venerdì 4 ottobre 2019

Traditi dalla fretta #15

Siamo ad ottobre ed è ormai giunto il tempo per un nuovo appuntamento con Traditi dalla fretta, periodica rubrica di segnalazioni letterarie e di acrobazie mentali di un blogger problematico.
Sono stato piuttosto distratto ultimamente, lo ammetto. Anzi, è proprio il caso di dire che sono stato tradito dalla fretta, visto che ho impegnato la maggior parte del mio tempo a correre di qua e di là trascurando colpevolmente il blog mio e quelli a me confinanti. Avevo grandi progetti per i mesi estivi: chiudere il blog avrebbe dovuto servirmi in parte per riposare, ma in parte anche per prepararmi alla nuova stagione, prendendo appunti, abbozzando bozze, raccogliendo idee...
La realtà è che, a parte ciò che avete letto nel corso del mese di settembre, la mia mente è rimasta occupata altrove, con il risultato che mi trovo a iniziare un nuovo mese in totale affanno, con l'orizzonte completamente sgombro. Nulla di preoccupante. Altre volte mi sono ritrovato nella situazione di dover accelerare i ritmi in momenti che parevano essere disperati, e grazie a qualche santo in paradiso che non si lascia eccessivamente turbare delle mie imprecazioni, sono sempre riuscito a farcela.
Traditi dalla fretta cade a fagiolo in momenti come questo: come immagino sia intuibile, è un esercizio che richiede uno sforzo minimo e garantisce un buon rendimento. Le segnalazioni non sono moltissime ma, come sempre, tra le più prelibate che vi potessi offrire.
Prima di procedere lasciatemi però cogliere l'occasione per ringraziare Gioacchino Di Maio del blog "Duecento pagine" per essere uscito con un bell'articolo su "I poteri delle tenebre" (Il Dracula islandese ritrovato) negli stessi giorni in cui qui si cercava di ricostruire la vicenda del Dracula turco. Nel caso vi fosse sfuggito, vi raccomando di recuperarlo: è un tassello che ancora mancava a questo puzzle che pare sia ancora ben lontano dalla sua conclusione.

Musica, mostre, spettacoli, eventi, concorsi
STRANIMONDI 2019

Manca una sola settimana e anche quest'anno, come d'abitudine, si torna a parlare di Stranimondi, il consueto appuntamento milanese con il fantastico giunto quest'anno alla sua quinta edizione (la quarta per il sottoscritto). Trascurando la solita battaglia interiore che mi vede in bilico tra il desiderio di spendere tutto il mio denaro e l'istinto di sopravvivere, guardo a Stranimondi come una nuova occasione per incontrare di persona blogger, autori ed editori con i quali ho un rapporto remoto (e a singhiozzo) per gran parte dell'anno.
Tantissimi ospiti saranno presenti all'edizione 2019, tra cui vale la pena citare Tullio Avoledo, forse l'unico tra i presenti che, almeno di fama, anche la vecchietta che abita sotto di me conosce.
Oltre all'autore de "L'elenco telefonico di Atlantide", i più fortunati potranno incrociare la loro strada con quella di personaggi di spicco della letteratura fantastica contemporanea, tra cui Jasper Fforde, Cecilia Randall, Leonardo Patrignani, Anders Fager, Ran Zhang, Claude Lalumière e Franco Brambilla. Ciliegina sulla torta il mitologico Maurizio Nichetti (comunicazione interna: ricordarsi di chiedere alla signora di sotto se si ricorda di "Ratataplan").
Il tempo che potrò dedicare alla manifestazione sarà ancora una volta limitato, e come sempre mi perderò le cose migliori, ma di sicuro sarà una festa dalla quale sarà molto difficile trascinarsi via.
Inutile dire che se qualcuno là fuori ha in mente di passare da Milano, e vinto dalla monotonia della metropoli decidesse di fare un salto a conoscere il suo blogger prediletto, non ha che da contattarmi in privato. Ci vediamo quindi a Milano, presso la UESM di via Sant'Uguzzone, 8 (MM1 Villa S. Giovanni).

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
I TOPI DEL CIMITERO

Copertina non definitiva
Ho appena detto poche righe sopra che a Stranimondi sarei stato combattuto tra lo spendere e il non spendere. Purtroppo, come capita sovente in queste occasioni, va a finire che certe spese diventano necessarie al cospetto di certe chicche letterarie. La "buona" notizia è che quest'opera non sarà pronta per la manifestazione... il che non mi risolve il "problema", ma semplicemente lo sposta a una data successiva.
Stiamo parlando ancora di Cliquot, la piccola casa editrice (che ormai tanto piccola non è più), specialista del recupero di autori e opere dimenticate, di cui in passato abbiamo avuto modo di parlare in più di un'occasione. Dopo "Gomòria", pubblicata lo scorso anno (collana Fantastica n.3) ritorna Carlo H. De' Medici, romanziere e studioso di occultismo del quale sino a ieri si avevano scarse notizie.
"I topi del cimitero" è la seconda raccolta di racconti pubblicata da Carlo H. De’ Medici (dopo "Leggende friulane" del 1923) e uscì nel 1924 pubblicata dall’editore Bottega d’Arte di Trieste. Come gli altri scritti narrativi dell’autore, è una collezione di storie dal sapore gotico, spesso raccontate in prima persona, che trattano di ossessioni, di amori tragicamente repressi, dell’arrivo della Morte con sembianze umane, e poi di vampiri, statue animate, fantasmi e altri tipici temi legati al genere, e "che vanno a toccare le corde delle paure recondite dell’immaginario popolare che minano a livello profondo l’inconscio collettivo" (cit. da G.A. Pautasso, Gomòria, postfazione). Questo il link per partecipare al crowfunding, che si concluderà il 31 ottobre.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali 
LOVECRAFT RELOADED

Se "I topi del cimitero" costringe a una snervante attesa, di ancora più pazienza servirà armarsi prima di poter avere tra le mani quest'altra curiosa uscita, prevista per dicembre, alla quale stanno lavorando i tipi di Independent Legions.
Si tratta di una selezione di racconti di H. P. Lovecraft, in un'accattivante edizione limitata a 350 esemplari, tradotti in forma moderna da Alessandro Manzetti e Paolo Di Orazio. Non la solita antologia di HPL, quindi, ma una nuova esperienza di lettura di grandi classici. Si tratta certamente di una produzione che finirà per dividere gli appassionati del solitario di Providence, ma la curiosità di poter leggere le opere di uno degli autori più celebrati del secolo in un linguaggio più vicino al nostro quotidiano rimane. Comunque la vediate, "Lovecraft Reloaded" (che da quanto ho capito avrebbe rimpiazzato un vecchio e analogo progetto chiamato "Lovecraft Reanimated") è stata sicuramente una sfida non facile da affrontare per i coraggiosi traduttori. Se non per altro, almeno per questo aspetto vale la pena togliersi il cappello.
Qui si seguito l'elenco dei racconti inclusi: IL DIVORATORE DI SPETTRI (The Ghost-Eater); L’ABITATORE DEL BUIO (The Haunter of the Dark); LA MUSICA DI ERICH ZANN (The Music of Erich Zann); L’ESTRANEO (The Outsider); LA CASA EVITATA (The Shunned House); IL RICHIAMO DI CTHULHU (The Call of Cthulhu); I RATTI NEI MURI (The Rats in the Walls); DA ALTROVE (From Beyond). Illustrazioni interne di Stefano Cardoselli, illustrazione di copertina di Wendy Saber Core. In prevendita, a prezzo speciale fino al 31 Ottobre 2019, qui.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali 
CULTI SVEDESI

Disponibile qui in pre-order fino al 15 ottobre anche CULTI SVEDESI, il nuovo horror lovecraftiano proveniente dalla Svezia, un incredibile viaggio attraverso i Miti di Cthulhu dalla penna di Anders Fager.
Quale terribile verità si nasconde nei boschi dell’oscura Borås, dove aleggia la figura del misterioso Capro Nero? Dove porterà mai il sanguinario viaggio della “Nonna”? Chi si cela dietro le parole dell’Ambasciatrice della Donna Enfia? Cosa può succedere quando una gelida nevicata si abbatte su un esercito nel 1718? E perché mai le opere d’arte e le fotografie estreme della signorina Witt hanno suscitato l’interesse della misteriosa Annette Glasser e della “Fondazione Carcosa”?
Culti svedesi è la prima raccolta di racconti di Anders Fager che va a comporre la trilogia del “Mondo dei Culti”. Le sue storie, ambientate per lo più nell’odierna Svezia, propongono una visione moderna dei Miti di Cthulhu, in un mondo in cui le entità del pantheon lovecraftiano, da Shub-Niggurath a Yog-Sothoth, da Ithaqua ad Hastur, si sono insinuate sulla Terra, nascoste agli occhi dei comuni mortali, a definire la follia, la violenza, la corruzione della società moderna. Anders Fager reinterpreta l’horror moderno con uno stile del tutto personale definito: “cosa accadrebbe se James Ellroy incontrasse H.P. Lovecraft”. 
Non so se avete notato con quanta maestria sto segnalando pubblicazioni ancora in là da venire. D'altra parte devo pur salvaguardare in qualche modo il conto economico familiare, no? Il problema qui è che Anders Fager sarà ospite a Stranimondi e mi pare scontato che questo titolo sarà in bella mostra sul banchetto di Hypnos. Nodo al fazzoletto: evitare per quanto possibile Andrea Vaccaro e la sua arte nel farmi acquistare compulsivamente qualsiasi cosa...

10 commenti:

  1. Inutile dire che tutti e tre i libri presentati mi intrigano parecchio e adesso corro a leggere il post di Gioacchino Di Maio.

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    1. Il nostro comune amico ha scritto un post davvero fenomenale. Davvero ardua l’impresa di continuare a posticipare l’acquisto del Dracula islandese...

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  2. Non sono uno specialista di fantasy, però a "Stranimondi" ci andrei solo per poter incontrare il mitico Maurizio Nichetti :-D

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    1. ...nella speranza di vederlo aggirarsi tra la folla con un bicchier d’acqua in bilico su un vassoio.

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  3. Manco a dirlo è soprattutto l'ultimo dei titoli presentati ad attrarmi. Anche se, mi spiace per la Hypnos, mi butterei decisamente sull'originale svedese.
    Non sei comunque il solo ad aver dirottato, nel corso dell'estate, i propri pensieri dai previsti progetti per il blog a tutt'altro. Mi consola poter dire che ne è valsa la pena. E spero che siamo accomunati anche in questo.

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    1. Ero matematicamente certo che la tua attenzione sarebbe caduta sui "Culti Svedesi"! Se è valsa la pena dirottare i pensieri lontano dal blog? Oh, certo che ne è valsa la pena!!!

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  4. Sicuramente l'hai già visto e magari neppure è pertinente alla tua ricerca, comunque questo post di nerditudine.it forse può interessarti:
    http://www.nerditudine.it/2019/10/dampyr-235-il-re-in-giallo-di-mauro.html

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  5. Perdonami se mi soffermo solo sulla prima parte del post..
    Caspita, quante volte si punta ai "momenti morti" (a prescindere dalla pausa o meno del proprio blog) per trovare spunti, scrivere post...ma poi non si produce nulla!
    Ci sono momenti in cui la ruota non gira e i pensieri soffocano ogni tipo di creatività e spunto.
    Ti capisco molto bene e infatti tratto dell'argomento pallone proprio per togliermi quella fastidiosa sensazione di vuoto creativo.

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    1. Sul calcio effettivamente c'è sempre tanto da dire. Non si spiegherebbero altrimenti quelle trasmissioni radio e tivù che ne sfruttano il potenziale per 24 ore al giorno, tutto l'anno. Il difficile è non buttarla in caciara... Tu con il tuo blog stai facendo un lavoro egregio, come d'altra parte già ti ho detto in passato, ed è la prova che il calcio può anche essere qualcosa di più di quello che da uno sguardo superficiale si può credere...

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