mercoledì 30 dicembre 2020
The Year The World Died
giovedì 24 dicembre 2020
Non aprite quel regalo
venerdì 18 dicembre 2020
Come fu che Houdini scrisse un racconto per il Weird Tales (Pt.2)
Harry Houdini (1874–1926) |
sabato 12 dicembre 2020
Come fu che Houdini scrisse un racconto per il Weird Tales (Pt.1)
Weird Tales, maggio 1924 |
domenica 6 dicembre 2020
L'onda: la forza è disciplina
lunedì 30 novembre 2020
Confessioni di una maschera #7
Solo qualche settimana fa, scrivendo quel mio post dedicato al centesimo anniversario della nascita di Bukowski, mi lasciai andare al ricordo di quei tanti piccoli lavoretti malpagati che in un certo senso hanno rappresentato la mia iniziazione al "mondo dei grandi", al mondo di chi, come me (e non ero certo il solo), cercava oltre la porta di casa un modo per fare fronte alle proprie spese. Che poi non è che avessi così tante spese, a parte qualche disco, qualche libro, sporadicamente un ingresso al cinema o in discoteca, una birra se capitava e un poco di benzina ogni tanto. Detto così non sembra neanche poco, considerando che la paghetta settimanale era quella che era, ma con grande attenzione, eliminando il superfluo, riuscivo a sbarcare il lunario. Mi ero diplomato nell'estate del 1986, il militare ero riuscito a smarcarlo e ciò che si prospettava davanti a me era un periodo di noia totale nell'attesa del mitologico lavoro a tempo indeterminato. Quel periodo durò poco meno di due anni, ma a me sembrarono, e sembrano ancora quando ci penso, un'eternità. Eppure di cose incredibili ne ho fatte parecchie in quel lasso di tempo. E allora perché, mi dico, non provare a raccontarle nella rubrica “Confessioni di una Maschera”? E così eccomi qua.
martedì 24 novembre 2020
Figure nel salotto
mercoledì 18 novembre 2020
Orizzonti del reale (Pt.28)
giovedì 12 novembre 2020
La ruggine ha l'odore del sangue
Tra i suoi primi due film, “Iron” (Fe, 1994) e “The box” (Hako, 2003), ci sono diversi punti in comune che un po’ tutti hanno notato; spesso, infatti, li ho visti recensiti assieme. Il primo di questi è che sarebbero entrambi parabole ecologiste, in cui la tecnologia si contrappone alla natura e apporta desolazione, ma ai miei occhi i paesaggi ibridi di Nakajima, in parte naturali e in parte artificiali, possiedono una propria strana bellezza.
Abbiamo, all’apparenza, due trame piuttosto semplici e con uno sviluppo breve. In “Iron”, ogni giorno un anziano pittore si sistema di fronte a una fabbrica allo scopo di realizzare il suo ultimo dipinto, e ogni giorno la sua tela rimane bianca. L’uomo attende infatti da tempo immemorabile un’epifania che gli restituisca l’ispirazione perduta.
venerdì 6 novembre 2020
Orizzonti del reale (Pt.27)
sabato 31 ottobre 2020
Traditi dalla fretta #21
domenica 25 ottobre 2020
Ciao Patata
lunedì 19 ottobre 2020
Cent'anni di ordinaria follia
martedì 13 ottobre 2020
Orizzonti del reale (Pt.26)
mercoledì 7 ottobre 2020
A Garden Without Birds
giovedì 1 ottobre 2020
Da donna a strega: lacrime e sangue (Pt.3)
Sappiamo che la ghirlanda, simbolo del primordiale cerchio magico, era usata per identificare gli animali da sacrificare: si indicava così che proprio quell’esemplare, e non altri, era il sacrificio “perfetto”. Privata delle foglie e dei petali, la ghirlanda non è altro che il cerchio metallico che cingeva la testa dei re: la corona. Ma anche le spose venivano incoronate e così, come ricorda anche Calasso, Ifigenia fu ingannata dal padre: ricevendo la corona pensava di sposarsi e veniva invece condotta sul luogo del sacrificio.
venerdì 25 settembre 2020
Pasquale Ametrano, migrante
sabato 19 settembre 2020
Confessioni di una maschera #6
Un nuovo episodio di “Confessioni di una Maschera” dopo quasi cinque mesi era quasi scontato. Quello che non è invece mai scontato in questa rubrica è il tema che di volta in volta si andrà ad affrontare. Denominatore comune sono però le “confessioni” citate nel titolo che, sebbene non possano essere rivelazioni apocalittiche (magari ne avessi!), sono comunque piccoli tasselli di quell’enorme mosaico che è stata la mia vita sino a ora, senza la presunzione che ci sia qualcosa di speciale che la distingua dalle altre. La normalità, piuttosto, o il tentativo di avvicinarmici, è stata tipica di questi miei (quanti sono?) “ventimila giorni sulla terra” (tanto per citare i versi di un celebre cantautore australiano).
domenica 13 settembre 2020
Orizzonti del reale (Pt.25)
lunedì 7 settembre 2020
Il ragno del tempo
Settembre è il mese delle ripartenze. C'è chi torna a scuola, chi in ufficio, ma soprattutto settembre è il mese in cui ci si lascia alle spalle le distrazioni e si comincia a guardare tutto nelle prospettiva dei mesi a venire, spesso non troppo dissimili l'uno dall'altro, ma con in comune quella ripetitività che ci accompagnerà fino al giorno in cui si tireranno le somme di un altr'anno andato.
martedì 1 settembre 2020
Traditi dalla fretta #20
Vacanze, come avevo preannunciato la volta scorsa, non ce ne sono state, e nemmeno quei quindici miseri giorni di stacco dalle mie faccende quotidiane mi sono granché serviti per ricaricare le batterie.
Il problema vero del rimanere a Milano ad agosto è che dall'ufficio la gente ritiene che, tutto sommato, non sia così poi grave disturbare di tanto in tanto con una telefonata. Va bene, dico io, se la telefonata è una, ma quando il telefono squilla ogni due ore fino alle otto di sera, allora significa che quella che ritenevo essere la sacralità delle ferie è qualcosa che non conta più nulla.
"Tanto sei a casa, cosa ti costerà mai accendere un attimo il computer e verificare che il comunicato stampa che ci ha passato l'agenzia non contenga inesattezze o refusi". Una volta va bene, due va bene... il trentaduesimo si è beccato la sbroccata per tutti. E alla fine, guarda un po', quasi mi dispiace per lui. Anche perché poi lo so bene come fa l'agenzia a produrre i comunicati stampa: prende gli originali in inglese, li sbatte in Google Translate e quello che salta fuori lo manda per validazione. Loro vengono pagati e io riscrivo tutto daccapo, gratis, nei miei giorni di ferie.
mercoledì 26 agosto 2020
Orizzonti del reale (Pt.24)
Con le mie divagazioni e con la chiusa dello scorso post devo aver dato l’impressione che non ci sia più un granché da dire a proposito di “The Politics of Ecstasy”, ma in realtà non è così. Diciamo che pagina dopo pagina il libro diventa più scorrevole e dà l’occasione per fare qualche altra riflessione, il che richiederà il ricollegarsi (di nuovo) ad altri scritti di Leary. È il caso delle due interviste riportate nei capitoli 7 e 11, rilasciate nel 1966 a Playboy e al Realist e pubblicate nelle rispettive edizioni di settembre.
giovedì 20 agosto 2020
Insumasu o ouu Kage
martedì 21 luglio 2020
Gutterballs
mercoledì 15 luglio 2020
La porta sull'estate
giovedì 9 luglio 2020
Nightmare at Elm Manor
venerdì 3 luglio 2020
Traditi dalla fretta #19
Da queste parti si continua ad alternare il lavoro agile con il classico lavoro elefantiaco, nella speranza (vana) che un giorno il primo possa prendere definitivamente il posto del secondo.
Niente vacanze quest'anno, a causa di alcuni imprevisti che mi sono piombati tra capo e collo. Cercherò perlomeno di mandare in vacanza il blog per qualche settimana ad agosto, cosa che faccio praticamente ogni anno.
Per essere precisi, visto che già da tempo mi sono preso degli impegni bloggheschi nelle date del 21 luglio e del 20 agosto, il periodo di chiusura di Obsidian Mirror ricadrà inevitabilmente tra quelle due date.
Altre iniziative arriveranno con l'autunno, ma è un pelino presto per palesarle, anche perché tutto cambia ad una velocità mostruosa e non vorrei portarmi sfiga da solo.
Una pausa quindi servirà per mettersi a produrre nuovo materiale per la nuova stagione senza l'angoscia di dover per forza pubblicare qualcosa il giorno dopo.
sabato 27 giugno 2020
Zaffiro e Acciaio
Ciò che conta è che improvvisamente mi sono sentito proiettare indietro, attraverso quello che definirei un corridoio temporale, agli anni della mia infanzia.
Andavo alle scuole medie, per essere precisi, e ciò me lo conferma la data in cui quella serie televisiva britannica andò in onda su mamma RAI.
Strano a dirsi, ma in quarant'anni mai prima d'ora quel ricordo è mai riaffiorato. Quasi come se certe cose, più di altre, siano predisposte all'oblio.
Eppure, ripensandoci adesso, mi coglie la precisa sensazione che "Zaffiro e Acciaio" fosse quasi ancora più bella del coevo "Doctor Who" della BBC, una serie quest'ultima che ha avuto dalla sua la fortuna (o il potenziale, non discuto) di venire riproposta e perpetuata nel tempo tra remake e reboot, oltre ad aver ispirato un certo numero di altri prodotti televisivi.
Al contrario, "Zaffiro e Acciaio" (nell'originale "Sapphire and Steel") ebbe sin dall'inizio una storia tormentata: la sua stessa esistenza, fortemente voluta dai finanziatori della rete ATV, si deve in pratica alla semplice necessità di rompere le uova nel paniere alla concorrenza, il cui iconico viaggiatore del tempo inchiodava sistematicamente allo schermo l'intero paese.
domenica 21 giugno 2020
Il Re in Giallo rivelato (Pt.4)
Avevamo già accennato tempo fa all'esistenza di alcuni frammenti legati agli Yellow Mythos che lo scrittore americano Lin Carter, padre di numerosi testi apocrifi ispirati all'universo heroic fantasy di Robert Ervin Howard, scrisse nell'arco di trent'anni.
Uno di questi frammenti, "The King In Yellow: A Tragedy in Verse", rielabora parte del testo di Blish in una forma in versi differente, rendendola al tempo stesso più poetica ed elegante. Il contenuto è in gran parte identico a quello proposto qui sul blog ma, per dovere di completezza, occorre riportarlo. Ricordo che le traduzioni sono mie e, per tale motivo, la metrica potrebbe non risultare perfetta.
lunedì 15 giugno 2020
Nuove riflessioni sulla Dinastia
Si aprono indiscutibilmente nuovi scenari, a seguito della lettura del breve estratto da "More Light" di James Blish riportato la volta scorsa. Un nuovo personaggio è entrato in scena (due, se contiamo la fugace apparizione di Camilla), e ciò ci permette di fare alcune nuove considerazioni su quella mia vecchia teoria secondo la quale esistono due livelli di esistenza nell'enigmatico universo del Re in Giallo.
martedì 9 giugno 2020
Orizzonti del reale (Pt.23)
mercoledì 3 giugno 2020
Il Re in Giallo rivelato (Pt.3)
Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati circa un anno fa, mese più, mese meno, quando il presente "saggio" sulla mitologia "in yellow", se mi passate il termine, si interruppe bruscamente. Ancora una volta mi vedo quindi costretto a fare un breve riassunto della situazione, ricordando, a beneficio del viandante occasionale, che questo lungo viaggio nei territori inesplorati del mito chambersiano ebbe inizio già nel lontano 2013, e che a quel primo post ne seguirono decine di altri. Non pretendo che il viandante si prenda la briga di andarsi a rileggere tutto, ma, per un minimo di infarinatura, sarebbe auspicabile almeno la lettura del mega-riassuntone che ho inserito in questa pagina statica.
giovedì 28 maggio 2020
Orizzonti del reale (Pt.22)
Non c’è alcuna contraddizione in questo. Se il ritratto delle religioni istituzionalizzate che esce dal libro non è dei migliori, la Psicanalisi e la Psichiatria non ne vengono fuori molto meglio; ma anche se, parole sue, religione e scienza si basano sulla paura e l’ignoranza dei “fedeli”, cui offrono con risposte parziali e spesso fallaci solo “distrazione, protezione illusoria, conforto narcotico”, entrambe in fondo non fanno altro che cercare di dare una risposta ai grandi quesiti esistenziali che l’uomo si pone dalla notte dei tempi; la religione con le sue diverse confessioni, e la scienza con le sue numerose branche che si propongono di sondare l’infinitamente grande, l’infinitamente piccolo e… l’Insondabile: Astronomia, Fisica, Cosmologia, Paleontologia, Biochimica, Genetica, Anatomia, Fisiologia, Neurologia, Epistemologia, Sociologia, Psicologia, Psichiatria, eccetera.
venerdì 22 maggio 2020
Vampiri!
Torniamo a parlare di lui perché, da buon appassionato di genere, il buon Parisi non se l'è sentita di lasciare il suo pubblico a bocca asciutta in un periodo dove nessuno sa più distinguere la realtà a cui eravamo abituati dall'orrore in cui siamo piombati nemmeno tre mesi fa.
Ho quindi ancora una volta il privilegio di presentare, non dico in anteprima ma quasi, il suo nuovo lavoro, completato qualche giorno prima del lockdown e distribuito sui suoi canali social nelle scorse settimane.
Il soggetto è tra i più classici del cinema, forse uno dei pochi soggetti davvero intramontabili dal tempo in cui Murnau tracciò il solco ormai quasi un secolo fa e che, a ondate, ritorna ricorrente a terrorizzare le nostre serate svaccati davanti alla tivù o affondati nella poltrona di un cinematografo. Considerato che il cinema per un po' ce lo possiamo scordare e che la tivù non è l'ideale per un cortometraggio di cinque minuti, l'invito alla visione in questo caso avviene attraverso il blog, il che, tutto sommato, non è nemmeno così male.
sabato 16 maggio 2020
Traditi dalla fretta #18
Non sto facendo i salti di gioia, ve lo assicuro, al pensiero che lunedì andrò in ufficio per la prima volta dal 9 marzo a questa parte, ma un piccolo respiro di "normalità" non può che farmi bene, sebbene la prospettiva di indossare una dannata mascherina dalla mattina alla sera non sia la maniera migliore per farlo.
Nel frattempo ci sono state le votazioni per il Premio Italia e lo zio Nick, come accade ormai abitualmente da cinque anni a questa parte, è meritatamente entrato a far parte della ristretta rosa dei cinque finalisti. Niente di nuovo sotto il sole, direi, visto che il nostro mitico vicino di blog ci ha ormai da tempo abituati a simili performance. Resta a questo punto solo da incrociare le dita e stare a vedere cosa succederà il prossimo 13 giugno, giorno in cui verranno rivelati i vincitori delle 19 diverse categorie.
In tale competizione "The Obsidian Mirror" ha raggiunto, nel frattempo, il suo miglior risultato di sempre, grazie a quei 22 voti che lo hanno scaraventato all'ottavo posto in classifica generale nella categoria "Pubblicazione amatoriale". Si naviga ancora ai margini del sistema stellare, ma questo blog, dalle forme volutamente ibride, non potrebbe davvero chiedere di più.
martedì 12 maggio 2020
Joseph S. Pulver, Sr. (1955-2020)
image (c) Yves Tourigny |
giovedì 7 maggio 2020
The Flu
Certo, stavo riflettendo poco fa, di coreano in questo film c'è ben poco, al di là della location: se non fosse per un cast dai tratti somatici inequivocabilmente asiatici, "The Flu" avrebbe potuto benissimo essere scambiato per un prodotto della nuova Hollywood, talmente esagerati sono i suoi livelli adrenalinici. Ciò a dimostrazione del fatto che il cinema coreano, ma anche quello di altri paesi, può facilmente eguagliare Hollywood, o addirittura superarla, quando i mezzi e le idee lo permettono.
venerdì 1 maggio 2020
Confessioni di una maschera #5
Un nuovo episodio di “Confessioni di una Maschera”, qui sul blog, oggi era praticamente scontato. Non mi sono mai illuso che avrei potuto trascorrere con lui questo giorno; anzi, mio padre ha mancato questo appuntamento di molto: non è riuscito nemmeno ad assistere al passaggio dal vecchio all'attuale millennio, a voler essere precisi. Neanche mia mamma ce l'ha fatta, seppure per un pelo, ad arrivare a questo giorno. Peccato, avremmo potuto perlomeno lasciarci andare ai ricordi, io e lei. E magari sarebbe stata l'occasione per venire a conoscenza di momenti della vita di mio padre che oggi, me ne rendo conto, ancora non conosco. Mio padre non parlava mai molto di sé, preferiva tenersi dentro le cose anziché condividerle e quel poco che so di lui deriva da racconti di terze parti o da quei (rarissimi) momenti in cui, sfiancato dalle mie continue insistenze, allentava un po' la corda.
sabato 25 aprile 2020
Look Back In Anger (Pt.3)
Lucifer Rising (1972) |
lunedì 20 aprile 2020
Look Back In Anger (Pt.2)
mercoledì 15 aprile 2020
Look Back In Anger (Pt.1)
Anger però mi interessa non solo nella veste di regista, ma anche in quella di esoterista e membro dell’Ordo Templi Orientis (OTO), l'organizzazione religiosa iniziatica fondata da Aleister Crowley attorno al 1895. La figura e le idee di Crowley hanno influenzato così profondamente l’uomo e l’artista che, nel 1955, Anger si recò perfino a Cefalù, in Sicilia, presso l’Abbazia di Thélema, dove restaurò i dipinti e le scenografie utilizzate da Crowley durante i riti che vi si svolgevano prima che le autorità italiane non decidessero di “sfrattare” il loro illustre inquilino. Il materiale fotografico gli servì per realizzare un documentario su Thélema per la televisione britannica che purtroppo in seguito andò perduto.
sabato 11 aprile 2020
C'era una volta lo "Speciale"...
Siamo ancora una volta giunti ad aprile e del "sospirato speciale" non v'è alcuna traccia. Segno dei tempi e della pandemia, si potrebbe pensare. La realtà, molto più semplice, è che ancora una volta quando avrei dovuto farlo non ho avuto tempo di mettere in pratica quel paio di idee che si trascinano nella mia testa ormai da diversi mesi. Nel frattempo "The Obsidian Mirror" è arrivato comunque lo stesso a spegnere la sua nona candelina e, in un modo o nell'altro, la ricorrenza va festeggiata. In qualche modo.
La realtà è che non ci resta molto altro da festeggiare, viste le circostanze. Domani è Pasqua, a quanto pare, vero? Me lo confermate? No, perché magari mi sbaglio. I giorni ormai sono così dannatamente tutti uguali. E no, non voglio scivolare nel solito discorso, non voglio mettermi anch'io a parlare di un agente patogeno il cui nome, solo fino a pochi mesi fa, richiamava alla mente solo una bevanda leggermente alcolica il cui sapore veniva esaltato da una scorza di limone incastrata nel collo della bottiglia. E soprattutto, non ho voglia di esprimere in questa sede opinioni sul "se sia giusto o meno" ciò che stiamo facendo. Tanto lo stiamo già facendo.