lunedì 14 gennaio 2019

Hesitant Opening

Sono stato molto combattuto sull'opportunità di riaprire il blog così presto. In fondo le festività sono appena trascorse, e sono ancora (lo siamo ancora tutti) nella fase post-traumatica tipica di questo periodo, quella che segna il ritorno alla normalità dopo tanti panettoni e tanti calici di spumante. 
Non sono nemmeno stati così tanti, se devo dire la verità, i panettoni e spumanti che ho ingurgitato: sarà per via della vecchiaia che avanza, ma mi pare che siano passati i tempi in cui potevo permettermi di esagerare in tal senso. Oggi una fetta di panettone di troppo significa far incazzare di brutto il mio stomaco e, vista la qualità dei prodotti dolciari che c'è in giro, non posso che dargli ragione. Gli spumanti, d'altro canto, non è che mi abbiano mai fatto impazzire, e oggi più che mai le bottiglie mezze vuote finiscono sistematicamente giù nel lavandino (a mano di non mettersi una mano sul cuore e tenerle lì per cucinarci i risotti).

Sono stato molto combattuto sull'opportunità di riaprire il blog così presto, ma in realtà avrei dovuto dire "di riaprire il blog oppure no", visto che questo periodo di disconnessione totale mi ha fatto davvero un gran bene. Complice il mio dannato smartphone, che ha deciso di passare a miglior vita subito dopo Natale, ho potuto sperimentare (e sto ancora sperimentando) una fase di totale detox dalla schiavitù digitale. Niente Blog, niente Gmail, niente Facebook, niente Whatsapp, niente di niente. Che meraviglia! Era da tempo che non provavo un tale senso di libertà e di fancazzismo. Dispiace solo per coloro che hanno provato a veicolare i loro auguri di Buon Anno attraverso quei mezzi e che, in mancanza di risposta, avranno pensato di me in termini certamente poco lusinghieri. Ma pazienza. Sopravviverò io così come sopravviveranno loro. 
Sono stato molto combattuto sull'opportunità di riaprire il blog, stavo dicendo, ma alla fine l'ho fatto. Non potevo certo buttare nel cesso tutti questi anni di onesto lavoro così, da un momento all'altro. Ci sono ancora tante cose da fare, tante cose da scrivere, tanti discorsi iniziati che dovrebbero essere portati a termine, tanti articoli già pronti (non tanti, in verità) che non attendono altro che il loro momento. 

Insomma, se mai arriverà il momento di chiudere la baracca, mi piacerebbe farlo senza lasciare nulla in sospeso. Un proposito decisamente difficile da realizzare, ma pur sempre un proposito che, al momento, serve a tenere viva la brace che, impassibile, ancora sfrigola nel camino di Obsidian Mirror.
La "messa a punto" del blog, a cui avevo fatto accenno nell'ultimo post del 2018, non è stata fatta (ma credo che questo si fosse già intuito): l'idea però rimane e si trasforma in un ben preciso obiettivo da perseguire nei mesi a venire, sempre che la mia ben nota volubilità non mi trascini altrove. Ne parleremo meglio magari più avanti, quando sarò riuscito a mettere un po' di ordine e quando i giri-motore del blog torneranno ad essere a livelli accettabili. 
Oggi non lo sono affatto.

21 commenti:

  1. Prenditi i tuoi tempi, non ti preoccupare. Magari studiati una formula nuova di gestione del blog che ti permetta di ridurre i tempi di "esposizione" a internet, che a lungo andare ovviamente pesa.
    P.S.: se ti può consolare, la mia cena della vigilia è stata una minestrina in brodo. E basta.

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    1. Sarà magari la crisi del settimo anno che arriva in ritardo, chi lo sa. Vedrò di darmi una scossa o, in alternativa, di ripensare al blogging in maniera diversa...

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  2. Ma sì, il blog deve essere prima di tutto divertimento ed è fisiologico, secondo me, avvertire una certa stanchezza ciclica. Io continuerò a seguirti. E per quanto riguarda il Natale: ho passato le feste vittima della peggiore influenza della mia vita. Ma almeno ho mangiato leggero :)

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    1. Il fatto è che io mi diverto ancora tantissimo, ma a volte, chissà come mai, mi sale la stanchezza... Malata a Capodanno? Una volta è capitato anche a me. Ed erano gli anni in cui avevo la fregola di uscire a divertirmi...

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  3. Buon nuovo inizio allora, se così si può dire :)
    L'importante è tenere il fuoco acceso, se ci sono le braci!

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    1. Le braci non si spegneranno mai, questo è certo. Perlomeno finché ci si soffia sopra di tanto in tanto...

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  4. Ne approfitto per lasciarti qui tutti gli auguri possibili, e un primo post sarebbe proprio il racconto del periodo in cui non sei stato connesso. L'hanno fatto anche altri, sarebbe bello avere la tua versione ;-)

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  5. Effettivamente ho mangiato poco rispetto agli altri anni, e comunque oggi rientro da una pausa di una settimana, ma non vedevo l'ora di tornare ;)

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    1. Siamo evidentemente in tanti ad esserci andati leggeri... Stanno cambiando i tempi o stiamo cambiando noi?

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  6. Benvenuto e anche io dico di prenderti i tuoi tempi, ti leggeremo con piacere anche se ci metti un maggior intervallo tra un post e l'altro.

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  7. Ti capisco, proprio oggi ho scritto un post similare.
    Vedremo cosa succede, intanto tu prenditi i tuoi tempi.

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    1. Beh, a questo punto che mi lo fa fare di dannarmi l'anima per postare ogni 4-5 giorni? Visto che siete tutti d'accordo....

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  8. Dico le stesse cose in pratica che ho scritto a Nick.
    Mettici tutto il tempo che vuoi ...io aspetterò 😀
    Ciaooooo

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  9. Bentornato! Rileggerti è sempre un piacere, ma sei stai meglio nel silenzio virtuale, che silenzio sia!

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    1. Non è che sto meglio nel silenzio. Vorrei anzi fare un sacco di casino ma ultimamente mi riesce difficile....

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  10. Combinazione proprio oggi ho scritto un post sulle "minacce" di chiusura, ma non mi riferivo assolutamente a queste righe ben scritte e cariche di emozione.
    Piuttosto, la mia critica andava a coloro che annunciano una ipotetica chiusura al fine unico di ottenere consensi, ma poi restano lì, irremovibili.
    P.S. Io durante le feste non ho smesso di pubblicare, ma un po' invidio la tua pausa detox.
    Chissà se ne avrei il coraggio. Temo proprio di no.

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    1. Ma sì, lascia stare, in fondo son peccati veniali! Sono ben altre le cose insopportabili della blogosfera.
      PS.: Non serve coraggio per il detox digitale... serve solo che lo smartphone cada a terra distruggendosi.

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    2. Considerando che gli smartphone costano un botto, preferirei evitare di distruggerlo..
      Ecco perché puntavo sul coraggio. 😂😂

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