Dopo aver dato ampio spazio al Liebster, prosegue senza tregua l’attività di recupero degli impegni accantonati nel corso della lunga pausa estiva del blog. Questa volta però il mio personale contributo è limitato a poche righe introduttive, visto che questo spazio sarà tutto appannaggio di Lady Obsidian, al secolo Simona, mia compagna di vita e di blog, che entusiasticamente (?) si adoprerà per onorare la nomination di Ivano Landi.
Due righe di cronaca sono necessarie: tutto nasce sul blog intitolato Grafica Creattiva, la cui ideatrice Elisabetta ha lanciato l’iniziativa “Top 5 Summer” (che credo sia alla sua seconda edizione). La logica di tale “Top 5”, che di blog in blog è sbarcata da Ivano, consiste nel citare tre punti fermi della propria estate, un libro, una ricetta e una colonna sonora, invitare qualcuno a proseguire il meme e condividere.
Questa iniziativa è infine planata diritta sul blog che state leggendo, con la postilla di evaderla entro e non oltre il 31 agosto (oggi). Come è potuta planare qui e, nello specifico, come mai è finita sulla scrivania di Simona?
Il buon Ivano ha semplicemente scelto di virare il tutto al femminile, scegliendo le sue, ehm, vittime tra le lettrici del suo blog… ed è così che la diffusione della “Top 5” ha preso una strada che, personalmente, mi mette in una posizione di totale sicurezza e serenità.
Simona, per chi non lo sapesse, rappresenta il “lato oscuro” del blog… non nel senso di “maligno” (anche se a volte qualche dubbio mi viene), bensì nel senso “planetario” del termine. La co-blogger che scrive, corregge, pianifica (e spesso e volentieri mi scuote dai miei momenti di torpore), lavora per sua precisa scelta sempre dietro le quinte, proprio come la faccia nascosta della Luna si cela al nostro sguardo.
Oggi quindi l’evento è di quelli importanti: questo è il primo post, su quasi cinquecento totali, ad essere firmato dichiaratamente da Simona. Il mio consiglio è quello di approfittare di questa congiunzione astrale per fare la sua conoscenza, perché una seconda occasione potrebbe non esserci. Vai, Simo!
*** *** ***
Carissimi lettori, abituali e occasionali… no, rifaccio. Un semplice “ciao” forse è meglio, che ne dite? Il fatto è che non è semplice presentarsi dopo tanto tempo in cui si è rimasti nell’ombra. Senza il nostro TOM, questo luogo virtuale non esisterebbe, ma mi piace pensare che senza di me sarebbe un po’ diverso dal blog che conoscete. Come molte coppie che stanno insieme da tanto tempo e non hanno figli, noi facciamo molte cose assieme, e in questo contenitore ci sono anche le mie idee, i miei pensieri. Ma io sono una persona schiva, per la quale l’anonimato offerto dal web è anche troppo poco, e ho sempre preferito restare in disparte. Quando però uno dei tuoi blogger preferiti ti nomina per un meme, puoi forse rifiutarti di rispondere? Un grazie dunque a Ivano Landi per aver pensato a me, e vado subito ad affrontare i cinque punti. Alla mia maniera. Come avrete modo di constatare, anche se amo il caldo non ho gusti molto “estivi”.
1) Scegli la colonna sonora della tua estate, la tua canzone preferita, quella che continui a canticchiare nella testa e che fischietti sotto la doccia, mentre cucini, guidi la tua auto o mentre ti occupi delle faccende di casa. Quest'anno una sola... lo so, è difficilissimo... ma tu prova!
Credo di non aver avuto nessuna colonna sonora per l'estate negli ultimi vent'anni o giù di lì; non ascolto molto la radio, non ho gusti molto radiofonici né molto allegri, se è per quello. Pescherò quindi a caso fra la manciata di dischi metal che sto ascoltando più spesso negli ultimi tempi: l’album è vecchio di una decina d’anni e il nome della band (che oggi non è più in attività, che io sappia) potrebbe insinuare qualche dubbio, specialmente di questi tempi, ma sappiate che la sua nascita risale a vent’anni fa, molto prima che gli appartenenti a un omonimo “gruppo” diventassero tristemente famosi per attività completamente estranee alla musica. Ad ogni modo il brano si intitola "Maritime" e lo potete ascoltare qui si seguito.
2) Proponi una ricetta veloce (estiva o non), basta che sia facile e a prova di mamma indaffarata/imbranata (tipo me), non importa che sia un primo, un secondo, un antipasto, un dolce o una bibita... lascio libera scelta!
La vita è troppo breve per passarla ai fornelli: questo è sempre stato il mio motto. Oltre a questo non sono mai stata una buona forchetta: non mangio molto e prediligo i cibi semplici, senza troppe salse e intingoli. Da quando però, negli ultimi anni, sono diventata prima vegetariana e poi vegana, ho sentito di dover dedicare più tempo alla cucina, se non altro per non annoiare troppo la persona con cui divido il desco ogni giorno :-D
Fedele a me stessa, la ricetta che vi propongo (per 2/3 persone) è semplice, veloce e totalmente vegetale. Preparate una terrina con 1-2 cucchiai di olio d'oliva, uno spicchio d'aglio privato della buccia, un peperoncino piccante e abbondante basilico fresco e lasciate insaporire per qualche minuto, poi eliminate l'aglio e il peperoncino.
Nel frattempo lavate 10-15 pomodorini e divideteli in quattro spicchi, poi lavate un peperone e tagliatelo a striscioline non troppo sottili, scartando tutte le nervature bianche. Mettete i pomodori e il peperone così tagliati nella terrina con l'olio e mescolate.
Cuocete della pasta del tipo preferito, scolatela al dente e raffreddatela sotto l'acqua corrente. Unite la pasta fredda al condimento amalgamando il tutto, regolate di sale e pepe, a piacere, e... buon appetito!
Nota: per un sapore più delicato mettere l'aglio e il peperoncino nell'olio interi, tagliateli invece in due o più pezzetti per ottenere un sapore più deciso.
3) Consiglia una lettura, un libro (per adulti o bambini, o entrambi), uno di quelli che suggeriresti ad un'amica lettrice, che leggesti sotto l'ombrellone o che regaleresti volentieri per Natale a chi vuoi bene!
Quest’anno, per il mio compleanno, mi sono regalata un libro che, a parte il finale a mio giudizio un po' deludente, ha soddisfatto la mia perenne sete di libri del primo Novecento: si tratta di "Fiori fantasma" di Ronald Fraser (1888-1974).
La pubblicazione del romanzo in Inghilterra e America risale infatti al 1926, mentre in Italia è stato tradotto soltanto nel 2016 a cura di Federica Bigotti per la Atlantide Edizioni, una CE che propone opere misconosciute in bellissime edizioni a tiratura limitata e numerata in 999 copie.
È un racconto ambientato d’estate, che con la fine dell’estate si sopisce. Questa è la sinossi: Judy, giovane botanica dei Kew Gardens nell’Inghilterra degli anni Venti, insofferente delle regole della società maschile in cui vive e di un fidanzamento che le sta troppo stretto, inizia a scoprire nelle piante e nei fiori dei Giardini presso cui lavora una vita e una dimensione misteriosa e quasi inattingibile che la affascinano e coinvolgono ogni giorno di più. Fiori e piante infatti non solo iniziano a sembrarle dotati di propri desideri e volontà, ma pian piano la conducono in una dimensione spirituale ed erotica separata dalla realtà, dove la ragazza sperimenta abissi mistici, abbandoni sensuali e un nuovo e potente senso di sé. In particolare è un’Orchidea a divenire il suo appassionato amante, nonostante il fratello e il fidanzato cerchino in tutti i modi di strapparla a quel mondo languido e sovrannaturale nel quale ormai trascorre, come in trance, la maggior parte del proprio tempo.
Per la prima volta pubblicato in Italia, Fiori fantasma, capolavoro mistico-erotico di uno dei più originali e misconosciuti autori inglesi del primo Novecento, è il racconto unico e straordinario di un risveglio spirituale e sensuale, la vertiginosa immersione in una dimensione invisibile, eppure così vicina, dove l’individualità svanisce nel desiderio dell’annullamento di sé oltre il corpo e il tempo.
4) Invita almeno un'altra persona a giocare insieme a noi! (e avvisala!) Poi se vorrai invitarne di più, io sarò ben contenta! Non c'è un limite!!!! :) Se questa persona, per qualsiasi motivo, non accetta l'invito e non prosegue, fa nulla, non mi offendo... ognuno fa quello che può! Se invece non sei stata nominata e vuoi partecipare comunque, fatti avanti tu! Insomma, su questo punto sono abbastanza elastica! :D
Dal momento che non ho molte frequentazioni “blogghesche”, che l’ultimo giorno utile per partecipare è oggi, 31 agosto, e che l’autrice del meme si è dichiarata elastica su questo punto, credo che la cosa migliore sia non nominare una persona specifica a proseguire la catena. Se arrivate però qui prima di mezzanotte, e se siete molto veloci, potreste tentare di dire la vostra in un commento.
5) Condividi sul tuo blog (se ne hai uno) e sui social questa iniziativa con #top5summer e, se ti fa piacere e ancora non lo sei, diventa mia follower!
Sarà fatto ^_^ ! Ciao, alla prossima!
E con questo è tutto, il vecchio Obsidian riprende la parola e il timone della baracca. Se avete apprezzato la ricetta della pasta fredda non mancate di segnalarlo nei commenti (potrebbe diventare una rubrica fissa). Non avrei mai pensato, in quella lontana primavera di sei anni fa, che quel blog appena aperto potesse un giorno mettersi ad armeggiare davanti ai fornelli, ma così è la vita. Buona fine estate a tutti!
Fedele a me stessa, la ricetta che vi propongo (per 2/3 persone) è semplice, veloce e totalmente vegetale. Preparate una terrina con 1-2 cucchiai di olio d'oliva, uno spicchio d'aglio privato della buccia, un peperoncino piccante e abbondante basilico fresco e lasciate insaporire per qualche minuto, poi eliminate l'aglio e il peperoncino.
Nel frattempo lavate 10-15 pomodorini e divideteli in quattro spicchi, poi lavate un peperone e tagliatelo a striscioline non troppo sottili, scartando tutte le nervature bianche. Mettete i pomodori e il peperone così tagliati nella terrina con l'olio e mescolate.
Cuocete della pasta del tipo preferito, scolatela al dente e raffreddatela sotto l'acqua corrente. Unite la pasta fredda al condimento amalgamando il tutto, regolate di sale e pepe, a piacere, e... buon appetito!
Nota: per un sapore più delicato mettere l'aglio e il peperoncino nell'olio interi, tagliateli invece in due o più pezzetti per ottenere un sapore più deciso.
3) Consiglia una lettura, un libro (per adulti o bambini, o entrambi), uno di quelli che suggeriresti ad un'amica lettrice, che leggesti sotto l'ombrellone o che regaleresti volentieri per Natale a chi vuoi bene!
Quest’anno, per il mio compleanno, mi sono regalata un libro che, a parte il finale a mio giudizio un po' deludente, ha soddisfatto la mia perenne sete di libri del primo Novecento: si tratta di "Fiori fantasma" di Ronald Fraser (1888-1974).
La pubblicazione del romanzo in Inghilterra e America risale infatti al 1926, mentre in Italia è stato tradotto soltanto nel 2016 a cura di Federica Bigotti per la Atlantide Edizioni, una CE che propone opere misconosciute in bellissime edizioni a tiratura limitata e numerata in 999 copie.
È un racconto ambientato d’estate, che con la fine dell’estate si sopisce. Questa è la sinossi: Judy, giovane botanica dei Kew Gardens nell’Inghilterra degli anni Venti, insofferente delle regole della società maschile in cui vive e di un fidanzamento che le sta troppo stretto, inizia a scoprire nelle piante e nei fiori dei Giardini presso cui lavora una vita e una dimensione misteriosa e quasi inattingibile che la affascinano e coinvolgono ogni giorno di più. Fiori e piante infatti non solo iniziano a sembrarle dotati di propri desideri e volontà, ma pian piano la conducono in una dimensione spirituale ed erotica separata dalla realtà, dove la ragazza sperimenta abissi mistici, abbandoni sensuali e un nuovo e potente senso di sé. In particolare è un’Orchidea a divenire il suo appassionato amante, nonostante il fratello e il fidanzato cerchino in tutti i modi di strapparla a quel mondo languido e sovrannaturale nel quale ormai trascorre, come in trance, la maggior parte del proprio tempo.
Per la prima volta pubblicato in Italia, Fiori fantasma, capolavoro mistico-erotico di uno dei più originali e misconosciuti autori inglesi del primo Novecento, è il racconto unico e straordinario di un risveglio spirituale e sensuale, la vertiginosa immersione in una dimensione invisibile, eppure così vicina, dove l’individualità svanisce nel desiderio dell’annullamento di sé oltre il corpo e il tempo.
4) Invita almeno un'altra persona a giocare insieme a noi! (e avvisala!) Poi se vorrai invitarne di più, io sarò ben contenta! Non c'è un limite!!!! :) Se questa persona, per qualsiasi motivo, non accetta l'invito e non prosegue, fa nulla, non mi offendo... ognuno fa quello che può! Se invece non sei stata nominata e vuoi partecipare comunque, fatti avanti tu! Insomma, su questo punto sono abbastanza elastica! :D
Dal momento che non ho molte frequentazioni “blogghesche”, che l’ultimo giorno utile per partecipare è oggi, 31 agosto, e che l’autrice del meme si è dichiarata elastica su questo punto, credo che la cosa migliore sia non nominare una persona specifica a proseguire la catena. Se arrivate però qui prima di mezzanotte, e se siete molto veloci, potreste tentare di dire la vostra in un commento.
5) Condividi sul tuo blog (se ne hai uno) e sui social questa iniziativa con #top5summer e, se ti fa piacere e ancora non lo sei, diventa mia follower!
Sarà fatto ^_^ ! Ciao, alla prossima!
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E con questo è tutto, il vecchio Obsidian riprende la parola e il timone della baracca. Se avete apprezzato la ricetta della pasta fredda non mancate di segnalarlo nei commenti (potrebbe diventare una rubrica fissa). Non avrei mai pensato, in quella lontana primavera di sei anni fa, che quel blog appena aperto potesse un giorno mettersi ad armeggiare davanti ai fornelli, ma così è la vita. Buona fine estate a tutti!
... cercherò in qualche supermarket se la vendono già pronta :-D
RispondiEliminaHo l'impressione che sarebbe anche meglio di quella che faccio io ^_^
EliminaNo, dai, questo no!
EliminaE io proprio grazie a Ivano ho scoperto che esiste una Lady OBS! O___O
RispondiEliminaMoz-
Non è colpa tua, però. In effetti, ho sempre fatto del mio meglio per tenermi nascosta. :-D
EliminaE ci sei riuscita :)
EliminaPiacere di conoscerti, dunque! :)
Moz-
Buona la ricetta!!!
RispondiEliminaCiao Simo!
Grazie, Patricia. Temo che non avrei saputo proporre nulla di più complicato neanche volendo. ;-)
EliminaComplicatissima!!!!! ahahahahah
EliminaWow! Sulla ricetta non mi pronuncio perché anch'io come te penso (e credo si fosse già capito) che la vita è troppo breve per passarla ai fornelli, ma il brano musicale mi è piaciuto e il libro credo che mi piacerebbe ancor di più. Peccato per quel finale...
RispondiEliminaGrazie per aver partecipato. Tra l'altro sei l'unica delle tre a essersi accorta della mia nomination... agosto non è proprio il mese più adatto per queste iniziative. E ancor più grazie per quel "uno dei tuoi blogger preferiti" *__*
Finisco col dire che ricordo comunque almeno altre due occasioni precedenti in cui sei uscita dall'anonimato: un post in occasione della scomparsa del vostro gatto e il mio meme sui cento libri di formazione dei blogger.
Sono d'accordo: bisogna mangiare per vivere, e non vivere per mangiare! Ammetto però che stare ai fornelli per il giusto tempo dà anche soddisfazione: è un modo per prendersi cura di chi si ama. Se però vivessi da sola, credo proprio che mi ridurrei a mangiare in piedi davanti al lavandino -_-
EliminaMi fa piacere che il brano che ho scelto non ti dispiaccia, ma in pratica è l'unico brano lento dell'album: se ascoltassi tutto il disco, non so se lo apprezzeresti. Il libro è stata una bella sorpresa, e riguardo al finale ti dirò che forse non ce n'era un altro possibile; qualunque altra chiusa, considerato il contesto in cui si svolge la storia, sarebbe forse sembrata poco verosimile. Sull'ultimo punto hai ragione: in quelle due occasioni mi sono rivelata, come avevo già fatto anche in occasione del post di rientro dal nostro viaggio in Giappone, nell'ormai lontano 2012, ma credo che in ben pochi se ne siano accorti ;-D
Piacere di conoscerti, Simona.
RispondiEliminaIo non sono vegetariana, non sono vegana, ma la tua ricetta la provo perché amo pomodorini e peperoni.
Buon ritorno dietro il sipario.🤗
Bene! Se provi a fare qualche variante, puoi rendere la ricetta anche più affine ai tuoi gusti. P.S.: piacere mio! Anche se, a dire il vero, io già vi conosco più o meno tutti :D
EliminaAttendevo la tua TopSummer! :D Credo di essere una delle poche persone che hanno avuto il piacere di "conoscerti" (blogosfericamente parlando XD) in altre occasioni, se non sbaglio in un post agostano dove chiacchieravamo di Cime tempestose *_*
RispondiEliminaIn quanto Lady Oscura del blog, so che ci sei e - se non mi prendete per folle - a volte mi chiedo leggendo i post quanto/se/che cosa ci sia di te :D
Mi riservo di ascoltare domani il brano, vista l'ora non adatta a volume consono *_*
Il libro che hai scelto, nonostante il giudizio non del tutto positivo se ho colto bene, mi incuriosisce, ciò che è in verità tristissimo vista la lista infinita di letture che vorrei fare XD Ma, imperterrita, continuo a segnare titoli ^_^ Un delirio di eternità, il mio, credo :D
La ricetta ispira molto anche me, sia per la semplicità (non sono vegetariana, ma amo i cibi cucinati nel modo più sobrio possibile e prediligo le verdure) che per la rapida realizzazione, soprattutto in fase estiva!
Ora, la questione della rubrica di cucina... è cosa vera/possibile???
Per finire, Simona regalaci altri post a tua firma :D Un abbraccio! ^_^
Un grazie infinito per l’apprezzamento, Glò.
EliminaPensa che dopo anni in cui non frequentavo per niente la blogosfera, ho avuto anche il piacere di conoscere alcuni dei blogger a noi più vicini (geograficamente parlando XD) di persona :-D
Cosa c’è di mio in quello che leggete? Idee, moltissime. Alcuni post sono totalmente farina del sacco di TOM, altri sono letteralmente scritti a quattro mani, tanto che a posteriori è difficile distinguere chi di noi ha scritto cosa. Ma spesso propongo dei temi o mi occupo delle cose più noiose, tipo scartabellare fra i volumi della nostra libreria alla ricerca di materiale e fonti per gli articoli.
A scanso di equivoci, il libro mi è piaciuto. L’unica nota dolente è stata il finale, perché dopo il ‘climax’ della narrazione mi aspettavo qualcosa di diverso. Ma son gusti, o magari ho frainteso io le intenzioni dell’autore: come dicevo a Ivano, forse un finale diverso in quel contesto storico-sociale sarebbe stato troppo azzardato. Ai tempi in cui è ambientato il libro, fare certe scelte (se di scelte poi si tratta), per una donna poi, significava rinunciare a far parte della società, e magari finire in manicomio… ma non dico altro, nel caso tu un giorno decida di leggerlo.
Non temere, non ci sarà alcuna rubrica di cucina sul blog. Quella è solo una battuta che facciamo fra noi ogni tanto ;-D Da un paio d’anni, causa impegni vari, ci sono stati dei momenti in cui la sopravvivenza del blog non era così scontata… non avevamo intenzione di chiudere, ma è stata dura trovare il tempo di scrivere. Allora abbiamo cominciato a dire che ci avrebbero fatto comodo dei post più ‘leggeri’ che non richiedessero ore e ore per essere scritti e riscritti, e che sarebbe stato bello se anche il terzo membro della famiglia (la nostra gatta Pierina), dato che non contribuisce per nulla al ménage familiare, avesse contribuito almeno a mandare avanti il blog… da qui, dato che i suoi interessi principali (per non dire unici XD) sono dormire e mangiare, l’unica cosa adatta a lei sarebbe stata una rubrica di cucina: “le ricette della Piera”! Pensa quanto siamo scemi ^_^ Ora sarai tu a pensare che siamo un po’ folli. Ciao!
Complimenti a Simona e ben trovata ^_^
RispondiEliminaGrazie mille, Lucius. :D
EliminaMa... che bello! Intanto sono felice di poter leggere finalmente Simona, che se è stata celata fra le righe del grande progetto che è TOM, finalmente si esprime in tutto il suo fresco splendore. Simona, scrivi. Perché scrivi bene e coinvolgi e questo non si può perdere. Non che non apprezzi il fatto che TOM torni al timone, eh, ma riservati perlomeno quella rubrichetta. Magari, perché no, perfino un blogghetto tutto tuo in cui parli delle tue scelte riguardo al veganesimo (o veganismo?) e posti tue ricette (questa tua la proverò giusto oggi, io tendo a saltare un po' sul fornello i pachino, ma li proverò come descrivi tu) e belle dissertazioni sull'alimentazione, sul mood di questo tempo in cui il cibo è argomento tanto interessante.
RispondiEliminaPensaci su. :)
Ehm... ma solo a me suona strano che una che ha appena scritto "la vita è troppo breve per..." apra una rubrica o un blog di cucina ;D
Elimina...punto interrogativo.
EliminaCiao Luz, e grazie per il commento. Come spiegavo a Glò, la questione della rubrica di cucina era una battuta di TOM… una battuta che solo io potevo cogliere, in effetti. ^_^
EliminaNo, la cucina non è fra le mie passioni. Per quanto riguarda la questione del veganismo, sinceramente non sento un particolare bisogno di parlarne, persino in famiglia. Fa parte di un mio tentativo più ampio di vivere in maniera più ‘ecologica’, ma non è qualcosa che mi definisce: non più che dire, che so, che ho gli occhi verdi o ascolto musica metal.
A parte questo, le reazioni verso i vegani sono in genere di indifferenza, quando non proprio ostili.
Il pensiero di aprire un blog tutto mio invece non mi ha mai sfiorata: sarebbe un clone di questo e non avrebbe molto senso. E visto anche che la mia dimestichezza con la tecnologia è pari a zero, più o meno, e sono pure pigra, il povero TOM sarebbe costretto a curare per me tutta la parte grafica. Oppure dovrei pagare qualcun altro per farlo XD
@Ivano: hai capito bene. ^_^
Non l'avrei mai immaginato, ma ugualmente piacere di conoscerti ;)
RispondiEliminaComunque la ricetta non è male, come anche la canzone :)
Per quanto riguarda la foto, vi immagino proprio così :D
Grazie anche a te per il commento, Pietro.
EliminaP.S.: sì, dentro io e lui siamo proprio come Johnny Depp e Helena Bonham Carter (solo meno trucidi)… fuori, purtroppo, siamo molto meno cool :'(