sabato 21 aprile 2018

Headless Olga

Il mondo che ci circonda è essenzialmente un mistero. Ancora di più lo è la "magia" (non riesco a pensare a un termine più appropriato) che si cela dietro la macchina umana, il suo cervello, il suo sistema nervoso, la fitta rete deputata al trasporto di sangue e di altri fluidi meno "nobili". Sembra che la natura abbia saputo ben dosare gli elementi a sua disposizione senza lasciare una sola parola scritta, un solo indizio che possa aiutarci a capire la logica del nostro stesso funzionamento.
E nel momento in cui l'uomo ha creduto di aver compreso perlomeno il quadro generale, ecco che la sua logica ha dovuto arrendersi di fronte a casi documentati di personaggi, spesso reduci di guerra, sopravvissuti a mutilazioni orrende.
Tra tutti questi, il caso più incredibile è sicuramente quello che ha avuto come protagonista una certa Olga Hess, una ragazza di circa vent'anni che perse letteralmente la testa in un terribile incidente ferroviario occorsole in Svizzera nel 1937.
Sono certo che non oserete mai credere alle mie parole qualora vi dicessi che la scienza medica, per quanto approssimativa, sia stata in grado, ottant'anni fa, di preservare la vita in un corpo decapitato.

mercoledì 11 aprile 2018

Confessioni di una maschera #1

Che strano mettersi a tamburellare di nuovo sulla tastiera dopo tanto tempo di silenzio. Una sensazione che non è affatto quella che mi attendevo di provare, quel lontano giorno di autunno quando decisi di chiudere baracca e burattini e mettere il blog in pausa a tempo indeterminato. Oggi provo una un qualcosa che si porrebbe definire quasi svogliatezza, la quale suppongo sia dovuta solo in parte alla recente influenza che mi ha bloccato a letto. Ma è forse tutto l'insieme, le cose che mi sono capitate e le cose che mi stanno capitando che hanno giocato, e giocano, la loro parte in tutto questo.
Il mese di aprile è ormai iniziato e del promesso appuntamento qui sul blog con lo speciale di compleanno non si è vista traccia. Nulla è perduto, non vi preoccupate: lo speciale è solo slittato di un mese, dando così modo a tutti coloro che hanno risposto al mio appello di potersela prendere con più calma. Caso vuole però che oggi è il giorno in cui il blog compie sette anni e mi pareva brutto lasciarlo trascorrere nel silenzio. Tanto vale, mi sono detto, scrivere due righe e approfittarne per inaugurare questa nuova rubrica di cui avevo fatto in tempo a lanciare il solo numero zero.
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