Che ci crediate o meno, il progetto Orizzonti del Reale non è nato per parlare di religione – non in senso stretto, almeno. Non è nato neppure per parlare di John Marco Allegro, che tuttavia lo ha monopolizzato per un bel pezzo. Volendo ora affrontare quella che chiamerò la “questione femminile”, ovvero il ruolo della donna nella pratica religiosa e più in generale nella società, credo quindi che sia giusto aprire un percorso contiguo ma parallelo. Un percorso che costituisce l’ideale punto di partenza per parlare di streghe, un argomento che non ho mai affrontato prima se non a spizzichi e bocconi.
Vi chiederete forse in che modo le due cose siano collegate. Ebbene, è presto detto: negli ultimi anni, qui sul blog, ho sfiorato quel discorso molte volte, non ultima in occasione dell’ultimo speciale di aprile e la sua incursione in folclore e tradizioni così legati alla dimensione magica come quelli tailandesi. Mi mancava però la voglia di fare di più, dato che molti altri blog lo avevano già fatto e data la vastità e complessità della materia. Il saggio di Allegro mi ha però fornito lo stimolo decisivo (oltre che nuovi spunti) per questa riflessione, e infatti posso dire che il nucleo del post odierno sia nato proprio mentre scrivevo questa parte di OdR.