Edizione Mycroft & Moran (1969) |
Capita sempre così, almeno per quanto mi riguarda: più una salita è impervia e più il mio desiderio di affrontarla è grande. Non è stata una grande impresa, in realtà: l'ho trovata abbastanza rapidamente su Amazon, in formato Kindle, con il titolo alternativo di "Occult Detectives Volume Two: the first casebook of Miles Pennoyer", pubblicazione risalente al 2013 della casa editrice canadese Ash-Tree Press. Il prezzo richiesto non era tra i più concorrenziali (sei euro e mezzo per un ebook è una cosa che di solito faccio fatica a deglutire), ma considerato l'oggetto del contendere mi sono sembrati soldi spendibili e, una volta tirate le somme, ben spesi.
In realtà il suddetto ebook include solo 6 dei 7 racconti inclusi nell'edizione originale, evidentemente a causa di problemi di copyright. Stando a quanto riportato dal preziosissimo ISFDB, solo le due (o forse tre) edizioni britanniche del primo dopoguerra includerebbero tutti e 7 i racconti, mentre l'edizione americana pubblicata da Mycroft & Moran (1969) ne offre solo 5. Un'ulteriore piccola precisazione: il già citato ebook "Occult Detectives Volume Two: the first casebook of Miles Pennoyer" (2013) sarebbe la ristampa digitale del volume "The Casebook of Miles Pennoyer, Volume One" (2003), uscito in edizione cartacea limitata a 600 copie. Non lasciatevi quindi trarre in inganno: quelli che sembrano essere un Volume One e un Volume Two includono in realtà le stesse identiche storie.
Se avrete voglia di leggerne altre, allora dovrete rintracciare una seconda raccolta britannica dal titolo "Master of Shadows" (1959), che aggiunge ulteriori 4 avventure di Miles Pennoyer. Di un dodicesimo racconto, si dice apparso dopo la morte dell'autrice nel 1969, si sarebbero ormai perse definitivamente le tracce. Tuttavia, la già citata Ash-Tree Press, in un suo vecchio post sulla sua pagina facebook, rendeva ad un certo punto nota la pubblicazione di un "Occult Detectives Volume Three: the second casebook of Miles Pennoyer" (2015), oggi definitivamente scomparso dai radar e da qualsiasi sito di e-commerce. Tale volume, vado per logica, dovrebbe includere i racconti di "Master of Shadows", il misterioso dodicesimo racconto e un ancor più misterioso tredicesimo.
Le tre uscite Ash-Tree Press - LtoR, l'ebook, il cartaceo, il secondo ebook, misteriosamente scomparso |
Ma furono le sue opere di respiro soprannaturale a regalarle la notorietà e, tra queste, "Number Seven, Queer Street" (pubblicata da Robert Hale nel 1945) fu certamente la più ispirata. "Number Seven" è una raccolta di racconti che finge di essere la cronaca dei casi del dottor Miles Pennoyer, detective dell'occulto, raccontata dal suo assistente Jerome Latimer. Il titolo del libro deriva dall'indirizzo del protagonista, un "nido all'ultimo piano" perfettamente adatto al suo innato bisogno di solitudine.
Dichiaratamente ispirati alle vicende di John Silence, il celebre investigatore nato dalla penna di Algernon Blackwood, e da quelle del Dr. Taverner di Dion Fortune, i casi di Miles si basano sull'istinto viscerale del loro protagonista e, in particolare, sarebbe la sua speciale dieta vegetariana la chiave per la comunicazione con le forze psichiche.
Fu così che visitai per la prima volta il N' 7 di Queer Street". [...] Da quel giorno ci siamo incontrati spesso e ho avuto modo di studiare il suo lavoro, che era quello di un "medico psichico" (uno che si occupa dei mali che affliggono l'anima piuttosto che il corpo degli uomini) e di ascoltare alcune delle sue incredibili avventure. Qui in questo libro sono riportate, con il suo permesso, sette tra le più interessanti di esse. [...] Non sono in molti i fortunati che hanno conosciuto medici psichici, e ci sono ancora meno libri che ne registrano le meraviglie. John Silence di Algernoon Blackwood è stato uno dei primi, e il libro di Dion Fortune è un altro. Ahimé, entrambi questi testi sono ora difficili da recuperare, [...] ma sono entrambi così belli che vale la pena cercarli [...] e spero che questo mio resoconto, sebbene di parte, del lavoro del loro collega Miles Pennoyer, possa essere ritenuto non del tutto indegno di stare accanto a loro. (Jerome Latimer, prefazione della prima edizione, 1945).
Margery Lawrence (1889-1969) |
Un esempio perfettamente calzante è il racconto "Il caso del Leannabh Sidhe", a mio parere una delle vette più alte di questa raccolta, in cui facciamo conoscenza con un ragazzino irlandese il cui problema trascende la scienza medica. Patrick era un tempo un ragazzo spensierato ma, subito dopo la morte del padre, avviene in lui una strana trasformazione: Patrick appare irritabile, trascorre la maggior parte del suo tempo da solo, intimidisce tutti gli adulti che incontra e, sebbene non vi siano prove certe, sembra responsabile di sfortunati incidenti che capitano a chiunque ne incroci il cammino. Il dottor Miles Pennoyer, che si fingerà il nuovo tutor di Patrick per osservarne da vicino il comportamento, dovrà rivolgere lo sguardo alle leggende e alla mitologia celtica; e un lettore abbastanza smaliziato non tarderà a trovare la soluzione dell'enigma (attenzione: spoiler) in quello straordinario fenomeno conosciuto con il nome di changeling.
Un adolescente è al centro de "Il caso del giovane con la cicatrice": un curioso segno sul braccio di George Kynaston tende ciclicamente ad apparire dal nulla. La strada più ovvia, per il medico psichico, è quella di indagare nel passato del giovane, indagine che lo porta a immergersi in un'intricata vicenda di amore e odio, di gelosia e rancore che ebbe come protagonisti gli antenati del giovane Kynaston. Una vicenda la cui eco si trascina fino al presente, quando l'apparizione spettrale di un nativo americano scioglie i nodi di un'esistenza eretta sulla menzogna.
Non poteva mancare una classica storia di fantasmi, e la troviamo ne "Il caso della cattedrale stregata", una storia di redenzione costruita sullo svelamento di un vecchio crimine caduto nell'oblio. Pennoyer visita la cattedrale e assiste addirittura a due diverse manifestazioni spiritiche. Sembra infatti che la cattedrale sia effettivamente infestata da un fantasma, ma a sua volta quest'ultimo è tormentato da un altro fantasma!
Tre diverse copertine per altrettante edizioni britanniche - LtR: Ed. 1945, Ed. 19??, Ed. 1946 |
Un invito giunto per posta spinge Pennoyer a raccontare a Latimer "Il caso di Ella McLeod", il cui strano attaccamento di una governante a un cane randagio e la sua singolare conoscenza del greco antico dà a Pennoyer motivo per chiedersi se in realtà il cane non possa essere qualcosa di diverso da ciò che sembra.
E arriviamo infine a "Il caso del serpente bianco", che è tra tutti il più disturbante. Un orfanotrofio è infestato dalle visite notturne di un mostruoso serpente fantasma che pare concentrare le sue attenzioni su Colette, una bambina di quattro anni rimasta orfana a causa dei bombardamenti. Pennoyer, deciso a vegliare ogni notte sulla bambina, nell'attesa che il fenomeno si manifesti nuovamente scopre che il serpente è in realtà qualcos'altro, una sorta di (attenzione: spoiler) gigantesco cordone ombelicale che dalle camerate dell'orfanotrofio si allunga oltre la finestra, lungo il cortile, e si congiunge con qualcosa all'interno di un'abitazione poco distante.
"Number Seven, Queer Street" (e di riflesso la sua versione ridotta, disponibile da qualche anno in digitale) è altamente raccomandato ai cacciatori di autori perduti o dimenticati, agli appassionati di storie nelle quali la religione, il potere della natura e l'oscurità dei paesaggi rurali hanno un ruolo dominante, e agli amanti di quella narrativa soprannaturale che non necessariamente sconfina nell'horror.
Margery Lawrence, Master of Shadow, Edizione Robert Hale (UK), 1959 |
Molto interessanti questi racconti, peccato che nessuno li abbia tradotti in italiano. Riguardo al racconto La porta di bronzo mi ricorda un episodio del film La bottega che vendeva la morte (1976), nell'ultimo episodio intitolato The Door un tizio acquista da Peter Cushing bottegaio perfido una vecchia e pesante porta. Quando la sistemano a casa in un armadio scoprono che porta in un altro terribile luogo.
RispondiEliminaL'idea è in effetti molto simile, e non escludo che chi ha scritto il soggetto del film possa aver letto la Lawrence, essendo i due connazionali. Nel libro, comunque, il mondo oltre la porta è molto più lovecraftiano.
EliminaScusa sono un po'assente dal web. Mi sono beccato ieri una bella influenza con oltre 38 gradi di febbre. Leggerò con calma quando starò meglio
RispondiEliminaDI questo tempi ci metti molto meno tu a guarire da un'influenza di quanto ce ne metto io a rispondere a un commento... ^_^
EliminaLetto il post. In effetti di questo detective dell'occulto in Italia non è arrivato niente. Nemmeno nelle antologie che raccolgono gli esempi del genere se ne è mai parlato nemmeno come citazione.
RispondiEliminaEsatto, non è mai stata tradotta. Nemmeno oggi, che di indagatori dell'incubo si è preso ormai a parlare insistentemente, viene sprecata una parola per il suo personaggio.
EliminaL'unica cosa sbarcata nel nostro paese è stato un film tratto da un suo romanzo: "La madonna delle sette lune", un melodrammone inglese del 1944...
Che contorta storia editoriale! Davvero un peccato che i racconti non siano facilmente disponibili.
RispondiElimina"Il caso del Leannabh Sidhe" e "Il caso della porta di bronzo" sembrano molto accattivanti. Il primo tra l'altro mi ha riportato alla mente un altro libro che tocca l'argomento changeling, The mysteries di Lisa Tuttle.
Interessante suggerimento, grazie. Qualcosa di Lisa Tuttle è arrivato anche in Italia di recente per merito dei tipi delle Edizioni Hypnos. Chissà che anche "The mysteries" non possa venirci regalato in un prossimo futuro....
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