lunedì 16 settembre 2024

La Grande Abbuffata: oltre l'umano (Pt.2: corpo mutante e cibo sintetico)

Come ebbi già modo di scrivere in passato, la fantascienza prima e la scienza poi hanno a lungo ragionato sul modo di elevare l’uomo dalla sua condizione attuale a una condizione transumana e post-umana.
Inutile sottolineare che siamo già – tutti – transumani, dal momento che utilizziamo abiti, utensili, occhiali, apparecchi acustici, dentiere o protesi, o qualunque altro ausilio esterno che ci consente di sopravvivere, o migliorare (o sostituire) i nostri sensi o parti del nostro corpo: questo è transumanesimo di primo livello. 
Il livello superiore è quello costituito dal telefono cellulare e da internet, e quello ancora superiore dalle cosiddette “tecnologie immersive”.  La realtà virtuale, come sapete, prevede che ogni persona abbia un avatar per interagire in un mondo fittizio alternativo a quello vero, dove sono possibili non solo nuove forme di interazione sociale (con tutte le derive del caso, come lo stupro nel metaverso denunciato da un’adolescente inglese), ma anche l’emergere di una economia virtuale; è legata soprattutto al mondo dei videogiochi (dove andrebbe più correttamente definita come “realtà aumentata”), ma ci sono già stati tentativi di renderla universale, e appetibile a tutti, con progetti come Second Life della società americana Linden Lab e con il Metaverso di Meta (Meta Platforms, Inc.), che controlla tra gli altri Facebook e Instagram. 

venerdì 13 settembre 2024

Fuori speciale: l'entomofagia come volontà e rappresentazione

“Fuori speciale” è una serie di articoli che vengono scritti di getto nel periodo di pubblicazione dello speciale “La grande abbuffata”. Pur non essendone parte integrante, ciò che viene qui trattato ruota intorno all’argomento principale senza spezzarne il filo logico. Si tratta, in estrema sintesi, di piccoli approfondimenti che non hanno trovato posto nella struttura principale. “Fuori speciale”, in uscita tutti i venerdì, non è una lettura necessaria alla comprensione degli articoli de “La grande abbuffata” (che usciranno invece il lunedì), è viceversa una lettura che può essere ignorata o rimandata, a vostro piacimento. 
***

Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. (Matteo 3:4)
Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. (Levitico 11:22)
Alcuni preferiscono chiamarla distopia, che è un’etichetta ultimamente sin troppo abusata, ma io preferisco utilizzare le parole “narrativa (o cinema) di anticipazione” (*), che per certi versi è simile alla distopia ma porta con sé la capacità di prevedere con esattezza situazioni che avranno, in un futuro più o meno remoto, un preciso riscontro nella realtà.

lunedì 9 settembre 2024

La Grande Abbuffata: oltre l'umano (Pt.1: mangiare insetti)

Il cinema ha già da tempo tentato di avvertirci di quale sarà il cibo del futuro: gli insetti. O meglio, lo ha fatto il fumetto, dato che il film che ci apprestiamo ad analizzare è tratto da una graphic novel francese, ma non sottilizziamo. “Snowpiercer” (2013) del regista coreano BongJoon-ho ha un antefatto di bizzarra attualità: un'era glaciale artificiale scatenata per combattere il surriscaldamento globale ha invece distrutto la civiltà e i pochi sopravvissuti vivono da anni su un treno chiamato Snowpiercer, una sorta di nastro di Moebious in moto perpetuo sul globo terrestre. 
In una straordinaria allegoria della società moderna, dove la prima classe è destinata a chi può permettersi il biglietto più caro e i pendolari stanno sul fondo, la popolazione è distribuita nel treno in base alla classe sociale: i poveri sul fondo, ammassati come animali, e i ricchi nella parte anteriore, con una milizia armata deputata al controllo orwelliano, affinché nessuno possa sconfinare nella parte che non gli compete. Va da sé che per i primi lo Snowpiercer è un girone infernale, per i secondi una seconda arca di Noè che permette il sopravvivere dell'umanità.

lunedì 2 settembre 2024

Traditi dalla fretta #42

L'estate è quasi finita ed è ormai tempo di tornare a bloggare. Non che abbia davvero smesso, lo avete visto. Una volta tanto, nei caldi mesi di luglio e agosto il blog è rimasto aperto, complice l'ennesima estate senza ferie e non ultimo quel piccolo progetto che avevo interrotto a fine giugno e sul quale avrei dovuto rimettere mano in vista della sua ripartenza.
In realtà, oltre ai post che avete visto uscire in queste ultime settimane, non ho fatto molto altro. Quella dannata aria condizionata non funzionante mi ha impedito di fare qualsiasi cosa che non fosse boccheggiare, e la semplice idea di accendere un computer che in pochi istanti diventa rovente mi faceva diventar matto. Perché non l'hai fatta sistemare, direte voi. La risposta è che i tempi sono cambiati e certi lussi preferisco metterli da parte per altre cose. D'altra parte è anche vero che ho passato la maggior parte del tempo in ufficio dove, guarda un po', l'aria condizionata è anche lì rotta. Perché non la fanno sistemare, direte voi. La risposta è che tra un paio di mesi l'ufficio si sposta e certe spese vengono ritenute ormai superflue. Con buona pace della gente che ad agosto è rimasta lì, quasi impossibilitata a lavorare per via del caldo soffocante. Accolgo quindi con grande piacere questo settembre, con i suoi cieli coperti che mi restituiscono la voglia di vivere. E restituiscono al blog il suo Speciale di cui parliamo meglio qui sotto, in questo piccolo contenitore bimestrale che ho chiamato "Traditi dalla fretta".
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