Quanto a Shutendoji, c'è più di un dubbio che si trattasse effettivamente di un oni. La leggenda, nata attorno al XIII secolo, narra che egli nacque presso una famiglia di contadini nell'Echigo. Quando nacque già camminava e dimostrava diversi anni di età. I suoi genitori, spaventati dal suo aspetto, lo affidarono ad un monastero, ma uno dei monaci, che era malvagio, gli insegnò la magia nera e lo iniziò alla vita criminale. In effetti le cronache riportano che nella zona di Kyoto sia vissuto un giovane monaco di circa 12-13 anni di età che avrebbe lasciato la vita monacale per darsi alla dissolutezza dopo aver sterminato tutti i suoi compagni. Che in realtà fosse lui il famoso Shutendoji? Questo spiegherebbe anche il mistero del nome Shutendoji, che si può tradurre come “l'oni bevitore di vino”.
Quando attorno al 988 una tromba d'aria colpì Kyoto, un indovino che disse la causa era una presenza malvagia nelle vicinanze della città. Fu così che un giorno l'imperatore inviò in città una spedizione guidata da Yorimitsu, un famoso militare del clan Minamoto, per uccidere Shutendoji. Yorimitsu decise di usare l'astuzia e, anziché cercare di piegare il suo nemico con la forza, travestito da montanaro riuscì a penetrare nel suo covo e a servirgli un vino particolare in grado di far ubriacare gli oni; non appena Shutendoji si addormentò, Yorimitsu gli tagliò la testa. E tutti vissero felici e contenti.