domenica 20 dicembre 2015

Arriving Somewhere...

Siamo giunti così anche all’ultimo post del 2015 per Obsidian Mirror, l’ultimo prima della tradizionale sosta natalizia. Ancora poche righe e ci scambieremo gli auguri e ci diremo arrivederci al 2016, ma prima di farlo ci tengo a scambiare le consuete quattro chiacchere con voi.
Oddio, in questo momento mi sento un po’ come il Presidente della Repubblica in procinto di fare il suo discorso di Capodanno. Starò mica dando questa impressione? Forse conviene che mi fermi un attimo, che mi prenda un bel respiro, magari che mi faccia un giro nell’altra stanza, mi spalpotti un po’ la Piera dopo averla strappata dal suo termosifone rovente (immagine a lato), e poi che ricominci da capo.
Ecco fatto. Spalpottamento completato.
Dicevamo? Dicevamo di Obsidian Mirror e del suo post del cazzeggio prenatalizio… Ah, le chiacchiere! C’è bisogno di una sana dose di quelle chiacchiere che, me ne sto rendendo conto proprio di questi tempi, mancano da un bel po’ da queste parti. Mesi e mesi impegnato a parlare di Yellow Mythos e di Orizzonti del reale e mai, dico mai, una sana chiacchiera degna di un sano Bar Sport. Starò mica diventando noioso? Ditemelo! Perché alla soglia dei cinquant’anni la trasformazione in un bipede barboso potrebbe anche essere una conseguenza naturale del mio ciclo vitale. Dite di no? Eppure sento che c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe. Percepisco una strana sensazione che non saprei definire a parole. Il sottoscritto blogger, che si sta avvicinando lentamente al suo quinto anno di attività, non sta rispondendo come vorrebbe alle sollecitazioni esterne. Colpa mia, che per qualche ragione sto vivendo non troppo bene un periodo non esattamente esaltante.

Il blog? Da parte sua il blog, questo blog, cerca di dare il meglio di sé, procedendo per la sua strada e continuando a ricevere consensi che, oggi come un tempo, non smettono mai di stupirmi. Ah, se la vita fosse tutta un blog! Riuscirei ad alzarmi ogni mattina con lo stesso entusiasmo con il quale apro le porte di questa piccola stanza? C’è una sorta di dipendenza psicologica, forse addirittura fisica, legata al bloggare. Per me forse, come per tutti voi che interagite con me in questa incredibile avventura, il blog è un modo per condividere delle passioni. Ma questo strano periodo mi fa nascere degli strani pensieri. Percepisco una sorta di incompletezza, perché condividere significa molto di più di quello che sto facendo ultimamente. Le mie capacità di interazione negli ultimi tempi sono ai minimi sindacali. Rispondo ai commenti con un imbarazzante ritardo, non riesco a proseguire (perseguire), nello spazio dedicato ai commenti, gli spunti che i miei generosi lettori mi offrono. Faccio anche molta fatica a visitare quotidianamente tutti i luoghi che si rincorrono nel mio blogroll e, quando lo faccio, non riesco a trovare cose sensate da dire. Cosa mi sta succedendo?

L’anno che si sta per concludere è stato un anno durissimo per il sottoscritto e in parte lo avevate forse intuito da post come questo o come questo, nei quali ho lasciato trasparire quegli stati d’animo che, in un modo o nell’altro, mi hanno accompagnato nel corso di lunghi mesi. Il peso dei tanti impegni mi sta schiacciando e sono quasi sorpreso di essere riuscito a portare avanti il blog fino a quest’ultimo post decembrino senza aver lasciato trasparire le difficoltà.
Ma è proprio quello il punto. Lo sto capendo solo adesso. Perché mai dovrei andare avanti senza far trasparire le difficoltà? Non sono mica Superman, cazzo. Non vorrei nemmeno esserlo, se devo dirla tutta. Sai che mi frega di salvare il pianeta da Lex Luthor? Sono una persona normale che affronta le sue giornate arrancando per cercare di onorare i mille impegni, tra lavoro, famiglia e quei pochi piaceri che ancora riesco a concedermi. Sono una persona come tante altre a cui piace leggere un libro, guardare un film, mangiare un panino con la nutella, bere una birra gelata.
Una persona come tante altre che ha anche deciso di voler essere un blogger. Sticazzi, mi verrebbe da aggiungere. Come se essere blogger fosse una cosa da niente. Voi lo sapete meglio di me, visto che siete quasi tutti blogger anche voi: essere blogger è dannatamente difficile. Occorre una passione spropositata e tanta, ma proprio tanta, determinazione. E allora diciamolo che è difficile. Non è come bere una birra gelata o mangiare un panino con la nutella. È dannatamente difficile.

Avete mai pensato a cosa ci sia veramente dietro Obsidian Mirror? Qualcuno in più di un’occasione ha definito Obsidian Mirror come un luogo che traspira cultura da tutti i pori. Non è esattamente così. Il sottoscritto è tutt’altro che una persona “di cultura”, qualunque cosa questo voglia dire. Sono soltanto un tizio curioso che vorrebbe fare mille cose ma che, non avendo le basi per farlo, cerca di sopperire con un impegno che, è brutto dirlo, non potrò garantire all’infinito. Ho smesso di studiare a diciannove anni, diploma di perito elettronico, dopodiché sono entrato nel mondo del lavoro. Nemmeno un vago pensiero di inscrivermi all’università. E la mia cultura? Quella si limitava alla conoscenza di transistor e circuiti integrati. Praticamente ero uno zero in tutto il resto, non avendo mai letto nient’altro che pochi Pirandello imposti da un’insegnante demotivata. Ma poi ho iniziato a frequentare una compagnia di ex-liceali e ex-universitari ed è stato proprio in quel contesto che ho capito quanto fossero grandi le mie lacune. Ascoltavo i loro discorsi e maledicevo la mia incapacità di partecipare attivamente. Erano davvero terribili i momenti in cui gli altri ragazzi iniziavano a citare nomi che non conoscevo. E così, nel buio e nel silenzio della mia cameretta, ho iniziato a recuperare il tempo perduto: leggevo e fagocitavo tutto con una curiosità e un entusiasmo sempre crescenti. Oggi, quasi trent'anni dopo, quella curiosità e quell'entusiasmo sono ancora intatti. Ho ancora bisogno di cultura. Ho fame di cultura e sono ancora qui che cerco di capire a che punto sono. Ho fame anche di un confronto e il blog, guarda un po’, praticamente mi serve a questo.
Ogni singolo post che avete letto in questi anni mi è costato un grosso sforzo e ciò, mi pare intuibile, dipende dai contenuti che ho deciso di presentare. Dai contenuti e dalla frequenza di pubblicazione che mi sono imposto. Un post ogni cinque giorni è davvero un ritmo serrato, soprattutto se si decide di non accontentarsi mai di quello che si è scritto, se lo si scrive e riscrive infinite volte affinché sia conforme ai propri desideri (senza riuscire mai a produrre qualcosa che, a posteriori, non si rifarebbe da capo). È faticoso, ma allo stesso tempo mille volte più appagante. Ma non potrà essere sempre così. Finora ho cercato di sorvolare sui miei “dietro le quinte”, ma ormai è giunto il momento di farlo. Sarebbe davvero stupido il contrario.

Mi dispiace solo che di tutto questo abbia fatto le spese il piccolo Obsploitation, l’altro mio blog, che ho mandato al Creatore solo pochi giorni fa. Da quelle parti non c’era più quella determinazione che mi aveva spinto ad aprirlo, non c’era più voglia né tantomeno passione. E allora perché insistere nel nascondere quel fallimento? Si alzi il sipario e ci si metta a nudo. Ecco fatto. L’ho fatto.

Abbasso gli occhi sulla Piera che nel frattempo mi ha raggiunto sul divano. Quanto è carina. Questi ultimi sei mesi sono stati molto intensi anche per lei. Da quando la sorella se ne è andata, la Piera è cambiata davvero tanto: ha vissuto solo un breve periodo di assestamento, per somatizzare il cambiamento avvenuto, e poi si è appropriata di tutti gli spazi, allargandone addirittura i confini come solo una vera gatta navigata sa fare. Ora riesce finalmente a dispensare tutto quell’amore che si era sempre tenuta dentro, soggiogata dalla timidezza e da quei piccoli dispetti a cui era sottoposta in quanto secondogenita. Dispensa e riceve amore, da me e da Simona, sotto un attacco incrociato di strusciamenti e spalpottamenti. Mi sento meglio. Ora, con la Piera tutta crogiolante al mio fianco, non posso far altro che gioire per questo 2015 che sta per risolversi in un botto di Capodanno.
Arriving somewhere… but not here, come recita quel pezzo prog che inserisco in fondo al post e con il quale mi congedo da voi (non c'entra nulla col Natale ma mi pare che quel pezzo sia la perfetta colonna sonora per questo post).

Il vostro blogger passa e chiude questo angolo di web per una manciata di giorni, con l’intenzione di lasciarlo chiuso almeno fino al giorno in cui il panettone non sarà fuori in offerta a un euro cadauno. Obsploitation è morto ma Obsidian Mirror è vivo e vegeto: giusto il tempo di ricaricare le batterie e riprenderà la sua attività “più bello e più superbo che pria”. A questo punto, come ogni anno, non ci rimane che il brindisi! Tanti auguri di Buone Feste a tutti! Ci si ritrova nel 2016, se volete. 
Yours. Obsy.

52 commenti:

  1. Ciao Obsidian, sei un grande!
    Guardarsi dentro e parlarne non è da tutti. Nemmeno da superman.
    Capire e accettare che un momento di stanchezza profonda ci sta colpendo e tenda di affondarci è importante ed è un buon passo avanti per lottare e risollevarsi.
    Ce la facciamo! Ci tiriamo di nuovo su, torniamo di nuovo a galla e freghiamo la stanchezza fisica e mentale che certi periodi particolarmente neri e stressanti ci regalano a piene mani.
    Noi ti aspettiamo. Passa buone vacanze, ricarica le batterie che quando torni ci trovi tutti qui!
    Un abbraccio e buone feste.

    ps una coccola alla Piera!

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    1. Un grande? No dai, non sono altro che uno nella media ^_^ In mezzo a questi momenti difficili ci passiamo infatti prima o poi tutti. Il punto è saperli affrontare nel modo giusto. Resta da vedere come saprò reagire io. Per il momento mi godo questo stacco. Grazie e buone feste anche a te!

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  2. Ciao fratello!
    Ne abbiamo parlato più volte, è ovvio che la vita persone influisca su tutto, anche sul blogging.
    Sarebbe irreale sostenere il contrario, comunque tu ricarica le batterie passa delle buone vacanze e ci risentiamo presto.
    Un grattin grattone alla Piera!

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    1. Le batterie sono già sotto carica, il blog è in stand-by. Per le vacanze invece c'è ancora da attendere un attimo, ma le vedo già in fondo al tunnel... Buone feste anche a te! A presto!

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  3. La cultura è anche quella che ti fai da solo, credimi ;-)
    Buone feste!

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    1. Invidio la tua capacità di sintesi. Sono poche parole ma pesano come pietre. Grazie! Buone feste anche a te!

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  4. non c’era più voglia né tantomeno passione. E allora perché insistere nel nascondere quel fallimento?
    per me un fallimento avviene nella situazione opposta, cioè mettendoci impegno e passione non si ottengono i risultati sperati, questo è un fallimento. Detto ciò, auguri di buone feste e a rileggerci tra qualche settimana

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    1. Un punto di vista interessante che condivido. Avrei forse dovuto scegliere un'altra parola.. ma quale?

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    2. Ecco, quello sì che è frustrante. Lavoro, impegno, passione non ripagate.
      Buone feste, almeno c'è Piera che si è presa un sacco di spazio anche su questa pagina. :)

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    3. nascondere quella parvenza di divertimento e compiacimento.
      Alla fine è questo il risultato nel dedicarsi ad uno svago, qualunque esso sia, divertirsi ed essere soddisfatti.

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    4. La Piera, tra palpotti e grattini, oggi sta diventando la star di questo show! Buone feste, dottor Lazzara!

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    5. Parvenza di divertimento e compiacimento... ok mi piace. Bellalee!

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  5. Bene, caro Tom, bene. Ho letto il tuo post con veramente molta partecipazione. Sarà che è stata una giornata dura e anche io sono stanco, boh. Non guasta mai aprirsi agli altri. Per parte mia il blog è questo, scarico le ansie, le frustrazioni, mettendo sul mio blogghetto una accozzaglia di sentimenti, sensazioni che nella vita reale difficilmente riesco a comunicare. Perché? Perché non c'è tempo, perché a nessuno frega niente. E allora, come fai tu, apro una porta che sembra piccolina ma in realtà si apre sul mondo. Forse la frase sulla cultura che traspira da tutti i pori fui io a dirtela, forse. Ed è vero, perché cultura è scambio, condivisione, parlarsi, raccontare. Tutte cose che fai, e bene. Abbiamo percorsi simili, io sono un autodidatta che a fatica è riuscito a costruirsi quelle quattro conoscenze che possiede, ho studiato che ero già grande perché a quattordici anni ho dovuto mettermi a lavorare, mentre i miei coetanei vivevano serenamente la loro post fanciullezza io restavo a servire alcolici sino alle 3 di notte in bar della mia città, e poi la vita da operaio e poi, cazzo, la voglia di tornare a studiare per crearmi un'alternativa di vita, Ti capisco sai, capisco la malinconia che assale, sopratutto in questo periodo di feste. Ho perso tutto, più di una volta, più di una volta ho ricominciato. Il Natale è per me contare le troppe sedie vuote, di chi non c'è più e di chi non vuole più esserci. Mi danno forza l'amore della mia Donna e del mio piccolo ultimo nato. Perché ti racconto questo? Perché ti sei messo in gioco aprendoti e l'unica forma di rispetto che concepisco è fare altrettanto, viso a viso, onestamente. Ho imparato a guardare il mondo con ironia, le cose serie e drammatiche accadono e ci pensano loro a rendere tutto insopportabilmente serio. Non fraintendermi, la mia non è superficialità, voglio solo danzare leggero su questa distesa di macerie che è la nostra civiltà. L'anno migliore della mia vita è quello che devo ancora vivere, questa è la mia filosofia. Arrendersi è inconcepibile. Ricarica le batterie, rifocillati a dovere, metti su grasso per affrontare meglio l'inverno e riparti alla grande. Siamo comunque, nonostante tutto, dei privilegiati rispetto a quello che subiscono milioni di persone nel mondo. Il tuo, come quello di Ivano, di Patricia, di Ariano, Nick e di alcuni altri, è un blog importante, crea discussione, regala emozioni. Sii fiero e non buttarti giù, gli stracazzi della vita continueranno a esserci, ma come fanno i bambini possiamo scappare dai triboli dell'esistenza giocando, e allora facciamolo. A questo punto della tiritera non so nemmeno che cazzo ho scritto, e perché. Prenditi questi auguri di Buone feste un po' anomali e fanne quello che vuoi. Ti aspetto, con interesse e curiosità. Auguri caro Tom. Sentiti abbracciato perché in questo momento lo sto facendo, e non far caso alla puzza della sigaretta che stringo tra i denti, so che ti da noia.Sopratutto non ridere di questi miei deliri. Buon natale.

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    1. Al contrario di Ariano la tua capacità di sintesi è tendente a zero ^_^. eheheh.. No, scherzo.... ti ringrazio davvero tanto per tutte queste belle parole. Non ci siamo mai conosciuti di persona ma a volte ho l'impressione di conoscerti da sempre, quasi come se ci avessero scambiati nella culla tanti anni fa.
      A differenza del sottoscritto tu ti sei già aperto molte altre volte e, lo sai, per questo tuo aspetto non posso che provare una stima immensa nei tuoi confronti.
      L'anno migliore è quello che deve ancora venire. Ben detto! Vado a marchiarmelo a fuoco su un braccio per non dimenticarmelo.
      Buone feste a un grosso abbraccio anche da parte mia!

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    2. hahaha è vero, sono logorroico, peccato che qui non si possono postare i video, ne ho uno su fb fortissimo, ti farei vedere cosa fa mio figlio quando attacco con il menaggio. A parte gli scherzi, grazie a te per le belle parole, anche io ho da sempre l'impressione di conoscerti.

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    3. Logorroico? Non l'ho mai detto... se qualcuno l'ha detto è stata Glò.. anzi no, lei parlava di megapippone.. ahahaha

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    4. hahahah e meno male che non si è pronunciato Ivano, lui mi dice di peggio.

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    5. Ah sì? Non sapevo di questo vostro rapporto S/M...

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    6. Mi pronuncio, mi pronuncio... e dico che di regola i post andrebbero pubblicati sul proprio blog e non nello spazio commenti altrui.
      (Naturalmente scherzo.... Maximilian è un grande ^^)

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    7. Se se, sono un grande rompi.... gh gh gh

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  6. Anch'io sono ormai trascinato totalmente dalla forza motrice della vita reale, ed infatti lo si evince dai pochi post pubblicati negli ultimi tre mesi, e come te ho pensato di non farcela a portare avanti il mio percorso bloggistico.
    Ma non mollo, anche se dovessi sfornare un solo post al mese, non voglio abbandonare la mia vita virtuale.
    L'importante è esserci.
    D'altronde anche se tu pubblicassi di meno, ti aspetteremmo comunque, poiché è più importante la qualità che la quantità.
    E la prima mi pare tu ne abbia in abbondanza. :-)

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    1. La rarefazione dei tuoi post si è fatta notare. Niente di grave. Molto più grave che io non sia riuscito a passare sempre... ma come dici tu l'importante è esserci. Buone feste e grazie!

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  7. Cit.: Percepisco una strana sensazione che non saprei definire a parole. la percepisco anche io e non qui nello specifico ;)
    Questo blog è pieno di te, ma devi anche fare i conti con "l'altro" che non sempre è recettivo nel modo appropriato (mi spiego: sensibilità personale, affinità). Non penso che le difficoltà che vivi e hai vissuto non siano state subodorate da chi ti è affezionato, e credo anche che se si ha necessità di essere più diretti sia giusto così.
    Essere un blogger è difficile, dici. Per me è impegnativo nel momento in cui si fa con onestà e senza paraculaggine, mettendosi in gioco. Vero poi che il tempo non è mai sufficiente se si cerca di condividere contenuti, non solo attraverso il proprio spazio personale ma anche in altri blog attraverso una partecipazione attiva.
    Tu metti impegno nel redarre i tuoi articoli, ma devi anche farti una ragione del fatto che si leggono come tuoi, non come un qualcosa scritto da qualcuno che, ri-cito, [Il sottoscritto] è tutt’altro che una persona “di cultura”, qualunque cosa questo voglia dire. (è un complimento, siccome PiGreco mi dice spesso che sono criptica, dettaglio XD).
    La cultura si fa, non è ;) Spero di averti trasmesso la stima che ho nei tuoi confronti, ancora una volta. Ma ti chiedo in cambio di vedere quello che di meraviglioso c'è qui, e che è merito tuo.
    A volte ci si imbatte in bellissimi blog colti - e a me interessano - ma piuttosto sterili a livello di comunicazione, dove non c'è un minimo di empatia. A quel punto, mi leggo anche un saggio sull'argomento, no?

    Ora io mi dico, che dopo il mega pippone di Massimiliano sopra, sorbirsi pure il mio potrebbe essere letale XD Muahahahah!
    Auguro a te e Simona di trascorrere serene giornate e ci rileggiamo presto ^_^ Un abbraccio a voi, grattini alla Piera *_*

    P.S.: Massimiliano: scherzo, spero non ci sia nemmeno bisogno di precisare ;) I tuoi deliri ci piacciono tanto ^_^

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    1. Ecco, hai centrato in pieno il mio timore: quello di finire per trasformare questo blog in un vuoto saggio digitale. Uccidetemi se dovesse succedere! Negli ultimi mesi ci sono andato giù pesante, tra Yellow Mythos e altro, ma c'è ancora tanto spazio e tanta voglia per lavorare sull'aspetto umano. Grazie per tutta la stima che, come sai. è reciproca. Auguri e grattini consegnati ai rispettivi destinatari. Buone feste anche a te!
      P.S.: ma com'è che oggi tutti siete così generosi di grattini e spaciugamenti?

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    2. Piera *__*
      E ho detto tutto ^_^

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  8. Ma bloggare è un obbligo pesantissimo, alla lunga, e lo sappiamo. forza e coraggio...

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    1. Bloggare non è un obbligo (almeno finché qualcuno non mi paga per farlo), ma di sicuro è un lavorone. Buone feste!

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    2. Uh... sì, intendo "obbligo" aggiornare per mantenere un minimo di frequenza e non far morire il blog. Quando tocca starci dietro magari anche quando non si ha tutta quella gran voglia o manca il tempo...

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    3. E' vero. Il blog va alimentato continuamente per mantenerlo in forma. In un certo senso è un po' come un Tamagotchi... ^_^

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  9. Sicuramente la vita privata influisce anche sui blog, siamo persone e non esseri virtuali, comunque una pausa può servire per creare nuovi post.
    Saluti a presto.

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    1. Le pause di solito servono a questo, ormai è un dato di fatto. Ce ne vorrebbero di più ma ci accontentiamo. Buone feste e a presto!

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  10. Terrò d'occhio gli scaffali dei supermercati per vedere quando arriva il primo panettone a un euro ;)
    Buona pausa, buone feste e buon ri-inizio :)

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    1. Al super vicino a casa mia i panettoni a un euro si possono trovare già la mattina del 7 gennaio... spariscono in poche ore e il pomeriggio dello stesso giorno gli scaffali si riempiono di chiacchere di carnevale. Io conto di fare tutto con molta più calma. Buone Feste anche a te!

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  11. Forza, Tom, siamo tutti con te! E lo sappiamo che tenere un blog e aggiornarlo con regolarità senza scrivere post stupidi è difficile, quindi ti capiremmo anche se ogni tanto decidessi di rallentare il ritmo. Io, ad esempio, preferisco saltare piuttosto che pubblicare un post non curato e messo lì solo per riempire gli spazi.
    So che di fatto non cambia nulla dal 2015 al 2016, ma lo stesso ti auguro che il nuovo anno ti porti belle novità e ti permetta di "ricaricare le pile"!

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    1. So benissimo che anche tu hai la stessa visione mia del blogging, e lo si capisce al primo sguardo. Il primo dell'anno, così come il primo di settembre, è una data che magari non segnerà un solco tra il prima e il dopo, ma perlomeno ci regala un'illusione. Di questi tempi è già tanta roba. Un caro abbraccio e Buone feste!

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  12. Eh caro TOM, la vita non va mai come vorremmo.
    C'è chi vorrebe studiare e non ne ha l' occasione, chi vorrebbe rimanere e invece è costretto a fuggire. Tanta fatica e poche soddisfazioni sono all' ordine del giorno.
    Molte cose che hai scritto non sono che il riflesso di ciò che mi capita, di ciò che vivo. C'è chi magari ti definisce superuomo/superdonna perchè ti vede forte e intraprendere mille progetti, lavorare ed essere sempre sorridente. Ma la verità è che siamo uomini, come tali abbiamo bisogno di riposare e distrarci e a volte siamo più deboli di quello che facciamo trasparire. Non mi voglio dilungare troppo: riposati. La cosa più preziosa che puoi avere nella vita sei tu e se non ti prendi cura di te stesso non funzioni e appassirai ogni giorno di più.
    A volte la cosa migliore è proprio prendersi un momento per sé, mangiare due patatine e bere una birra fresca di fronte a un film, un libro, un cd, da soli o in compagnia. Anche se hai degli impegni da portare a termine, ricordati di te. Resisti e non ti arrendere TOM!!!
    Buone feste e un grande abbraccio ;)

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    1. Birra e patatine non sono forse il modo migliore per prendersi cura della propria persona... (^_^) ma il riposo, quello sì. Cercherò quindi di staccare e di tenere lontani quei mille progetti che già si stanno affacciando nella mie mente. Abbraccio ricambiato! Buone Feste!

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  13. Bello il tuo sfogo. Quando le parole si vestono di spontaneità e viene naturale raccontarsi, vale sempre la pena condividere i propri pensieri con qualcuno.
    Un sereno Natale e buone feste anche a te! :)

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  14. come ti avevo scritto in Obsploitation, ti comprendo benissimo, riguardo i pensieri sul blog...gli stessi che come sai ho avuto anche io... però siamo ancora qua, entrambi, con gli stessi anni di vita e con lo stesso spirito un po' combattivo e un po' remissivo che ci contraddistingue, a noi che parliamo di misteri..
    per cui ti dico, prenditi tutto il tempo che ti serve, i tuoi post sono fantastici e no DEVI chiudere, sennò oltre che incazzarmi abbestia.......no menglio che non dica altro....
    Io non ho nessun gatto che mi faccia compagnia, l'avevo ma.....
    però ho spiritello thias... e non vuole che io molli... e non voglio che molli tu!!

    Ci vediamo dopo le feste...un abbraccione!

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    1. Obsidian Mirror non ha nessuna intenzione di chiudere, non preoccuparti. Non vorrai mica che lasci sulle tue spalle tutta questa attività di "blogging misterico", no?
      Un caloroso abbraccio e tanti auguri di Buone Feste!

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  15. So quanta passione, impegno, motivazione metti in ogni post, e questo saluto prima delle feste l'ha solo confermato. Anche se a volte è dura, sono felice che il tuo blog sia sempre qui, sempre interessante, sempre accogliente.
    Ricaricati, e buone feste a te e alla tua dolce metà. Vi mando tanti auguri e un abbraccio :)

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    1. Spero davvero che sia accogliente come dici: quello, d'altra parte, è il risultato più importante che questo blog si prefige. Grazie e tanti auguri anche a te, Cami.

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  16. Io sono quasi a un anno di blogging e anche a me vengono spontanei i bilanci. A leggerti, trovo alcuni aspetti che appartengono anche a me, uno di questi è il rispetto che sentiamo di avere per la scrittura e per l'essere costanti in essa. Non sempre si può. Ci si prova, e a volte anche poco è sinonimo di qualità.
    Buon anno, TOM.

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    1. I bilanci vengono quasi naturale quando si avvicinano le ricorrenze. Sto cercando di smettere ma è tremendamente difficile, così come difficile è allontanare la tentazione di fare propositi per il nuovo anno. Grazie per essere ritornata da queste parti! Buon anno!

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  17. Penso che la cultura non sia imparare tante cose ma far in modo che tutte quelle cose (o anche solo una parte) diventino parte di te e ti aiutino a tenere diritta la rotta. Perciò un uomo acculturato non è chi ha stanze piene di libri ma chi anche in un solo libro ha trovato la bussola. Dopo aver sparato le mie doverose "cosate" quotidiane ti auguro buone feste!

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    1. Un pensiero davvero molto profondo, che a questo punto ti rubo e faccio mio, visto che mi è servito a regalarmi quel po' di sano ottimismo che mi serviva per ripartire. Buon Anno!

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  18. Hai scritto davvero un bellissimo post! No, davvero. È bene che ogni tanto si intraveda la persona dietro i post, un po' perché così ciò che leggo risulta davvero unico e personale, un po' perché credo sia importante non prendere distanza dall'aspetto umano di questi luoghi di aggregazione. Io sono un po' pentito di aver s-personalizzato il mio blog e a volte rimpiango l'Argonauta. Può anche darsi che prima o poi chiuderò questa nuova avventura, ma non sarà quest'anno. Detto questo, io l'università l'ho fatta, ma in ambito scientifico! Quando parlo di letteratura, storia, miti e leggende lo faccio sulla base di quei due o tre libri letti per curiosità, di argomenti a cui mi sono di volta in volta appassionato. In questo mi sento vicino a ciò che tu scrivi e mi ci riconosco... e spero di ritornare a farlo con maggiore impegno, se sarà possibile, ma ho pur sempre anch'io impegni familiari, lavorativi e il desiderio di leggere ogni tanto un buon libro. Per queste ragioni, anche (riuscire a) leggere un bel post è un bel successo.
    Auguri tardivi e buon 2016!

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    1. Da ciò che scrivi non traspare assolutamente il tuo background scientifico, tutt'altro. E il fatto che tu ti sia concentrato su ti sia concentrato su letteratura, storia, miti e leggende è sintono di una mente aperta e curiosa. Anch'io a volte rimpiango Argonauta, per cui siamo almeno in due a farlo. ^_^

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  19. Questo tuo post mi era sfuggito, ma se ti faccio gli auguri ora sono altrettanto sinceri, credimi.
    Aspetto il tuo ritorno, ci mancherebbe altro....
    Cristiana
    Cristiana

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    1. Gli auguri non valgono di meno perché sono un pelino in ritardo. ^_^
      Il mio ritorno ormai è dietro l'angolo... l'attesa è quasi finita.

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