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venerdì 13 settembre 2024

Fuori speciale: l'entomofagia come volontà e rappresentazione

“Fuori speciale” è una serie di articoli che vengono scritti di getto nel periodo di pubblicazione dello speciale “La grande abbuffata”. Pur non essendone parte integrante, ciò che viene qui trattato ruota intorno all’argomento principale senza spezzarne il filo logico. Si tratta, in estrema sintesi, di piccoli approfondimenti che non hanno trovato posto nella struttura principale. “Fuori speciale”, in uscita tutti i venerdì, non è una lettura necessaria alla comprensione degli articoli de “La grande abbuffata” (che usciranno invece il lunedì), è viceversa una lettura che può essere ignorata o rimandata, a vostro piacimento. 
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Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. (Matteo 3:4)
Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. (Levitico 11:22)
Alcuni preferiscono chiamarla distopia, che è un’etichetta ultimamente sin troppo abusata, ma io preferisco utilizzare le parole “narrativa (o cinema) di anticipazione” (*), che per certi versi è simile alla distopia ma porta con sé la capacità di prevedere con esattezza situazioni che avranno, in un futuro più o meno remoto, un preciso riscontro nella realtà.

lunedì 9 settembre 2024

La Grande Abbuffata: oltre l'umano (Pt.1: mangiare insetti)

Il cinema ha già da tempo tentato di avvertirci di quale sarà il cibo del futuro: gli insetti. O meglio, lo ha fatto il fumetto, dato che il film che ci apprestiamo ad analizzare è tratto da una graphic novel francese, ma non sottilizziamo. “Snowpiercer” (2013) del regista coreano BongJoon-ho ha un antefatto di bizzarra attualità: un'era glaciale artificiale scatenata per combattere il surriscaldamento globale ha invece distrutto la civiltà e i pochi sopravvissuti vivono da anni su un treno chiamato Snowpiercer, una sorta di nastro di Moebious in moto perpetuo sul globo terrestre. 
In una straordinaria allegoria della società moderna, dove la prima classe è destinata a chi può permettersi il biglietto più caro e i pendolari stanno sul fondo, la popolazione è distribuita nel treno in base alla classe sociale: i poveri sul fondo, ammassati come animali, e i ricchi nella parte anteriore, con una milizia armata deputata al controllo orwelliano, affinché nessuno possa sconfinare nella parte che non gli compete. Va da sé che per i primi lo Snowpiercer è un girone infernale, per i secondi una seconda arca di Noè che permette il sopravvivere dell'umanità.
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