Una decina di giorni fa, come avrete senz’altro notato, questo blog ha compromesso la sua anima dedicando, per la prima volta nella sua storia, tempo e spazio a una commedia italiana. È opportuno quindi recuperare un po’ di quella dannazione che ci spetta di diritto tornando a parlare di horror estremo. Contenti?
L’asticella stavolta è anche posizionata piuttosto in alto rispetto ai miei standard: per dirla in due parole, siamo dalle parti di “Naked Blood” di Hisayasu Satō (recensito qui), ma con un regista che, a una prima impressione, parrebbe non essersi scomodato più di tanto nell’inventarsi una trama a sostegno delle immagini. Tutto sommato non sarebbe nemmeno una scelta sbagliata, se lo scopo del film non fosse altro che far affiorare un senso di schifo nello spettatore. Ma su questo punto torneremo prima della fine. Il mio consiglio, per voi che vi affrettate sempre a seguire i miei “consigli per gli acquisti”, è quello di tenere un sacchetto a portata di mano e utilizzarlo in caso di necessità. Un consiglio più onesto che dovrei darvi sarebbe in realtà quello di chiudere questa pagina web e tornare un’altra volta, anche se ciò renderebbe vano il mio lavoro. Your choice!