Era già qualche settimana che questo post era in preparazione, dal giorno in cui ciò che fino a quel momento era una crisalide ancora solo abbozzata si è finalmente trasformata in farfalla. In altre parole, dal giorno in cui il primo numero di questa nuova fanzine lovecraftiana (il titolo non lascia dubbi, credo) si è materializzato nella nostra realtà.
Tutto è cominciato più o meno a metà febbraio quando Pietro Rotelli, colui che si è preso cura del periodo di incubazione, si è palesato sui social alla ricerca di contributi e contributori per una fanzine che dovrebbe avere periodicità semestrale (maggio-novembre). La tentazione di ficcare il naso nella questione è stata ovviamente insopprimibile e da lì a scrivere a Pietro è stato un attimo. Ma andiamo con ordine.
Pietro Rotelli si definisce "scrittore, illustratore, animatore e fumettista" e in effetti lo è, a giudicare sia da ciò che offre il suo sito, sia dai vari lavori da lui firmati, tra cui la grafica di copertina dell'ultimo numero (il diciannovesimo) di Studi Lovecraftiani di Dagon Press, la celebra rivista aperiodica di critica e di studio su Howard Phillips Lovecraft, equivalente, più o meno, alla storica Lovecraft Studies fondata nel 1980 da S. T. Joshi e Marc Michaud.
Non ho citato la Dagon Press a caso, naturalmente: Voci da R'lyeh vanta infatti il patrocino della casa editrice pilotata dall'instancabile Pietro Guarriello, che, tra le altre cose, contribuisce a questo primo numero traducendo per noi alcune lettere che Lovecraft scrisse nel 1927 ad August W. Derleth e un breve saggio di Philip A. Shreffler (autore di The H. P. Lovecraft Companion, 1977) sui rapporti di Lovecraft con la Golden Dawn.
Ho accennato volutamente subito alle traduzioni perché Voci da R'lyeh gode di una sorta di gemellaggio artistico con Nightgaunt France, gemellaggio che consente alle due cthulhuzines di proporre il meglio dei contenuti dell'una, opportunamente tradotti, ai lettori dell'altra. Quali saranno i contenuti di questo primo numero di Voci da R'lyeh a scavalcare le Alpi non è ancora chiaro, ma visto che i cugini sono attivi già da diversi anni, ciò che oggi passa di qua è inevitabilmente una selezione di grande qualità (impossibile non citare, tra queste, l'intervista rilasciata da S. T. Joshi a Guillome Sowinski, vera perla di questa prima uscita di Voci da R'lyeh). Sempre a proposito di gemellaggi, va segnalato quello con il gruppo telegram Lovecraft_Italia e quello con il Collettivo Ronin, rivista bimestrale online gratuita di fumetti, prosa, poesia, illustrazioni, digital art, composizioni ed esperimenti grafici.
Illustrazione di Gino Andrea Carosini (©) |
In poche parole, un menù ricchissimo che vale decisamente la pena farsi servire a tavola. Certo, non discuterò se qualcuno dovesse venirmi a dire di aver trovato il valore delle varie opere piuttosto altalenante (tanto più che c'è finito dentro un mio racconto che di sicuro abbassa la media... ^_^), ma il bello di un progetto di questo genere è quello di perseguire un interesse comune e di tramutarlo in qualcosa di concreto da offrire a palati non troppo sofisticati.
Dove si può trovare Voci da R'lyeh, e soprattutto quanto costa? Essendo un progetto completamente amatoriale, Voci da R'lyeh non può che essere distribuito gratuitamente. Lo trovate a questo link, dove potete consultarlo agevolmente dalla prima all'ultima pagina o, se preferite, potete scaricarlo in formato PDF e farne quello che volete. Inoltre, per chi preferisce il "profumo della carta", Voci da R'lyeh è disponibile anche in versione cartacea a un prezzo ridicolo su Amazon (prezzo che copre solo i costi del print-on-demand, senza che nessuno si metta in tasca un solo centesimo).
Concludo questa corposa segnalazione con la risposta a una domanda che vi sarete certamente fatti, ovvero quale sia stato il mio contributo. Nulla di inedito, mi dispiace: ho solo offerto "Yuggoth!", un racconto pubblicato sul blog cinque anni fa che forse i lettori più fedeli ricorderanno come un mio (modesto) tentativo di realizzare un sequel del grande classico lovecraftiano "The Whisperer in Darkness"...
Buona lettura a tutti, cartacea o digitale che sia!
Inutile dire che un numero cartaceo sarà mio.
RispondiEliminaAnch'io mi sono fatto arrivare il cartaceo e devo dire che vale decisamente molto di più dei 4 euro che vengono chiesti. L'unica cosa che se vuoi disturba è immaginarsi un furgone che si mette in strada, con tutto quello che ne consegue, solo per consegnare un oggetto dal prezzo infinitesimale.
EliminaAd averlo saputo mandavo il mio "No, non 'quel' Carter", che avrebbe fatto un figurone sulla rivista :D :D :D
RispondiEliminaMa questa storia dei rapporti tra H.P.L. e la Golden Dawn è nota da sempre o una scoperta recente, perché sinceramente non ricordavo la cosa... ma può anche darsi che ne avessi perso memoria.
Nessuna perdita di memoria e nessuna scoperta recente. L'articolista ragiona sul fatto che alcuni dei personaggi di HPL avrebbero nomi che vagamente (ma molto vagamente) ricordano quelli di famosi iniziati alla Golden Dawn. A giustificazione della teoria, che a mio parere sta in piedi a malapena, si fa notare che Machen e Blackwood (due tra gli scrittori più apprezzati da HPL) appartenessero all'Ordine...
EliminaE quindi anche tu sei una delle "voci" di questa fanzine. Complimenti ovviamente! E speriamo che non abbiate risvegliato nessun grande anziano :-D
RispondiEliminaPer adesso non si è ancora risvegliato nessuno... ma cercherò di mantenere alta la guardia che non si sa mai ^_^
EliminaSplendida notizia, appena acquistata la mia copia cartacea! Bravi,avanti tutta!
RispondiEliminaOttimo! Grazie 1000!!!
EliminaCorro a dare un'occhiata.
RispondiEliminaComplimenti per l'iniziativa e l'impegno profuso tra contributi e originali e traduzioni.
Il risultato supera decisamente qualsiasi aspettativa. I complimenti vanno soprattutto a chi si è preso in carico di organizzare la cosa, raccogliere tutti i contributi, impaginare...
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