Un po' svogliatamente, soffocato da un caldo infernale, ritorno con nuova puntata di "Traditi dalla fretta" dopo oltre tre mesi di latitanza. Sono stato poco attento, in questi ultimi tempi, alle cose che stavano succedendo in giro per l'universo letterario, cinematografico o artistico in generale. Le segnalazioni odierne, di conseguenza, sono figlie di una rapida occhiata agli appunti che mi ero preso tra la fine di marzo e l'inizio di aprile, segnalazioni che ormai non hanno più la freschezza della novità che avrebbero avuto se avessi rispettato le mie tabelle di marcia. La mia attenzione ormai è rivolta alla vita reale, fatta di spese che si fanno via via sempre meno sostenibili e con la prospettiva di un futuro ancora peggiore.
Anche gli sguardi ai blog vicini si sono ormai rarefatti, ma nonostante ciò Obsidian Mirror pare non averne risentito molto, continuando a veleggiare alla solita media di 500 visualizzazioni al giorno, che è davvero tanta roba per un blog che, anziché occuparsi della pizza di Briatore e dei concerti degli Stones, cerca di fare cultura (oddio, che parola grossa) concentrandosi, per giunta, su argomenti ritenuti di nicchia.
Il tempo del riposo tuttavia sta arrivando e, a differenza di altri anni in cui sono stato quasi sempre presente, l'estate del 2022 vedrà Obsidian Mirror prendersi una lunga e meritata vacanza. Questo è l'ultimo post prima della pausa estiva che dovrebbe durare, a meno di stravolgimenti, fino a settembre. Ho in programma solo un rapido rientro a metà agosto per l'irrinunciabile appuntamento con la Notte Horror (ve ne parlo qui di seguito), dopodiché tornerò nell'ombra fino a quando non avrò recuperato la voglia e l'energia che mi serve. Buone vacanze a tutti!
Sta per tornare il più terrificante evento blogosferico dell'estate
NOTTE HORROR 2022
NOTTE HORROR 2022
A chi bazzica da queste parti solo da tempi recenti, posso dire che si tratta di un'iniziativa multi-blog che intende omaggiare quei meravigliosi appuntamenti che negli anni Novanta ci tenevano incollati ai teleschermi, ben sintonizzati su Italia 1. Le Notti Horror televisive, che puntualmente si ripetevano ogni martedì d'estate, proponevano lunghe maratone di filmacci horror tra i più tamarri della storia ma, nonostante questo piccolo particolare, quegli appuntamenti sono rimasti impressi nell'immaginario di un'intera generazione.
Rievocare sul blog (su una ventina di blog) un pizzico di quel fascino perduto è cosa non da poco, ma ci proviamo e, mal che vada, potremo dire di esserci divertiti.
La formula è molto semplice: ogni martedì sera usciranno due post sui vari blog aderenti all'iniziativa. Niente free download o streaming (visto che in passato l'iniziativa è stata fraintesa), bensì semplici articoli o recensioni che dir si voglia. Il sipario verrà alzato domani 5 luglio sul blog di Cassidy, dopodiché si andrà avanti, di martedì in martedì, fino alla fine dell'estate. Il programma ufficiale lo trovate nella side-bar qui a destra e rimarrà lì fino al termine dell'iniziativa. I link ai vari post saranno palesati di volta in volta, se avrete la pazienza di seguire la rassegna dall'inizio alla fine. Non mancate, mi raccomando!
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
MASSACRO #1
MASSACRO è la rivista di horror, weird, fantascienza, narrativa, controcultura e cultura estrema dell'associazione culturale "la nuova carne". MASSACRO è un dispaccio d’orrore che proviene da Marte, o dalla Cambogia di Kurtz; è un pensiero dogmatico frantumato; è narratologia dell’oscuro/dell’oscurato. MASSACRO sono le dita di San Tommaso che rovistano il costato di Dio; MASSACRO è il cazzo di Rasputin, MASSACRO è la gamba amputata di Rimbaud; è il suono cacofonico delle lamiere che trasuda, incubato nel cemento e nella terra rapinata, dai piazzali delle fabbriche abbandonate.
Nel numero 1 di MASSACRO: Homunculus, di Giorgio Borroni; William Mortensen, di Niccolò Ratto; Essi vivono, noi dormiamo, di Marco Maculotti; Poesia Dark: Rapsodia di sangue, di Alessandro Manzetti; Divorati dall'"altro" cannibale, di Eleonora D'Agostino; L'ultimo volo di Bird, di Alessio Bacci e Diego Frazzi; Ballard e il rifiuto dell'utopia, di Stefano Spataro; Livello 49, di Alessandro Pedretta Racconti: Mister Sangue, di Caleb Battiago; Concerto, di Andrea Mungello; L'uomo senza pisello, di Stefano Fantelli. Illustrazione di copertina di Luca Brandi. Illustrazioni interne di Luca Brandi, Stefano Cardoselli e Piercarlo Carella. Grafica e impaginazione di Andrea Garagiola. A cura di Alessandro Pedretta. Su Amazon o sul sito dell'editore.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
SPETTRIANA
Dopo aver presentato il corposo "Draculea", volume finemente curato e magnificamente illustrato dedicato al più famoso principe delle tenebre, l'altrettanto seminale "Follettiana", che attinge dalla tradizione orale del folklore popolare, e "Sepolcro", che ci riporta a un tempo in cui il confine tra la Vita e la Morte non era solido come sembrerebbe essere oggi, ecco sbarcare nelle migliori librerie "Spettriana", dedicato a fantasmi e altre figure ectoplasmiche.
“Che ne è stato dei fantasmi dalla mano ammonitrice e dalla forma sfuggente, che domavano il cuore spavaldo del soldato e facevano svelare all’omicida, nello stupore del mezzogiorno, l’opera occulta della mezzanotte?”
A porre la domanda, nel 1824, è Mary Shelley: mentre la ghost story inizia ad acquisire una fisionomia autonoma in quanto genere letterario, l’autrice di Frankenstein lamenta la progressiva scomparsa di quelle “storie tradizionali” la cui “autorità era sufficiente a farci vacillare quando le relegavamo insieme a tutte quelle cose che ‘parevano impossibili’”. Quelle storie avevano fatto parte, per secoli, di un patrimonio narrativo condiviso in tutta Europa. Aneddoti paurosi, raccontati nei salotti e garantiti per veri da amici degli amici; storie moraleggianti, diffuse dai predicatori nelle chiese e nelle piazze e rinarrate nelle stalle durante le lunghe veglie d’inverno; testimonianze certe – perché garantite dai Padri della Chiesa o dagli scrittori dell’antichità – dell’azione del Demonio nel mondo, oppure, di converso, dell’infinita misericordia di Dio.
Sulle vie d’Europa, Spettriana raduna una ventina di queste storie dimenticate che per i nostri antenati rappresentavano l’essenza della paura, selezionate e tradotte da antologie, trattati teologici, raccolte di prodigi, cronache e resoconti. Tra le sue pagine – per dirla, ancora, con le parole di Mary Shelley – troveremo quei “fantasmi che sollevano le cortine ai piedi del letto mentre la pendola batte l’una, che si levano pallidi e orrendi dai cimiteri e che infestano le loro antiche dimore; che, quando gli si parla, rispondono, e che con il loro tocco freddo e ultraterreno fanno drizzare i capelli sulla testa; il vero fantasma”, insomma, “vecchio stile, che profetizza, svolazza e volteggia”, e che è forse capace di suscitare qualche brivido ancora oggi.
La qualità dell'opera è ancora una volta indiscutibile, a partire dai contenuti grafici e testuali e finendo con la qualità della stampa e la cura per i dettagli. Disponibile sulle maggiori piattaforme di e-commerce e sullo store dell'editore, dove potete trovare anche dei simpatici omaggi.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
IL POPOLO ROSSO
Dopo il grande lavoro fatto con The Ritual, dal quale è tratto l’omonimo lungometraggio disponibile su Netflix, l’autore britannico torna per i tipi di Watson Edizioni con il suo ultimo romanzo: Il Popolo Rosso. Capace di combinare un’attenzione sofisticata e precisa ai personaggi e alla struttura del romanzo a un genuino talento per lo spavento, Nevill trasporta il lettore in un turbinio di suspense e orrori provenienti dal sottosuolo: un milione di anni di evoluzione non hanno cambiato la nostra natura, né sono serviti a seppellire gli orrori che hanno preceduto la civiltà. Antichi riti, vecchie divinità e usanze selvagge possono apparire dove meno ce li si aspetta.
“Un milione di anni di evoluzione non hanno cambiato la nostra natura. Né è servito seppellire gli orrori che hanno preceduto la civiltà. Antichi riti, vecchie divinità e usanze selvagge posso riapparire dove meno ci si aspetta.”
Katrine è una giornalista di moda e costume, abituata a occuparsi soltanto delle mete di villeggiatura del Devon. Qui si è trasferita per ripartire dopo le ferite del suo passato burrascoso a Londra. Non può non rimanere turbata dalle rivelazioni degli archeologi riguardo le barbare usanze degli umani che abitavano un tempo quei luoghi, e dei loro riti gelosamente conservati nelle caverne di Brickburgh. Helene, invece, vive con la madre e la figlia, lontana da quei luoghi: ma è proprio vicino alla scoperta della nuova grotta che suo fratello Lincoln ha collezionato misteriosi suoni sotterranei, prima di gettarsi da un ponte sei anni prima. Fra voci di piantagioni di droga e nuovi avvistamenti del leggendario popolo rosso, sembra che chiunque abbia indagato in questo remoto angolo di mondo sia sparito. Un idillio campestre dove i forestieri non sono i benvenuti, e dove si crede che un potere infernale dimori sotto terra. Un’influenza soprannaturale al di là del tempo, che solo una persona disperata potrebbe sognarsi di affrontare. Ma per salvare loro stesse e coloro che amano, a Kat e Helene non rimane altra scelta: la loro condanna è arrivata prima ancora che se ne rendessero conto.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
HIDE
Quattordici persone affrontano la sfida di una vita: trascorri una settimana giocando a nascondino in un parco divertimenti abbandonato e non farti beccare. Il premio in denaro cambia la vita. Tutti i giocatori desiderano disperatamente vincere, ma Mack pensa di poterli battere tutti. Per vincere il premio, deve solo nascondersi, ed è un'esperta in questo. Nascondersi è il motivo per cui è viva... e la sua famiglia no. Presto gli altri concorrenti iniziano a scomparire e Mack crede che qualcosa di sinistro stia accadendo al di là della sana concorrenza. Lavorare insieme al resto della banda potrebbe essere l'unico modo per sopravvivere.
Pur non essendo estranea all'horror e alla narrativa speculativa nelle categorie YA, Kiersten White è pronta a fare il suo debutto nella narrativa horror per adulti. Autrice della Camelot Rising Trilogy, della serie And I Darken, The Chaos of Stars e The Dark Descent of Elizabeth Frankenstein (quest'ultimo premiato nel 2018 il Bram Stoker Award), la White vive con la sua famiglia vicino all'oceano a San Diego, dove si nasconde perennemente nell'ombra.
Con "Hide" Kiersten White ci porta nelle profondità di un parco divertimenti abbandonato nel quale si mette in scena un feroce gioco a nascondino con risvolti soprannaturali, un gioco ossessionante, implacabile e straziante. Uscito lo scorso 24 maggio, "Hide" è acquistabile su Amazon e nelle migliori librerie britanniche (in Italia ho paura che potrete scordarvelo). Questo invece è il sito dell'editore. Se siete interessati ad altre opere dell'Autrice la trovate online su KierstenWhite.com.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
RITORNA GHOST IN THE WELL?
Non avevo però fatto i conti con Sadako, che nonostante fosse già apparsa in una dozzina di film (molti dei quali evitabili) e in un paio di serie tivù, continua ad affascinare e a terrorizzare i suoi fans.
In quel settembre di tanti anni fa ebbi modo di fare solo un breve accenno ai due film che sarebbero usciti da lì a poco, ovvero "Sadako vs Kayako" (2016) e "Rings" (2017), il che già allora poteva lasciar sperare i lettori di questo blog che si riuscisse a tornare prima o poi sull'argomento. Oggi a quei due film ne aggiungiamo altri due. Il primo si intitola semplicemente "Sadako": uscito nel 2019 in Giappone e realizzato nientemeno che dal regista storico Hideo Nakata, "Sadako" si ispira vagamente al romanzo "Tide" di Kōji Suzuki (ne abbiamo parlato qui) e narra le vicende di uno youtuber che, per ottenere un maggior numero di iscritti al canale, decide di intrufolarsi in un sito dove cinque persone sono morte carbonizzate. Il secondo è invece una novità assoluta: "Sadako DX", le cui riprese sono terminate da poco, uscirà in Giappone il prossimo autunno per la regia di Hisashi Kimura. La sinossi, abbastanza abusata, ci presenta una studentessa laureata ed estremamente intelligente (con un QI di 200) che cerca di svelare il mistero del video maledetto dopo che la sorellina lo ha guardato per divertimento.
C'è abbastanza materiale per un nuovo speciale? Troppo presto per dirlo. Bisognerebbe prima di tutto trovare il tempo e il modo di guardare questi ultimi due titoli, per i quali la distribuzione al di fuori del Giappone non è (e non sarà) così capillare, e bisognerebbe anche avere la sfera di cristallo per sapere se questo blog, tra qualche anno, sarà ancora qui. Nell'attesa vi lascio con il teaser trailer di "Sadako DX". Buon divertimento!
Il nipponofilo (o giappominkia, fai tu ;-) che è in me, sa già che leggerà ogni eventuale sequel della serie di post "Ghost in the well".
RispondiEliminaGiappominkia? Un epiteto fantastico che mi sa che ti rubo (che poi lo sono anch'io, mica ti lascio l'esclusiva)...
Elimina"Ghost in the Well 3" è parecchio in là da venire, ma potrebbe arrivarne un altro ben prima, non meno interessante.
Non ho ancora approfondito Sadako, ma dovrò prima o poi, intanto godiamoci quest'estate horror, quest'anno titoli che conosco incredibilmente, anche se questo caldo è assurdo.
RispondiEliminaSe Sadako ha aspettato fino ad adesso potrà aspettare ancora. E poi adesso fa troppo caldo: meglio qualcosa di poco impegnativo ^_^
EliminaPurtroppo ogni giorno ci si alza con la paura di quello che può ancora succedere... con tutte le difficoltà che si assommano, non c'è da meravigliarsi che si stia lontani dalla realtà virtuale. Io ho recuperato ritmo sul blog soltanto grazie alla collaborazione con Clementina, e tra le belle notizie (che mi tolgono tutta una serie di impegni) c'è che mi sono laureata finalmente in Storia, e con 110 e Lode. Quindi anch'io ho intenzione di chiudere il blog fino a metà settembre almeno.
RispondiEliminaEvviva i titoli dell'estate horror, io ne ho visti un paio ma posso sempre rimediare con gli altri! Goditi il meritato riposo, TOM, un abbraccio grande a te e Simona. <3
Ciao. Sembra ieri che hai iniziato è già il percorso universitario è completo e archiviato. Complimenti! Ero certo che sarebbe stato un successo strepitoso! Ora è tempo di relax! Buone vacanze!
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