venerdì 30 settembre 2016

Off the well

Ed eccoci così giunti alla conclusione. Salutiamo Sadako, salutiamo lo Speciale Ghost in the Well e chiudiamo definitivamente questa faticosissima parentesi. 
Non ci sono parole per spiegare lo stress mentale al quale questo progetto ha sottoposto i suoi autori. Il plurale non è casuale, visto che non ce l’avrei mai fatta senza il continuo supporto di Simona che a un certo punto, quando le cose si sono messe al peggio, ha preso in mano la situazione e si è messa a produrre quei contenuti che al solo pensiero il sottoscritto provava un inquietante senso di repulsione. Ancora oggi, che dovrei essere più o meno fuori dal tunnel, quando chiudo gli occhi appare davanti a me il profilo di Sadako che mi guarda e che mi tormenta. È forse questa la vera maledizione di Ring? Quella di tormentare un piccolo blogger che non ha fatto nulla di male se non parlarne fino all’esaurimento? Ad ogni modo, oggi è finita. Oggi è il momento di tirare le somme di questo lungo lavoro. 
Com’è andata? A me pare sufficientemente bene. Avrebbe potuto andare meglio, questo sì, e vi assicuro che la mia non è falsa modestia. Nella mia mente Ghost in the Well poteva davvero elevarsi di parecchio rispetto alla media degli “speciali Ring” che hanno invaso la rete negli ultimi vent’anni. Così non è stato per vari motivi, non ultima la necessità di portare a termine il lavoro in un tempo accettabile, particolare questo che mi ha convinto a tapparmi il naso su certi passaggi a mio parere insoddisfacenti. Il mio comunque è un giudizio di parte, espresso tra l’altro a caldo. Non sono comunque io a doverlo esprimere: da un lato sarà il tempo a dare una risposta, dall’altro sarà il giudizio di chi è passato (o passerà) di qui a contare davvero. Una cosa è certa: per un bel po’ di tempo non vorrò più sentir parlare di Ring. Ho bisogno di disintossicarmi.
Prima di tutto però c’è ancora una domanda a cui rispondere, quella alla quale avevo già accennato la volta scorsa: abbiamo davvero detto tutto quello che c’era da dire? Ahimè, proprio no. Rimangono ancora parecchie cose che in pentola non ci sono finite: alcune piccole parentesi, ulteriori curiosità relative al folclore, addirittura alcune differenti espressioni artistiche, come la pittura, per esempio.
L’universo di Ring è talmente ramificato che è dannatamente difficile percorrerne tutte le piste. Non so nemmeno se ne vale la pena. Vorrei poter dire che le cose che ho lasciato indietro potrebbero costituire l’intelaiatura per un’eventuale terza parte dello speciale ma, ve lo dico sin d’ora, ciò non si realizzerà. In quest’ultimo scorcio di speciale, oltre a congedarmi da voi, spenderò quindi solo due parole sulle imminenti novità che, in questo ultimo quarto del 2016, invaderanno le sale cinematografiche. 
Sadako, lo sanno ormai anche i muri (a riprova di quanto virale continui a essere il fenomeno), sta tornando a terrorizzare il mondo con ben due film. La notizia dell’arrivo di un terzo capitolo americano non è esattamente di ieri: se ne vocifera ormai da quasi dieci anni, senza tuttavia che alcun passo avanti sia stato fatto per diverso tempo. Le prime notizie in rete di un nuovo sequel risalirebbero addirittura al settembre del 2009, quando un trafiletto su Bloody Disgusting suggeriva l’ipotesi che Roy Lee (già produttore dei primi due capitoli) avesse iniziato a lavorare su quello che nella sua mente si sarebbe dovuto chiamare “The Ring 3D” (evidentemente nell’ottica di sfruttare la moda 3D del momento). Parecchia acqua è passata sotto i ponti da allora (e nel frattempo una versione 3D di Sadako è arrivata lo stesso), ma il progetto in un modo o nell’altro è andato avanti finché, nel luglio del 2014, la Paramount Pictures non ha annunciato in un comunicato di aver affidato la regia del terzo capitolo di The Ring al regista spagnolo F. Javier Gutiérrez (autore del sinistro Before the Fall). 
Oggi conosciamo anche gli interpreti principali, vale a dire Matilda Lutz, Alex Roe e Johnny Galecki (che vi ricorderete nei panni del mitico super-nerd Leonard in Big-Bang Theory). La sceneggiatura non sarà più firmata da Ehren Kruger, come per i due capitoli precedenti, bensì da Akiva Goldsman (Batman Forever, The Da Vinci Code, I Am Legend). Gran parte delle riprese di Rings (questo il nome definitivo del nuovo capitolo, da non confondersi con l’omonimo cortometraggio inserito tra gli extra del DVD “The Ring 2”) sono state in verità completate già nella prima metà del 2015, in previsione di un lancio che sarebbe dovuto avvenire nell’autunno dello stesso anno, ma la Paramount decise di posticipare il tutto di un anno per dare precedenza al sesto capitolo di Paranormal Activity
Numerose ipotesi sono state fatte sulla trama del nuovo capitolo, ma ciò che è trapelato sinora, grazie a un Tweet dello stesso Gutierrez, è che gli avvenimenti di Rings avrebbero luogo 13 anni dopo quelli descritti in The Ring 2 (smentendo così le voci che parlavano di Rings come di un prequel, come già era stato il terzo capitolo della serie giapponese). Oggi è disponibile sul tubo il primo trailer ufficiale. A noi non resta che attendere il 10 novembre, data prevista per l’uscita nelle sale italiane. 
Naturalmente non ho molte speranze che questo ennesimo Ring possa sconvolgermi l’esistenza, sebbene sia matematico che (alla faccia di quanto affermato in apertura) lo andrò a vedere al cinema. Sarà sicuramente un film molto ben fatto, ricco di effetti speciali e generoso nel regalare allo spettatore tanti bei balzi sulla poltrona, ma dubito fortemente che Rings possa diventare un giorno materiale per il blog. 

Se Rings mi incuriosisce ma non mi fa strappare i capelli, che dire allora di ciò accade sul fronte giapponese? Oltre dieci anni dopo i crossover più imbarazzanti della storia del cinema horror, vale a dire Freddy vs. Jason (2003) e Alien vs. Predator (2004), arriva direttamente dall’Oriente Sadako vs. Kayako, ovvero The Ring vs The Grudge (Ju-on). Ne vogliamo parlare? 
Chiariamo subito che i crossover supereroistici non sono mai stati molto meglio: i recenti tentativi della DC Comics (Batman Vs Superman) e della Marvel (Civil War, ovvero Capitan America vs. Iron Man) non scriveranno certo la storia del cinema, sebbene i gloriosi scontri sui fumetti che leggevo da bambino fossero entusiasmanti (sfido chiunque a venirmi a dire che non si è mai posto la domanda di chi fosse più forte tra Hulk e la Cosa!). Qui però siamo in Giappone e, se tanto mi dà tanto, la storia ci dice che erano molto bravi a far scontrare, in memorabili battaglie, i loro mostri più rappresentativi. Solo per citarne alcuni: King Kong contro Godzilla (Kingu Kongu tai Gojira, 1962), Gamera contro Gaos (Gamera Tai Gyaosu, 1967), Godzilla contro Mechagodzilla (Gojira tai Mekagojira, 1974). Sadako vs. Kayako sarà quindi un film affascinante o una boiata completa? Si accettano scommesse. 
Uscito in Giappone già lo scorso giugno (ma non ancora sbarcato in Occidente), Sadako vs. Kayako ha una trama piuttosto semplice e si comporta esattamente come altri casi simili, dove il “versus” è solo un trucco per portare al cinema i fan di entrambe le bandiere: la giovane Yuri Kurahashi (Mizuki Yamamoto) trova una vecchia videocassetta in un negozio di roba usata, la compra, se la guarda e (sorpresa!!!) incappa nella maledizione di Sadako Yamamura. Nello stesso momento una studentessa, Suzuka Takagi (Tina Tamashiro), sta ficcando il naso un po’ troppo intensamente in una vecchia casa abbandonata che (sorpresa!!!) si rivela essere quella dove un tempo Takeo Saeki fece scempio della moglie Kayako e del figlio Toshio. Risultato? due maledizioni al prezzo di una. 
L’idea geniale a questo punto quale sarebbe? Grazie alla provvidenziale assistenza di un esorcista e di un medium, allo scadere del settimo giorno le nostre protagoniste si recano, con un bel televisore, nella vecchia casa dei Saeki e si mettono in attesa del momento cruciale. L’idea del maldestro quartetto sarebbe quella di mettere Sadako e Kayako una di fronte all’altra in modo che possano annichilirsi a vicenda. Avrete già capito che è un’idea del ca##o. 
Quando l’ora fatidica scocca la nostra Sadako, come da copione, salta fuori dal video e (sorpresa!!!) si ritrova faccia a faccia con Kayako. Riusciranno i nostri eroi ad approfittarne per fuggire e scampare così al loro ineluttabile destino? (Spoiler!!!) Niente affatto! Le anime dannate di Sadako e di Kayako, anziché annichilirsi a vicenda, uniranno le loro forze e per le due incaute protagoniste saranno ca##i al quadrato! (Fine Spoiler)
Raccontata così, la vicenda ha più il sapore di una parodia piuttosto che di un horror in senso stretto e la cosa, se devo essere onesto, un po’ mi disorienta. Tuttavia metto il mio giudizio in standby e attendo di potermi gustare il film nella dolce tranquillità del mio salotto. Chissà che non finisca per ricredermi e per parlarne un giorno, con rinnovato entusiasmo, in un tutt’altro che improbabile Speciale Ju-On. Oggi, per quanto ci riguarda, non ci rimane che mettere la parola fine a questa lunga avventura.




Il presente articolo è parte di un vasto progetto che ho voluto chiamare Hyakumonogatari Kaidankai (A Gathering of One Hundred Supernatural Tales) in onore di un vecchio gioco popolare risalente al Giappone del periodo Edo (1603-1868) e, di tale progetto, esso rappresenta la parte 27 in un totale di 100Se volete saperne di più vi invito innanzitutto a leggere l'articolo introduttivo e a visitare la pagina statica dedicata, nella quale potrete trovare l'elenco completo degli articoli sinora pubblicati. L'articolo è inoltre parte dello Speciale Ghost in the Well che è iniziato qui lo scorso aprile. Buona lettura! P.S.: Possiamo spegnere la 27° candela...

21 commenti:

  1. Prima di tutto, complimenti per il grande lavoro che avete portato avanti: spesso chi passa non ha idea del tempo impiegato per scrivere post così ricchi e pieni di spunti, qui a monte si aggiunge il tempo materiale per vedere-leggere le varie opere! E sicuramente avrete molte soddisfazioni (ulteriori, perché mi pare che sia piaciuto parecchio fino all'ultimo, questo speciale).
    Per finire, avevo visto un trailer del The Ring vs The Grudge e sinceramente mi aveva mosso a ilarità da subito! XD Ovviamente lascio il giudizio in sospeso.

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    1. Soddisfazioni? Tantissime! Specialmente c'è stata la soddisfazione di essere riusciti a mettere la parola fine, cosa che non sempre è stata scontata. Adesso GITW appartiene al mondo. Noi ci godiamo un po' di riposo...

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  2. Applausi spelladita per uno dei migliori speciali cinematografici che abbia mai letto. È tanto che non leggo più le riviste di cinema, ma quando le divoravo non ho mai letto una rassegna così completa e appassionante: hai il Bollino Etrusco! ^_^
    Bollini a parte, spero di cuore tu abbia in serbo nuovi grandi cicli per sfamare noi lettori-vampiri: abbiamo assaggiato il tuo sangue e ora ne vogliamo di più!
    P.S. prodotti poco seri hanno rovinato un genere di tutto rispetto come i versus. Oltre quelli citati, i giapponesi hanno creato un piccolo gioiello: la guardia del corpo Yojimbo contro il massaggiatore cieco Zatoichi, e ovviamente interpretati dai rispettivi divi stellari (Mifune e Katsu). Un film serissimo e onorevole, poi purtroppo la moda dei "meets" e "versus" è parecchio scaduta.
    Chiudo con una proposta: Sadako versus Samara...

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    1. Ho vinto il bollino etrusco? Evviva!! Grazieeee!!!! Dov'è? Dov'è????
      Altri speciali?? Per il momento dovrai accontentarti di recuperare quelli del 2014 e del 2015, nel caso non li avessi ancora letti. Adesso il blog andrà via leggero fino a fine anno, senza troppa fatica. Magari ci sarà giusto qualche "specialino" qua e là, di quelli brevi che non impegnano. Se vuoi invece lo speciale col botto dovrai attendere aprile, as usual...

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  3. L'unica cosa sensata da dire è: complimenti e standing ovation per te e per Simona!

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    1. Grazie! Sono complimenti che ci risuoneranno nelle orecchie per parecchio tempo.... ^_^

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  4. Grazie 1000! In effetti ci commentiamo poco reciprocamente, ma alla fine credo che siano altre le cose che davvero contano! Ciaooo!

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  5. Aggiungo i miei complimenti a entrambi e chissà che la visione dei nuovi film, e la lettura dei più recenti romanzi, non vi ispiri un terzo ciclo di post ;)

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    1. Grazie per i complimenti, ma niente e nessuno potrà convincermi a scrivere un terzo ciclo di post...

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  6. Due parole: notevole & complimenti.


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  7. Bravissimi! questa rassegna non ha deluso le mie aspettative, anzi è decisamente andata oltre! Quante notizie, quante curiosità, approfondimenti, ma soprattutto quanto lavoro! Capisco bene che tu, adesso, non ne voglia più sentire parlare almeno per un po', ma sappi che il modo in cui avete condotto lo speciale merita un grande plauso! Quale altro, corposo, progetto bolle in pentola o meglio dentro lo specchio di Obsidian?

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    1. Altri corposi progetti? Beh, posso solo dirti che arriverà un nuovo speciale ad aprile, in tradizionale concomitanza con il compleanno del blog. Nel frattempo ci sono però quegli altri due o tre progetti mastodontici già iniziati che meritano di essere portati avanti al più presto. Il primo tra questi è di sicuro Orizzonti del reale, il cui nono episodio sarà disponibile a breve.

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  8. Gli speciali curati da te e Simona sono sempre miniere di informazioni, curiosità, sorprese e riflessioni curate. Quindi, pur non essendo una grande fan di The Ring, mi sono letta tutto con piacere. Capisco la stanchezza, quindi chapeau e complimenti!

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    1. Chapeau a te che ti sei letta tutta d'un fiato questo lungo speciale! ^__^ Grazie!

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  9. Ma allora è proprio finito il filone Sadako? Un po' mi dispiace. Mmmm... mi sa che prima o poi lei tornerà, sbucando di nuovo dal pozzo, e ti toccherà proseguire questo speciale. ;-)

    Però hai ragione sul nuovo film, leggendo la storia sembra davvero brutto. Io non amo per niente i "versus". Siete poi andati a vederlo?

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    1. Lo speciale è proprio finito. Definitivamente. Anzi, adesso che hai tu hai finito di leggerlo possiamo metterci definitivamente una pietra sopra. ^_^
      Se siamo andati a vedere i film citati in questo articolo? Certo che no. Non credo nemmeno siano stati distribuiti. Né credo lo saranno mai. Li troveremo forse un giorno in DVD o da qualche parte in streaming... con buona pace di Sadako Yamamura.

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    2. Ah, caspita... allora aspettavate solo me! ^_^ Comunque ho l'impressione che non ve la caverete tanto facilmente con Sadako. Con certi personaggi è così: io ne ho uno che mi ha letteralmente stalkerato per anni.

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    3. ...però alla fine lo hai seppellito, no?

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    4. Mica tanto, alla fine è lui che ha avuto il sopravvento. Ormai sono al servizio a tempo pieno di messere. ;-)

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