Ci eravamo lasciati con Luigi Parisi lo scorso Natale, in occasione della presentazione di "Happy Birthday", il suo (ai tempi) più recente cortometraggio incentrato sull'apertura di pacchi, pacchetti e pacchettini. Luigi, vecchia conoscenza di questo blog che sicuramente non avete dimenticato, non è rimasto ovviamente con le mani in mano, ed è pronto, quando ormai manca pochissimo alla ricorrenza di Halloween, a presentarci il suo nuovo lavoro.
Iniziamo subito col dire che "La casa blu" non è solo il titolo dell'opera, ma è anche un fatiscente edificio in stile Liberty, dall'intonaco di un tenue color acquamarina, che si può notare transitando lungo la Statale 106 tra i comuni di Bocale e Pellaro, appena fuori Reggio Calabria (sulla Street View di Google la potete vedere cliccando qui). La casa in questione è divenuta parte dell’immaginario collettivo della zona: c’è chi parla della presenza di fantasmi legati alla guerra e addirittura ai garibaldini. Scrive su Reggio Today la proprietaria: "La storia di questa casa è quella di qualsiasi vecchia casa. La mia famiglia l’ha acquistata circa 70 anni fa e veniva qui per passare brevi periodi dell’anno, era la classica casa di campagna. Da circa 30 anni non era più frequentata da nessuno. Il suo stato di abbandono e il colore particolare hanno contribuito a incrementare l’alone di mistero che la avvolge. Quando sono diventata la proprietaria della casa dagli abitanti del luogo sono venuta a conoscenza delle tante storie di cui si alimenta. La più conosciuta è quella secondo cui qui sarebbe stata avvistata la figura di una donna vestita di bianco che si affaccia dal balcone e guarda l’Etna. Io non l’ho mai vista ma ci credo. Voglio pensare che sia la custode della casa”.
Scatta in automatico quindi la curiosità di Luigi Parisi, che non senza difficoltà si fa in quattro per ottenere tutti i permessi necessari ad accendere i riflettori su questa incredibile abitazione, rendendola protagonista di un cortometraggio horror che, posso promettervelo sin d'ora, non vi lascerà affatto indifferenti. Tutto quello che dovete fare è aver pazienza sino alla notte di Halloween, data in cui, come ormai d'abitudine, "La casa blu" debutterà qui su "The Obsidian Mirror".
Ma lasciamo la parola allo stesso Luigi Parisi, lasciamo che ci inviti a entrare e muoviamo i primi passi all'interno della casa blu!
T.O.M.: Ciao Luigi e bentornato su Obsidian Mirror. Lo scorso Natale, in occasione della presentazione di "Happy Birthday", scrissi che era facile notare delle similitudini con "Mirror Midnight", al punto che la sensazione è che "Happy Birthday” avrebbe potuto essere considerato una sorta di remake (la parola “aggiornamento” forse sarebbe più adatta) del precedente. In entrambi i cortometraggi c’era una giovane e graziosa fanciulla, unica interprete, e un pacco regalo scartato nella primissima scena. Ciò che a mio parere cambiava erano giusto pochi piccoli particolari: la scena illuminata da una candela in "Mirror Midnight" era diventata, per esempio, qualcosa di più moderno in "Happy Birthday". Ho detto un’eresia?
L.P.:
Salve a tutti carissimi lettori e grazie ancora per rinnovare l’interesse delle mie piccole produzioni su The Obsidian Mirror! Dunque, TOM, non è affatto un’eresia: come spiegato tempo fa, la struttura dei miei lavori alla fine presenta sempre la stessa ossatura cambiando ovviamente alcuni elementi. Poi ogni tanto, faccio qualche “strappo alla regola” e invento qualcosa di più ardito (o addirittura un cambio di genere verso una storia più grottesca e ironica, pur rimanendo nel territorio del fantastico).
T.O.M.: Sono passati ormai nove interi mesi (forse anche qualcosina di più) da quando abbiamo presentato "Happy Birthday". Praticamente una gravidanza. Cosa hai fatto di interessante in tutto questo tempo? Vuoi darci degli aggiornamenti?
L.P..:
Professionalmente parlando, sono stato impegnato nella stesura di soggetti, nella scrittura di sceneggiature e incontri di lavoro. Nel mio antro segreto invece ho covato (anzi, ho partorito come dici tu) diverse storie e vari cortometraggi anche girati nel giro di una giornata, senza troppe pretese. E’ il caso de “Il Rabdomante” (che celebra dopo otto anni il ritorno di mio fratello Mario come attore!), “Sortilegio Cinese” e “La Stanza Segreta” ambedue girati con l’amico Vittorio Aparo. Poi è stata la volta di un cortometraggio che avevo nel cassetto da tempo, sin da quando rimasi folgorato dalla vista di una vecchia casa coloniale dalle mura blu, totalmente abbandonata e infossata ai piedi di un piccolo cimitero, in Calabria. La gente del luogo parlava di strane apparizioni e immaginate quante terrificanti idee si sono affollate nella mia testa…
A nulla però valsero i (tanti) tentativi di risalire ai proprietari. Era il 2014 e la casa blu, attendeva ancora impenetrabile e solitaria… almeno fino a giugno del 2020.
T.O.M.:
Veniamo appunto a “La casa blu”, la tua ultima fatica di imminente uscita. Ancora una volta si tratta di un cortometraggio, ma così a pelle mi pare che questa volta l’impegno sia stato maggiore. Mi sbaglio?
L.P.:
Come al solito non ti sbagli affatto (dì la verità: come secondo lavoro fai l’indovino, vero?). “La Casa Blu” rappresenta la mia ultima “fatica”. La casa era davvero pericolante e la proprietaria, Maria Antonietta Zuccalà, stava molto attenta affinché non accadesse nulla di spiacevole. Se fosse successo qualcosa, sarebbero immediatamente partite storie tipo “La casa che uccide” o “La casa famelica” alimentando ulteriori leggende sulla pericolosità della dimora.
Posso tranquillizzarvi sul fatto che è filato tutto liscio. Sulla carta, il film non sembrava essere particolarmente difficile ma alla fine, l’organizzazione delle riprese e la post-produzione è stata più laboriosa del solito.
T.O.M.:
La data di uscita ufficiale è ormai prossima. Hai previsto qualche particolare attività per il lancio? Mi riferisco alla possibilità di partecipazione a qualche festival, così come è stato due anni fa per "Mirror Midnight"...
L.P.:
Ovviamente come saprete, i festival a causa della pandemia si sono notevolmente ridotti. Molti hanno adottato la soluzione “on-line” che io non amo particolarmente. Ora la situazione è migliorata e quindi, farà sicuramente qualche giro in ambito di concorsi dedicati a Sua Maestà l’Orrore. Si sono anche interessate molte testate giornalistiche con articoli cartacei su La Gazzetta del Sud e diverse news digitali (basta digitare su Google “la casa blu luigi parisi” ed esce diverso materiale). Ma ovviamente, aspettavo di parlarne proprio qui su Obsidian Mirror, il mio blog preferito!
T.O.M.: Grazie Luigi per questa chiusa che, non lo nego, mi fa estremamente piacere! Non diciamo altro per oggi, altrimenti finisce che rischiamo di spoilerare. Ai lettori di questo blog lasciamo qui sotto il trailer, così iniziano a leccarsi le dita, e diamo loro appuntamento per la notte di Halloween! Non mancate!
Non mancherò di vederlo anche quest'anno... rigorosamente il mattino dopo, con la luce del sole e l'audio bassissimo ;-)
RispondiEliminaSi può guardare anche alla luce del sole, no problem!
EliminaBeh, ovviamente essendo conterraneo conosco bene questa casetta blu di cui ho sempre subito il fascino, ma che ho finora visto soltanto di passaggio essendo parallela ad una statale.
RispondiEliminaSono molto contento ne facciano un film.
Se, una volta visto il fil, ti verrà la voglia di esplorarla (magari di notte), mi farai sapere com'è andata...
EliminaCi sarò. Ma tanto sai già tutto.;)
RispondiEliminaGià so! ;)
EliminaSarà molto più interessante quella dove ci racconterà il "making of", vedrai! ^_^
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