Visualizzazione post con etichetta Sciamanesimo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sciamanesimo. Mostra tutti i post

mercoledì 9 marzo 2022

Orizzonti del reale (Pt.32)

LA PRIMA PARTE SI TROVA QUI

Leggere McKenna è totalmente diverso da leggere Leary. Tanto quest’ultimo è discorsivo, vago ed evocativo quanto McKenna è avvezzo a snocciolare grafici, numeri e dati, per quanto non sempre accurati e tutt’altro che inoppugnabili. Va però detto, come è giusto che sia, che “Invisible landscape: mind hallucinogens and the I CHING” (1975) non è solo l’opera di Terence McKenna, ma anche del fratello Dennis, come lui etnobotanico e anche farmacologo. 
Quando appresero dell'uso sciamanico di una pianta contenente triptamina nella monografia antropologica dedicata a una tribù amazzonica, gli Jívaro, i McKenna erano già interessati alla dimetiltriptamina, o DMT, sia perché questa sembrava stimolare i centri linguistici del cervello, sia perché scatenava delle allucinazioni in cui era possibile incontrare forme molecolari danzanti (definite a volte delle “intelligenze insettoidi”) che sembravano forme di linguaggio visibile. Gli sciamani di quella tribù affermavano che la pianta inducesse uno stato di coscienza in cui veniva generata una sostanza viola fluorescente e che fosse proprio questa sostanza a consentire loro di operare la loro magia. 

mercoledì 15 aprile 2015

La componente sciamanica

Oggi la presenza di spiriti, soprattutto femminili, nella cinematografia orientale è un fatto assodato, ma ai più sembra che si tratti essenzialmente di una moda nata in Giappone e da lì diffusasi ai paesi limitrofi. La realtà è però un’altra. Ogni paese ha la sua peculiare fenomenologia in fatto di apparizioni e i fantasmi tipici della Corea, effettivamente, sono in prevalenza femminili. Perché?
È presto detto: nel Confucianesimo, una delle dottirne storiche della Corea, l'esistenza stessa della donna è considerata inferiore a quella dell'uomo (concetto ben esemplificato dal famoso detto “Nam-Chun-Yeo-Bi” che significa “importante l'uomo, insignificante la donna”). Le donne coreane sono sempre state discriminate da una società maschilista fino al midollo e questo spiega sia il carattere essenzialmente femminile dello Sciamanesimo (la religione degli oppressi) sia l’abbondanza di fantasmi femminili afflitti dal Han.
Lo Sciamanesimo di cui stiamo parlando è particolarmente interessante in quanto, a differenza di quello classico, nella penisola coreana è praticato in gran parte dalle donne. In senso lato lo Sciamanesimo si basa sul concetto che tutte le risposte ai mali della nostra società risiedono da qualche parte nell’aldilà, e che solo persone estremamente dotate possono azzardarsi a superare il ponte tra i due mondi e riuscire a tornare. Sono le donne, in Corea, la vera e unica via di collegamento, un ponte, tra quelli che possiamo definire avvenimenti terreni e gli spiriti ultraterreni. Questione di sensibilità, probabilmente, o di maggiore predisposizione, o quello che volete.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...