martedì 10 luglio 2018

Traditi dalla fretta #7

Un po’ in anticipo rispetto alla sua tradizionale cadenza bimestrale, sbarca oggi sul blog un nuovo episodio di Traditi dalla fretta, rubrica di segnalazioni nata 18 mesi fa per cercare di salvare il salvabile nel frenetico delirio della rete. La volta scorsa avevamo dedicato ampio spazio alla questione del GDPR, l’ennesima sfida che i blogger a questo punto dovrebbero essere riusciti ad aggirare indenni, seppur con qualche piccolo escamotage.  L’unica vera seccatura che i blogger di questa mia stessa piattaforma hanno in realtà dovuto affrontare è la disattivazione improvvisa e brutale delle notifiche dei commenti, seccatura che, leggendo in giro, solo in pochi pare abbiano risolto. Personalmente mi sono subito gettato a capofitto nella ricerca di una soluzione ma, nonostante i miei reiterati tentativi, per oltre un mese non sono riuscito a venirne a capo. L’unica cosa certa è che i tipi di Google avevano prontamente ammesso che la mancata notifica fosse dovuta ad un glitch (termine inglese che, da quanto ho capito, significa “boiata”), ma di soluzioni in giro nemmeno l’ombra. Alla fine, solo pochi giorni fa, ho trovato la soluzione in un commento a uno dei centomila post di insulti che la comunità digitale ha lasciato nelle pagine di supporto di Google. Riporto la soluzione qui di seguito a beneficio di chi si stesse ancora scervellando. Il segreto, come molti avranno senz’altro intuito, è da ricercarsi nel pannello di controllo di blogger, alla voce email nel menù impostazioni.
Lì c’è grossa casella bianca dove vanno inseriti gli indirizzi di posta elettronica a cui inviare le notifiche. Sono certo che avrete già provato a smanettarci dentro, no? Quello che dovete fare è cancellare l’indirizzo email che vedete (presumibilmente il vostro) e cliccare sul pulsante “Salva” in alto a destra. Non è logico dover salvare prima di aver finito, ma è un passaggio essenziale per ottenere il risultato desiderato. A questo punto occorre inserire nuovamente, nella stessa casella, l’indirizzo email che avevate prima ma, attenzione, se lo digitate a manina tramite tastiera non funziona. Quello che dovete fare è aggiungere l’indirizzo email selezionandolo dai contatti di Gmail (c’è un pulsantino giusto lì vicino). Dubito che qualcuno sano di mente possa avere il proprio indirizzo tra i contatti personali, ma fortunatamente Gmail permette di farlo senza tante storie. Fatto tutto? Cliccate sul pulsante “Salva”, lo stesso di prima. Se avete seguito religiosamente tutta la procedura che vi ho appena descritto, vi arriverà una email dove verrete invitati ad autorizzare le notifiche. Fine.
Nell’attesa che i signori della privacy ci facciano recapitare un nuovo scacciapensieri, passiamo oltre.

Sta per tornare il più terrificante evento blogosferico dell'estate
NOTTE HORROR 2018

Anche quest'estate, come ormai è abitudine piuttosto consolidata, tornano gli appuntamenti del martedì con la Notte Horror in versione blogghesca.
A chi bazzica da queste parti solo da tempi recenti, posso dire che si tratta di un'iniziativa multi-blog che intende omaggiare quei meravigliosi appuntamenti che, negli anni Novanta, ci tenevano incollati ai teleschermi, ben sintonizzati su Italia 1. Le Notti Horror televisive, che puntualmente si ripetevano ogni martedì d'estate, proponevano lunghe maratone di filmacci horror tra i più demenziali della storia ma, nonostante questo piccolo particolare, quegli appuntamenti sono rimasti impressi nell'immaginario di un'intera generazione.
Rievocare sul blog (su sedici blog, per la precisione) un pizzico di quel fascino perduto è cosa non da poco, ma ci proviamo, e mal che vada potremo dire di esserci divertiti.
La formula è molto semplice: due post ogni martedì, uno programmato alle ore 21:00, l'altro alle 23:00. Tre semplici regole: 1) tassativamente horror; 2) preferibilmente tamarrata; 3) possibilmente anni 70-80-90. Si inizia stasera 10 luglio sui blog della Bolla e di Cassidy, dopodiché si andrà avanti, di settimana in settimana, fino alla fine di agosto. Il programma ufficiale lo trovate nella side-bar qui a destra e verrà spammato in ogni dove fino al termine dell'iniziativa. I link ai vari post saranno palesati di volta in volta, se avrete la pazienza di seguire la rassegna dall'inizio alla fine. Non mancate, mi raccomando!

L'etrusco non va in vacanza 
LEGGIAMO ITALIANO

Di tutt'altro spessore culturale è invece la proposta estiva di Lucius Etruscus che, per intrattenere noi che ce ne stiamo sdraiati su una spiaggia panza all'aria, trascorre insonne le sue notti producendo contenuti per il blog.
Si tratta di un'iniziativa che non si ferma entro i marlowiani confini etruschi, ma coinvolge anche due delle webzine storiche del Gruppo Delos, nella fattispecie Thriller Magazine e Sherlock Magazine, nelle quali, come senz'altro sapete, il nostro amico blogger ha più di una mano in pasta.
Si tratta di una serie di interviste ad autori italiani usciti in libreria o negli store on-line nel corso degli ultimi mesi, realizzata allo scopo di supportare la "lettura nostrana", offrendo un minimo di visibilità e, why not, divertendosi e divertendoci. Doveroso riconoscere all'etrusco il grande lavoro di preparazione delle interviste che, non faccio fatica ad ammetterlo, il sottoscritto al suo posto non avrebbe potuto reggere. Trovate qui l'elenco completo e in continuo aggiornamento, delle interviste effettuate, con i rispettivi link.

Sabato prossimo ricorre il centenario dalla nascita del regista svedese
IL FABBRICANTE DI IMMAGINI

Quale miglior modo per celebrare i cent'anni dalla nascita di quel genio assoluto di Ingmar Bergman se non proporre in suo onore una micro-iniziativa a più voci?
Sabato 14 luglio su questo e altri blog affini verrà proposta una carrellata di articoli dedicati al padre del cinema espressionista, colui che più di ogni altro ha dato forma alla materia onirica.
Apocalittica e simbolica fino all'ossessione, la proposta che andrà in onda tra pochi giorni sarà un viaggio dentro l'incubo dell'esistenza umana, tra fantasie psicoanalitiche e deliri filosofici. Su The Obsidian Mirror troverà spazio il film forse più oscuro e cupo del regista, nonché uno tra i più folli e visionari. Quale sarà? Si accettano scommesse.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali 
PUTRIDARIUM

Arriva l'estate ed è tempo di riempire il serbatoio dell'e-reader in vista di giorni (pochi) di (tanto) atteso ozio. Non poteva non attirare la mia attenzione questa nuova proposta dei tipi di Independent Legions che butta lì, come se niente fosse, un nuovo lavoro dell'autore di "Nero Metafisico". Se siete stanchi del caldo incessante e siete tormentati dai raggi implacabili del sole, ecco una buona occasione per rifugiarvi nelle atmosfere claustrofobiche immaginate da Paolo Di Orazio. Si acquista con un click e si legge in poco più di un'ora, senza l'assillo di imprevisti che giungano a spezzare il pathos narrativo. Il finale me lo sarei immaginato diverso, considerati i tanti falsi indizi sparsi dall'autore, ma in fin dei conti non ha mancato di sorprendermi positivamente. Magari un giorno di questi, in un articolo dedicato, proverò a spiegare meglio cosa intendo.
Dal pioniere dello Splatterpunk Italiano, la novella vincitrice del Premio Laymon 2017. Arroccato sulla torre del convento, a strapiombo sul mare, il Putridarium è il luogo più temuto dalle sorelle di clausura, un antro buio e dall’aria mefitica in cui scontare i peccati più gravi, senza certezza di uscirne vive. Angie, novizia da appena tre mesi, è sicura di non aver fatto niente che meriti un simile castigo, eppure è proprio lì che viene rinchiusa. L’odore di marcio, le tenebre, il silenzio, la fame e la sete, tuttavia, non sono le sole cose a riempire la cella. Angie non ha il coraggio di voltarsi a guardare, ma avverte minacciose presenze alle sue spalle, il contatto con qualcosa di soffocante e ineffabile che non vuole assolutamente affrontare… Mentre il terrore si intensifica e il tempo si dilata, scandito dalle onde del mare, i peggiori incubi prendono forma, sfumando i confini fra sogno e veglia, in un crescendo di dolore e solitudine in cui si annida un’insospettabile verità. Illustrazione di copertina di Ben Baldwin. 162 Pagine. Giugno 2018. Lingua Italiana.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali 
LOST TALES #1

Circa un anno fa, mese più, mese meno, usciva qui sul blog una serie di articoli in cui venivano rivelati contenuti nascosti in un vecchio racconto di Lin Carter, autore conosciuto in Italia per una limitata serie di racconti apocrifi, giunta a noi negli anni Settanta attraverso Editrice Nord, sulla figura di Conan il Barbaro, il leggendario personaggio creato dalla fantasia del celebre autore di heroic fantasy Robert E. Howard.
Dopo tanto tempo quella serie di articoli, adeguatamente riveduta e corretta, si trasforma in un saggio e affronta il giudizio di un numero presumibilmente più ampio di lettori attraverso il primo numero del magazine "Lost Tales: Sword & Sorcery", confezionato freschissimo dalla casa editrice digitale Lettere Elettriche (primo ma non primissimo, visto che già sei mesi fa era venuto alla luce un introduttivo numero zero). Nonostante la mia presenza il magazine è comunque interessante anche per numerosi altri contenuti, primo tra tutti l'inedita traduzione italiana de "La città nella gemma", un racconto dello stesso autore statunitense, con protagonisti Thongor di Valkarth e il perduto continente conosciuto con il nome di Lemuria.
Dall'introduzione di Vittorio Cirino: "Volevamo che fosse sferzante e definitivo, come il calare di una scure, che evocasse quella narrativa brutale che ha caratterizzato gli anni d’oro di un genere, ma che vi apportasse anche delle contaminazioni contemporanee.
Quindi in questo primo numero di “Lost Tales: Sword & Sorcery” troverete un lungo racconto di Lin Carter datato 1975, per la prima volta tradotto, e un saggio per poter meglio conoscere questo magnifico autore simbolo di un genere. Ma ci saranno anche tre racconti scritti apposta per noi, per Voi, che danno nuove direzioni alla fantasia eroica, lavorando intorno al concetto di antieroe. Se quando avrete finito di leggere questo magazine vi sentirete spossati, intimoriti e vagamente euforici, allora non vi preoccupate: è quel che volevamo.

26 commenti:

  1. Purtroppo causa casini traslocosi non sono riuscito a partecipare all'iniziativa su Ingmar Bergman, mi sarebbe piaciuto. Sto seguendo quella di Lucius e ovviamente sono pronto per la notte horror! Questi tuoi post di recupero sono sempre molto validi, ottima iniziativa. Cheers

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    1. Spiace solo che, nel fermento di pubblicare, mi sia sfuggita l'iniziativa della Geek League. Rimedierò senz'altro la prossima volta!

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  2. Complimenti per la pubblicazione del tuo saggio su Lost Tales, le iniziative che segnali sono tutte splendide riguardo invece alla boiata del GDPR per adesso non ho nessuna intenzione di rimettere gli avvisi dei commenti, però mi tengo buona la dritta.

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    1. Rimanere senza notifiche dei commenti per me è stato come se qualcuno mi avesse staccato un braccio... Una cosa davvero orrenda.

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  3. Complimenti per il saggio e la sua pubblicazione. ;-)

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    1. Grazie! Ho solo avuto la fortuna di avere pronto un pezzo su Lin Carter, che si sposava perfettamente con un magazine focalizzato sullo stesso autore.

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  4. Ohhh quante belle iniziative, e grazie per la segnalazione ^_^
    Complimenti per la pubblicazione, sai che impazzisco per i saggi quindi vorrei che sempre più autori si dedicassero a quest'arte dimenticata, per riportarla maggiormente in auge nel nostro panorama editoriale.
    Mi piacerebbe omaggiare il mio Maestro Bergman, che è mi è stato vicino in un momento molto difficile della mia vita e mi ha dato più di qualsiasi altra persona "fisica". Alla sua morte, una decina d'anni fa, pubblicai su YouTube un personale omaggio, poi scomparso insieme al mio profilo. Magari potrei rispolverarlo sabato...

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    1. Bergman è immortale e la sua opera alla fine ce lo ha dimostrato. Ben venga il tuo contributo video: dalle premesse sono certo che sarà un grande contributo!

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  5. Interessantissima la questione dei commenti, adesso me la studio un po' che anche io mi sento "nuda" senza missive che li annunciano XD
    Soprattutto, complimenti per il saggio ^__*

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    1. Anch'io mi sentivo ignudo senza notifiche. Specialmente se qualcuno andava a commentare post vecchi, ai quali di solito non si presta più grande attenzione...

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  6. Dubito che riuscirò a seguire davvero qualcosa visto il periodo affollatissimo di cose che sto vivendo, ma di tanto in tanto cercherò di sbirciare.
    E peccato non avere quindi neanche il tempo di intervenire nello speciale Bergman, autore di cui possiedo, in svedese, cose che voi umani non potete neanche immaginare *__*
    Mi unisco ai complimenti di chi mi ha preceduto :-)

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    1. Si vabbè, ma non puoi uscirtene con un "possiedo cose che voi umani" senza entrare nei dettagli!

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    2. Be', per esempio, la mini-serie tv di "Fanny och Alexander", che dura oltre cinque ore, oppure, sempre della tv svedese, un'intervista in tre parti, di poco precedente la sua morte, della durata di tre ore.

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    3. E' un immenso piacere scoprire così tanti profondi appassionati del maestro svedese, nonché collezionisti ^_^ Avendolo conosciuto ai tempi di Tele+, ho fatto in tempo a salvare molte chicche in VHS, che poi non hanno conosciuto un riversamento in DVD. (Sebbene i dischi presentati anche da Ciak siano ottime edizioni)
      La miniserie estesa di Fanny e Alexander credo di averla registrata all'epoca, ma la memoria non mi assiste: ora che mi avete stuzzicato potrei tuffarmi nel Museo Bergman che ho in casa e vedere cosa esce fuori :-P
      Ricordo che trasmisero con i sottotitoli una lunga intervista, ma non so se è quella a cui ti riferisci. Ora che mi ci fai pensare questo materiale sarebbe il caso di salvarlo passandolo in digitale: ho appena trovato l'ennesima cosa da fare nel mitico "tempo libero" :-D

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    4. Mi piace come Lucio si fa tirare in mezzo... è proprio questo lo spirito del blogging! Ahahah

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    5. L'intervista di cui parlo io è del 2004, Lucius, cioè del periodo in cui Bergman si era già ritirato a vivere sulla sua amata Fårö, l'isola dove Tarkovsky ha ambientato "Sacrificio".
      Tienici al corrente, mi raccomando, sui lavori al "Museo Bergman" ^__^

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    6. Ah no, così recente non dovrei avere niente.
      Fårö è un'isola da sogno che ho amato nei suoi film, ed è l'unica località che sogno di visitare in vacanza. (Essendo io biologicamente avverso a qualsiasi tipo di viaggio, è un grande complimento per l'isola ^_^)
      Pensa che anni fa la Piemme ha portato in italiano un romanzo giallo svedese in cui un serial killer colpiva su quell'isola (vado a memoria) e davo per scontato sarebbe stato un testo pieno di rimandi bergmaniani, invece se ne sbatteva altamente...

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    7. E' un Bergman inedito quello dell'intervista del 2004. Non trapela più nulla, nelle sue parole come nell'espressione del suo volto, di quell'inquietudine esistenziale che contraddistingueva, oltre ai suoi film, anche le sue vecchie interviste. L'approssimarsi della morte a volte ha di questi effetti.

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    8. Provo anche a rispondere al quizzino proposto nel post sul film di Bergman: "L'ora del lupo"?

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  7. Complimenti anche da parte mia :-)
    (p.s.: per il gdpr io pure non ho fatto nulla... nel senso che non mi sono neppure informato stavolta, eviterò di linkare tutto ciò che non siano i blog amici e tanto basta).

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    1. Grazie! Per il GDPR non c'è molto da fare, se non scrivere due righe di informativa in una pagina statica. Sentiti pure libero di fare un copia e incolla della mia, casomai volessi un giorno perderci due secondi.

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  8. Personalmente alcune cose sono interessanti altre no, ma tutto comunque da leggere ;)

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    1. Non tutto può piacere a tutti. Proprio per questo in questa rubrica butto dentro ogni volta 4 o 5 cose: si spera che almeno una attiri l'attenzione.

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  9. Per la dritta per la notifica dei commenti, mi ero già arreso da tempo a spulciare ogni giorno sul blog alla ricerca di nuovi commenti.

    Ho letto il volume zero di Lost Tales e come ho scritto sul blog mi era piaciuto molto, quindi non perderò l'occasione e prenderò anche questo volume. Anche perché grazie a un volume di Davide Mana sulla Fantacollana Nord ho rivalutato in parte il mio giudizio su Lin Carter.

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    1. Lin Carter è un autore molto di più completo di quello che si creda. I suoi apocrifi sul Cimmero sono solo una parte della storia...

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