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mercoledì 29 dicembre 2021

A fine anno non tiro somme

A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro. 
Charles Bukowski



lunedì 19 ottobre 2020

Cent'anni di ordinaria follia

Quando arrivai a Los Angeles trovai un alberghetto a buon mercato in una traversa di Hoover Street e rimasi a letto a bere. Ci rimasi per un po’, tre o quattro giorni. Non riuscivo a decidermi a dare un’occhiata alle offerte di lavoro. Non sopportavo l’idea di sedermi davanti a un uomo dietro una scrivania e dirgli che volevo un lavoro, che avevo i requisiti necessari. La vita mi faceva semplicemente orrore. Ero terrorizzato da quello che bisognava fare solo per mangiare, dormire e mettersi addosso qualche straccio. Così restavo a letto a bere. Quando bevi, il mondo è sempre là fuori che ti aspetta, ma per un po’ almeno non ti prende alla gola. (Charles Bukowski, Factotum) 

Magari non ci crederete, ma in quel lontano giorno del 2011 in cui Obsidian Mirror vide la luce, il sottoscritto si prese un impegno: il giorno in cui il vecchio Henry Charles "Hank" Bukowski, se fosse vivo, avrebbe compiuto 100 anni, avrei dovuto dedicargli un post. Ebbene, quel giorno era lo scorso 16 agosto e il sottoscritto, come sempre distratto, se n’è accorto solo quando era ormai troppo tardi per rimediare. Avrei potuto, certo, buttarmi a capofitto nella scrittura quella stessa sera, con l'incombenza dello scoccare della mezzanotte a tormentare la mia creatività, ma ho deciso di rinunciare e di prendermela comoda. Il vecchio Buck, compagno di sbronze e di tante serate solitarie occupate dalla lettura dei suoi racconti e delle sue poesie, mi avrebbe certamente perdonato. 
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