lunedì 30 maggio 2022

Orizzonti del reale (Pt.36)

LA PRIMA PARTE SI TROVA 
QUI

Per comprendere il ragionamento di McKenna servirebbero molti dettagli in più di quelli che finora mi è stato possibile riportare, ma se vi state chiedendo lo scopo di questa lunga dissertazione, almeno questo sono in grado di chiarirlo. Ponendosi nel solco della tradizione dell’I Ching quale strumento di divinazione, McKenna tentò di dimostrare che se il “modello d’onda” da esso generato è una teoria generale del tempo valida, dovrebbe essere possibile dimostrare perché certi periodi o luoghi sono stati particolarmente ricchi di eventi che accelerano il progresso creativo verso la novità, ma anche dove e quando tali eventi potrebbero ripresentarsi in futuro. Per far questo era però indispensabile l’ausilio di un computer. Con l’aiuto del suo amico Peter Meyer, McKenna elaborò quindi un software chiamato Timewave Zero
I calcoli sono mostrati nell’Appendice del volume, e una descrizione più accurata è fornita nel manuale del software, ma in pratica si tratta dell’applicazione di una funzione matematica definita applicando una trasformazione frattale a una funzione lineare a tratti. L'ultima funzione è un'espressione di 384 "punti dati" (valori interi positivi) derivati dalla sequenza King Wen

lunedì 23 maggio 2022

Le tue mani sul mio corpo

Sembra proprio che questa maledetta primavera del 2022 stia concentrando la propria attenzione sugli iconici protagonisti del capolavoro avatiano “La casa dalle finestre che ridono”. E non è una buona notizia. Dopo essersi portata via Gianni Cavina giusto un paio di mesi fa, la Grande Consolatrice ha preso sotto la sua ala protettrice anche Lino Capolicchio, che di quel meraviglioso film era il volto nettamente più riconoscibile. Non vi tedierò parlandovene, visto che lo ha fatto di recente, e in maniera anche piuttosto approfondita, un mio storico vicino di blog, ma dopo l’ennesimo lutto tra il cast è forse il caso di fermarsi un attimo e ricordare l’attore altoatesino in altro modo, magari risalendo ad una sua versione delle origini. Il dubbio su cui mi sono arrovellato a lungo riguardava il film sul quale puntare, ma a conti fatti Capolicchio in gioventù ha interpretato più o meno sempre la stessa parte (quella del personaggio morboso e nichilista) in film più o meno tutti uguali, per cui affidarmi al caso mi è parsa la soluzione più naturale. 

lunedì 16 maggio 2022

Orizzonti del reale (Pt.35)

LA PRIMA PARTE SI TROVA QUI

L’I Ching, o Libro dei Mutamenti, è utilizzato in Cina fin dal 1000 a.C. circa e consiste di 64 esagrammi, o figure, di sei linee piene (-) o interrotte (- -), che si leggono dal basso verso l’alto e rappresentano categorie o archetipi universali che, se correttamente interpretati, possono far luce sul proprio fato. Alla base della filosofia taoista c'è la vita come movimento, mutamento; ma se il tempo è un processo in divenire, si compone anche di un numero finito di elementi distinti e irriducibili, 64, in relazione fra loro, come ad esempio il primo esagramma (6 linee continue), Ch'ien, il cielo, che esprime il principio maschile yang, e K'un (6 linee interrotte), la terra, che esprime il principio femminile yin. 
Gli esagrammi ricorrono sempre a coppie e il secondo membro di ciascuna coppia si ottiene invertendo il primo. In ogni sequenza ci sono otto esagrammi che se invertiti rimangono uguali. Nella sequenza King Wen questi otto esagrammi sono accoppiati con altri in cui ogni linea del primo esagramma diviene il suo opposto. Ma quale regola o principio governa le 32 paia di esagrammi della sequenza King Wen?

lunedì 9 maggio 2022

Il volto e la maschera: le due facce della personalità

Il volto è la nostra parte più esposta, e al tempo stesso la più misteriosa. Noi possiamo vedere il nostro volto solo riflesso, e anche così nella maggior parte dei casi non ne ricaviamo che un’idea superficiale. Si dice che, per una sorta di meccanismo di autodifesa, nessuno si veda davvero com’è realmente, ma si percepisca sempre un po’ più giovane e un po’ più bello; e chi può dire fino a che punto l’impressione che la nostra mimica facciale fa sugli altri sia diversa dallo statico ritratto che di noi rimanda lo specchio? 
Il volto è la parte del corpo che ospita tutti gli organi di senso, è in un certo senso la nostra parte più viva e vitale, e perciò quella a noi più cara. Ma un volto, come tutti quanti sanno, mostra e altrettanto cela. Conoscere il volto di una persona non significa affatto conoscere la persona nella sua interezza, perché la rivelazione che questo ci offre non può che essere incompleta e transitoria. Incompleta, perché il viso umano è fatto di una gran quantità di muscoli facciali superficiali, più di quanti ne abbia qualunque animale, e manifesta i nostri sentimenti in modo immediato, ma se da un lato è possibile che mostri di noi anche più di ciò che vorremmo, dall’altro c’è un intero substrato di pensieri e sentimenti che si può nascondere sotto la rassicurante superficie della sua epidermide; transitoria, perché siamo solo in parte divini, e come tali soggetti al decadimento fisico e morale. 

lunedì 2 maggio 2022

Orizzonti del reale (Pt.34)

LA PRIMA PARTE SI TROVA QUI

La dissertazione dei McKenna si sposta quindi sui meccanismi molecolari e biochimici del sistema nervoso: la funzione dei neurotrasmettitori e la loro probabile natura chimica, le somiglianze e le relazioni strutturali tra neurotrasmettitori e alcuni allucinogeni, le teorie che suggeriscono che i farmaci possono funzionare come falsi trasmettitori, le possibili origini endogene di alcuni tipi di disfunzioni enzimatiche (gli allucinogeni possono sorgere in modo endogeno). Ciò li porta a discutere del possibile ruolo della ghiandola pineale come meccanismo di regolazione del sistema nervoso e come causa o concausa dell'origine degli allucinogeni endogeni, per poi citare la questione dell'azione del farmaco nel sito del recettore, partendo dalla teoria di John R. Smythies di un possibile sito recettore dell'RNA o della ribonucleoproteina. La conclusione è un loro nuovo modello teorico, che si basa sull’assunto che tutto ciò che sperimentiamo come pensiero o coscienza ha la sua base fisica nei fenomeni quantomeccanici.
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