venerdì 30 settembre 2022

The Grudge - 1, 2 & 3

Uscito il 22 ottobre 2004 in 3.348 sale americane, The Grudge ha generato solo nel primo fine settimana un incasso di oltre 39 milioni di dollari. Vi sembrano tanti? Vi sembreranno ancora di più se pensate che la Sony Pictures ne ha sborsati solo 10 per la produzione. Ma il bello arriva la settimana successiva, con un incasso al botteghino di altri 21 milioni, incasso che ha permesso a The Grudge di spazzare via il precedente record, relativo ai soli horror, di Halloween. 
Oggi quella particolare classifica la conduce, seppur di poco, “Saw 3D” (Kevin Greutert, 2010), ma secondo questo sito, al netto degli aggiustamenti calcolati sull’inflazione, il record di The Grudge resiste ancora oggi. 
Cosa ha permesso a un remake, e per giunta al remake di un film proveniente da un paese geograficamente e culturalmente agli antipodi, di realizzare negli Stati Uniti un risultato di tale rilievo? È quello che cercheremo di capire oggi. 

lunedì 26 settembre 2022

Ju-On: the Grudge - 1 & 2

Utilizzando apparecchiature low budget, e senza fare troppo affidamento su trucchi gore grossolani, Shimizu cattura l'essenza dell'orrore con un'esecuzione registica decisamente impeccabile, facendo leva sulle atmosfere e su quel senso di terrore e disperazione che è presente, seppur latente, in situazioni quotidiane che normalmente non vengono associate all'orrore. 
Non è nemmeno necessaria l’oscurità per trasformare un ambiente in un luogo di terrore e, infatti, la maggior parte delle scene sono girate in pieno giorno. Shimizu si è rivelato inoltre un maestro nell'arte di stuzzicare lo spettatore attraverso l’utilizzo di angoli di ripresa particolarmente suggestivi, che ci invitano ad abbassare le difese e presumere che il peggio sia finito, quando in realtà il jump scare è giusto dietro l’angolo. 
È davvero sorprendente quanta paura Shimizu sia in grado di generare con così poco a sua disposizione. 

Il primo lungometraggio “Ju-On: The Grudge” sbarca nelle sale cinematografiche giapponesi nel gennaio 2003, tre mesi dopo la première allo Screamfest Horror Film Festival di Los Angeles (CA). Un secondo capitolo, “Ju-On: The Grudge 2”, lo seguirà a ruota nel mese di agosto, anch’esso dopo un primo passaggio oltre confine nel corso dell’Hamburg Fantasy Filmfest di quell’anno. 

giovedì 22 settembre 2022

L’estetica di Kayako

Acconciatura tipica del periodo Heian
Impossibile introdurre colui che ha ideato e realizzato la saga di Ju-On senza prima un cappello iniziale sullo scenario che ha portato a quel fenomeno di massa di fine anni Novanta che conosciamo come “J-Horror”. In verità l’argomento lo avevo già affrontato marginalmente in passato e, sicuro, fu in occasione dello Speciale Ghost in the Well (se la memoria non m’inganna, forse anche da qualche altra parte), per cui una nuova introduzione dovrebbe tentare un approccio diverso, meno didascalico.
Anche perché nel corso di questi ultimi vent’anni il fenomeno è stato così tante volte analizzato e sviscerato in ogni suo aspetto che chiunque oggi, in Occidente, ha ormai imparato a riconoscerne le caratteristiche, amandolo o odiandolo. È tuttavia anche vero che, se provassi a fare delle domande in giro, otterrei per un buon 90% una definizione piuttosto vaga di “film con fantasma femminile, dedito alla vendetta, con veste bianca e lunghi capelli neri spettinati”. 

domenica 18 settembre 2022

Ju-On: the Curse - 1 & 2

A curse of one who dies with strong resentment accumulates in the place where the dead were while alive and turns into "Karma". He who comes in contact with the curse loses his life, and a new curse is born. 

Ju-On usa il concetto di modularità, in cui la narrazione è costituita, appunto, da più moduli o segmenti narrativi, a ognuno dei quali è assegnato un titolo che rimanda al personaggio che ne è il protagonista principale. Tale struttura simula il formato "capitolo" del DVD, tipicamente usato dagli utenti per andare a ripescare le scene da lui ritenute più interessanti o, talvolta, per guardare lo spettacolo in modo intermittente. La maggior parte degli spettatori dell'home theater, al contrario del formato cinema in cui il prodotto viene consumato dall’inizio alla fine, apprezza particolarmente la possibilità di poter interrompere la visione in funzione delle sue necessità quotidiane, quali possono essere per esempio i pasti, e un sistema modulare gli permette di risparmiare tempo. Il formato frammentato del film Ju-On si adatta quindi perfettamente a questo tipo di utilizzatore, che è alla ricerca di un appagamento breve e immediato, soddisfatto in questo caso da ogni breve segmento isolato. Questa struttura verrà eliminata nel remake di Hollywood The Grudge, particolare, questo, che rivela il drastico cambiamento di target, puntando non più su coloro che prediligono la visione domestica, quanto su coloro che preferiscono una visione ininterrotta sul grande schermo. 

mercoledì 14 settembre 2022

Punti di rottura (Pt.2)

Proseguendo il discorso iniziato la volta scorsa, concentriamoci adesso su una quarta categoria, identica alla precedente se non per il fatto che l’elemento scatenante si risolve con la morte del soggetto. È la categoria in cui rientrano praticamente tutti i soggetti che includono un elemento soprannaturale. 

domenica 11 settembre 2022

Punti di rottura (Pt.1)

La volta scorsa abbiamo visto come odio e aggressività abbiano origine in aree distinte del cervello; ciò ci consente di saltare alla conclusione che il risentimento abbia bisogno di una molla razionale per trasformarsi in un’azione tesa a nuocere all’oggetto del nostro odio. Ma è proprio vero? Senza la pretesa di fare un lavoro che non è affatto il mio, quello dello psicopatologo, mi limiterò a giocare nel campo dell’ipotetico, andando ad analizzare alcuni casi emblematici di pura fantasia: quelli che ci ha regalato il cinema, in generale, e il genere horror in particolare. 

mercoledì 7 settembre 2022

Speciale Rancore

La morte porta il più grande mutamento che sia mai stato visto. Mentre in generale lo spirito rimosso dal corpo ritorna alla sua origine, ed a volte appare nella forma del corpo che lo portava, è successo anche che il corpo abbia camminato senza lo spirito. Questi incontri sono attestati da chi ha vissuto abbastanza da poter affermare che un cadavere, così risorto, non ha affetti naturali, né ricordi, ma solo odio. Si sa anche che alcuni spiriti che in vita erano benigni, sono divenuti maligni dopo la morte.
(Ambrose Bierce)

òdio s. m. [dal lat. odium, der. di odisse «odiare»]. – 1. Sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui; o, più genericam., sentimento di profonda ostilità e antipatia: concepire, nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno; avere in o. qualcuno o avere qualcuno in o.; prendere in o. qualcuno, cominciare a odiarlo; essere, venire in o. a qualcuno (fig., essere in o. ai numi, alla sorte, al destino, averli nemici, essere sventurato; essere in o. a Dio e agli uomini, essere perseguitato, malvoluto da tutti); o. cieco, bestiale, feroce, accanito, mortale, implacabile; essere spinto, animato da o.; essere accecato dall’o.; 

rancóre s. m. [lat. tardo rancor -ōris, der. di rancere «essere rancido» (è quindi, propr., l’astratto di rancidus)]. – Sentimento di odio, sdegno, risentimento profondo, non manifestato apertamente, ma tenuto nascosto e quasi covato nell’animo: avere, nutrire, serbare r. contro qualcuno; il suo sordo r., a lungo nascosto e frenato, esplose improvvisamente; 
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