mercoledì 11 aprile 2012

Vegetarian

A Human Being - Actually Was A Flower

Vegetariano io? Ma nemmeno per scherzo. Toglietemi tutto ma non la mia bistecca. Avete un dubbio sul livello di cottura che desidero? Portatemela e a tutto il resto ci penso io. Perché quindi sto per recensire un film dal titolo così lontano dal mio essere? Semplicemente perché non si tratta di un film che esalta i benefici del vivere vegetariano. Tutt'altro. E' un inquietante ritratto del vegetarianismo inteso come malattia.
Si, sarà sconvolto chi è vegetariano e ci crede davvero, ma ho proprio detto "malattia". Si, lo so benissimo che il vegetariano è meno soggetto ad alcune tra le malattie più brutte del mondo, quali infarti, tumori o diabete (per non parlare dell'obesità). Purtroppo però il punto debole di questo film (l'unico punto debole, sottolineo) è nella completa sovrapposizione dei concetti di vegetarianismo, anoressia e schizofrenia. C'è qualcun'altro che la pensa così?
Cara sorella, ho sentito una voce chiamarmi... e allora l'ho seguita. Ma proprio quando stavo per raggiungerla... è scomparsa. Allora sono rimasta lì, aspettando che tornasse. Il mio corpo si stava sciogliendo nella terra... a causa della pioggia. Non avevo alcuna scelta, se non... rinascere dalla terra.

lunedì 9 aprile 2012

E se fosse vivo?

Ho già affrontato, seppur marginalmente, il tema del “sepolto vivo” in uno dei miei post dello scorso anno, quello dove ho riportato la notizia del ritrovamento dei resti di una possibile vampira in quel di Venezia.Tra l’altro quello è il post che, guardando le statistiche del blog, sta riscuotendo il maggior successo. Sembra incredibile ma la vampira veneziana ha raccolto tanti click quanti ne hanno raccolti finora tutti gli altri post messi assieme. Mi chiedo come sia possibile.. secondo me c’è qualcosa che non funziona come dovrebbe nel sistema di conteggio. Possibile che il tema del vampiro sia così gettonato di questi tempi? Anyway. Il tema del sepolto vivo, stavo dicendo è tornato agli onori della cronaca per via di un articolo apparso un paio di settimane fa sul sito della BBC. Protagonista della vicenda un tale di nome Jack Froese, deceduto nel giugno 2011, all'età di 32 anni, a causa di un attacco cardiaco. Ma iniziamo con una premessa..... chi ha mai sentito parlare di tafofobia? Con questo impronunciabile termine viene indicata la paura di venire sepolti vivi. Alla fine dell’Ottocento vi fu tutta una letteratura medica riguardante questa discutibile“patologia”, che in realtà si basava praticamente sul nulla, non essendo mai stati accertati casi di sepoltura prematura al di fuori del contesto fantastico. 
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