembra che accennino a chiudersi (0:13), senza però riuscirci. In questi primi 13 secondi abbiamo già assistito a due episodi inspiegabili che possibilmente, prima della fine di questo post, dovranno essere chiariti: 1) perché Elisa preme tutti quei pulsanti? 2) perché le porte non si chiudono?
Il secondo punto potrebbe in un certo qual modo essere conseguenza del primo, ma questo lo vedremo in seguito. L’ascensore non accenna a reagire, le porte rimangono aperte e la nostra Elisa, dopo qualche istante di smarrimento, si sporge dall’ascensore (0:24), getta lo sguardo nel corridoio, prima a destra e poi a sinistra, quindi rientra nella cabina e si porta di lato, appiattendosi nell’angolo accanto alla pulsantiera (0.32). Questo è l’attimo in cui sorge in noi l’ipotesi che Elisa stia cercando di sfuggire alla vista di qualcuno.
Prima ancora di chiederci chi possa essere quel “qualcuno”, proviamo a chiederci dove possa trovarsi in quel preciso istante. Come è stato correttamente osservato nei commenti alla prima parte del post, la presenza che sembra aver preoccupato Elisa dovrebbe trovarsi da qualche parte sul lato destro dell’ascensore (lato destro rispetto al nostro punto di osservazione). Un’ipotesi che supporterebbe la scelta di Elisa di rannicchiarsi in quell’angolo (rendendosi praticamente invisibile a chiunque dovesse transitare nel corridoio da destra verso sinistra) e che verrebbe ulteriormente rafforzata dal comportamento di Elisa nei primi secondi del video, che mostrano che la ragazza non si era infilata nell’ascensore in maniera trafelata, come se fosse pedinata da qualcuno. Elisa era entrata nell’ascensore normalmente, mostrando preoccupazione solo nei secondi successivi (evidentemente a causa di un rumore che la telecamera a circuito chiuso non ha potuto documentare). Ad ogni modo, nel corridoio non si vede transitare nessuno e noi osservatori rimaniamo nel dubbio.
Ancora qualche istante e osserviamo Elisa riaffacciarsi sulla porta (0.40), osservare l’esterno con cautela (0:45), fare un piccolo saltello in avanti nel corridoio (0:53) e poi un piccolo accenno a rientrare (0:58), subito abortito (1:00). Per un paio di secondi la vediamo scomparire dal lato sinistro dell’inquadratura (1:04), dopodiché ricompare, lascia cadere sul fianco il suo braccio destro (1:08) per poi sollevarlo nuovamente come se si stesse passando la mano tra i capelli (1:14), presumibilmente guardando un punto indefinito di fronte a sé.
Cosa stesse guardando lo si intuisce da questa immagine recuperata grazie alla funzione Street View di Google Maps (che ultimamente ha iniziato a integrare nel suo già ricco database anche l’interno di alcuni edifici pubblici). Quello che si vede è esattamente il tratto di corridoio che si trova di fronte allo sbarco ascensori del Cecil Hotel. Non è esattamente quello il piano in cui era fermo l’ascensore nel video, ma di solito i piani degli hotel sono tutti uguali e le loro piante simmetriche. Notiamo subito che di fronte all’ascensore vi è un grande specchio circolare, ed è ciò che evidentemente Elisa stava guardando in quel preciso istante.
Elisa rientra nella cabina (1:30) con un’espressione indefinibile sul viso, un misto tra orrore e disgusto. Si mette di nuovo a pigiare freneticamente tutti i pulsanti, gli stessi anche più volte. Sembra quasi che, a un certo punto, voglia strappare fisicamente il pannello (1:50). Le porte rimangono testardamente aperte. Elisa esce nuovamente, si sposta verso sinistra e qui inizia la parte a mio parere più bizzarra (1:56): la ragazza si mette a compiere, con le mani, alcuni gesti assolutamente incomprensibili, come se stesse accarezzando un grosso cane invisibile (2:00) o come se stesse dirigendo un’orchestra (2:06). A tratti sembra quasi che stia parlando con qualcuno. Dopodiché si blocca improvvisamente (2:20) e scompare alla nostra vista (2:29). Le porte dell’ascensore finalmente si chiudono (2:57) per riaprirsi su quello che potrebbe essere un altro piano (3:12). Si chiudono nuovamente (3:22) per riaprirsi (3:41) infine su un piano questa volta sicuramente diverso (probabilmente il piano terra, l’unico le cui pareti di solito sono colorate diversamente). Il video termina qui.
Diverse ipotesi sono state avanzate circa lo strano comportamento di Elisa, immortalato dal video: l’ipotesi più ovvia, quella che venne in mente alle autorità in prima battuta, è che la ragazza fosse in preda a un delirio causato da abuso di droghe o di sostanze alcoliche. Un’ipotesi, questa, che non ebbe però alcun riscontro nei risultati dell’esame autoptico, che confermò la totale assenza di sostanze di qualsiasi tipo nel sangue.
Ma le ipotesi più incredibili furono quelle che vennero diffuse in rete da centinaia di investigatori dilettanti, che si divertirono a cercare nel video particolari rivelatori. All’inizio del video abbiamo visto Elisa provenire dalla sinistra del corridoio: non sembrava essere allarmata, ma c’era già qualcuno che la tallonava, forse il suo assassino?
In ogni caso l’inseguitore, semmai fosse davvero esistito, non è mai apparso nel video di sorveglianza. Evidentemente sapeva della presenza della telecamera e aveva preferito tenersi fuori dalla sua inquadratura? Era forse un dipendente dell’albergo, qualcuno che materialmente avrebbe potuto avere accesso al tetto e gettare Elisa nella cisterna dopo averla spogliata per simulare un suicidio?
Ma siamo davvero sicuri che non ci sia nessun altro in quel video? Avete controllato bene? Riprendete il video e soffermatevi al minuto 2:29, proprio nel momento in cui Elisa scompare per l’ultima volta alla nostra vista. Quello è uno dei passaggi preferiti dagli appassionati di “creepypasta”: ciò che si intravede per un attimo è un piede che non sembra appartenere alla ragazza. I più scettici sostengono che quello non sia altro che il tallone sinistro di Elisa mentre si allontana, ma è indubbio che, se così fosse, la sua posizione sarebbe decisamente innaturale. C’era quindi davvero qualcuno in quel corridoio? Qualcuno che si nascondeva all’occhio indiscreto della telecamera? Qualcuno che di lì a poco avrebbe ucciso Elisa Lam e ne avrebbe occultato il cadavere nella cisterna dell’acqua sul tetto del Cecil Hotel? Molte sono le domande senza risposta. Ma c’è un secondo particolare che più di ogni altro fa discutere i cospirazionisti: perché il video della sorveglianza è stato manomesso? A questo punto è bene mettere tutte le carte in tavola perché, fra i tanti misteri che circondano il caso di Elisa Lam, c’è anche una certezza: non solo quella che abbiamo visto finora è una versione rallentata del girato originale, ma è addirittura evidente la presenza di un taglio di 54 secondi! Chi lo ha fatto? Cos'ha voluto nascondere? Quale incredibile verità veniva rivelata in quel minuto mancante? Forse il volto stesso dell’assassino? Guardiamo il video in questa nuova versione, dopodiché faremo una piccola pausa e ci ritroveremo nei prossimi giorni per le considerazioni finali.
É spaventoso che una ragazza così giovane possa morire misteriosamente mentre si trova in vacanza. Non so se il video denoti manie di persecuzione della ragazza o la presenza effettiva di un malintenzionato, però è terribile sapere che la vicenda si conclude con la morte di una giovane.
RispondiEliminaQuella è effettivamente la cosa più atroce. Vedere i giorni della propria vita, quelli che dovrebbero essere i più belli, trasformarsi in tragedia.
EliminaSplendida analisi e ricostruzione, fai montare la tensione e non nego qualche brividino: complimenti ;-)
RispondiEliminaNon me lo dire! Ansia alle stelle mentre scrivevo quest'articolo!
EliminaCerto è terribile vedere la ragazza e sapere la fine che ha poi fatto.
RispondiEliminaQuesto non è un film, è la realtà.
Che quelle immagini facciano parte di preliminari, una sorta di gioco prima di andare in camera sua o dell'altro?
Aspetto.
Cristiana
Qualcuno sostiene infatti che Elisa stesse facendo un gioco, una specie di esperimento che consisterebbe nel premere i tasti dell'ascensore in una certa sequenza affinché le porte, alla fine, si aprano su un'altra dimensione (il regno dei morti o qualcosa del genere)...
EliminaAngosciante! E credo che il meglio debba ancora venire. ;)
RispondiEliminaIl meglio o il peggio, a seconda di come la guardi.
EliminaDavvero assurdo che sia potuto accadere in un hotel, senza che nessuno si sia accorto di nulla, bah! Attendiamo, il peggio -_-
RispondiEliminaI corridoi degli hotel mi sono sempre parsi luoghi spietatamente solitari: non mi stupisce che nessuno si sia accorto di ciò che stava accadendo. Tieni anche presente che tutto ciò che sto descrivendo era accaduto durante la notte...
EliminaIn effetti è come se digitasse la sequenza di numeri e poi esca per verificare se ha ottenuto l'effetto desiderato...
RispondiEliminaTi riferisci alla mia risposta al commento di Cristiana? Volendo essere precisi mi riferivo a questo piccolo gioco-esperimento. Te la sentiresti di provare?
EliminaIo continuo a chiedermi perché stia appoggiata alla parete qualche secondo, dopo essere uscita dall'ascensore, perché non va via? E poi quei segni con le mani... Boh, sempre più inquietante!
RispondiEliminaIn quei pochi secondi forse si stava solo specchiando. Quello alla fine potrebbe essere l'unico momento del video a cui si può trovare un senso.
EliminaMamma mia , inquietante davvero.
RispondiEliminaPiù volte guardi il video, maggiore è l'inquietudine che ti sale addosso...
EliminaPuò essere che l'ascensore non si chiuda proprio perché Elisa spingeva i tasti in contemporanea ed in continuazione?
RispondiEliminaComunque aspetto le tue considerazioni finali.
Qualcosa del genere...
EliminaChissà a che piano era. In America in genere non esiste il 13° piano.
RispondiEliminaLa stanza in cui alloggiava Elisa si trovava al quarto piano (anche se inizialmente le diedero una camera al quinto, dalla quale traslocò). Il piano che vediamo nel video pare invece che fosse effettivamente il quattordicesimo (almeno così si dice), equivalente al tredicesimo per il motivo a cui hai accennato tu.
EliminaMi guardo alle spalle nervosamente mentre vedo questo video...
RispondiEliminaAhahahah! Fai bene, la prudenza non è mai troppa. ^_^
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