Ebbene sì, l’ultimo giorno di aprile è ormai arrivato e con esso arriva il momento di calare il sipario su questo “Speciale Phantasm”. È stato un mese faticoso, non lo nascondo. L’idea di dedicare un intero mese ad un singolo argomento mi era balenata in testa proprio negli ultimi giorni di marzo e, per poterla mettere in pratica nel modo esatto in cui l’avevo immaginata, ho dovuto iniziare a pedalare fin da subito. La creazione dell’header, il post introduttivo e un tentativo di scaletta degli argomenti da trattare sono stati solo il punto di partenza, dopodiché è stata una maratona ininterrotta fino ad oggi. Avevo innanzitutto da riguardarmi tutti i film, dovevo scrivere almeno cinque recensioni obbligatorie (quelle dei cinque film) più vari altri articoli “di contorno”. Alcuni, non programmati, sono stati scritti nell’entusiasmo del momento, altri invece, che forse avrei dovuto scrivere, non sono nemmeno stati abbozzati.
Succede sempre così, quando si fanno le cose all’ultimo minuto. Sembra banale dirlo, ma è stata davvero una battaglia contro il tempo e, in più di un’occasione, ho rischiato di soccombere. Ammetto di essere andato in crisi nella prima metà del mio percorso e, di questo, ne è testimone quel post intitolato “intermezzo cosmogonico”, che è stato più che altro un metodo per ristabilire i miei equilibri e poter ripartire. Lo avevate capito, no? Non è difficile notare che quel post rappresenta un’anomalia nel quadro generale.