Aprile è il mese più crudele, genera
lillà da terra morta, confondendo
memoria e desiderio, risvegliando
le radici sopite con la pioggia di primavera.
Thomas Stearns Eliot
Ci siamo. Quasi. Aprile è dopodomani. Il sesto compleanno del blog si avvicina e con esso il tradizionale appuntamento con lo Speciale qui su Obsidian Mirror.
Ricordate cosa dissi qualche settimana fa a tal proposito? Dissi che quest'anno la faccenda appariva ancora più complicata degli anni precedenti, e che a tre settimane dal giorno fatidico ancora nulla era stato scritto e, particolare forse ancora più preoccupante, ancora non ero nemmeno certo se il soggetto che avevo in mente fosse realmente adatto a uno speciale. Mi dissi che avrei potuto farcela, se solo mi fossi messo a lavorarci sopra da subito.
Com'è andata? Non posso ancora dirlo. Diciamo che ci ho provato, che ci sto provando, e che a sole 48 ore dal momento della messa in onda una parte del lavoro è stata fatta. Non tutto, però.
A differenza dello scorso anno, sono ancora ben lontano dal poter dire che è andata (che andrà) bene.
La definizione dell'argomento sul quale verterà lo speciale di aprile 2017 è avvenuta rapidamente, dopo il post di inizio marzo. Avevo ancora qualche dubbio ma ho deciso di chiudere la questione senza tante storie, costringendomi a lasciar perdere i tentennamenti e a gettarmi a capofitto nella scrittura. In queste ultime settimane, lo avrete notato, sono stato quasi del tutto assente dai blog a me vicini e ho avuto difficoltà anche a rispondere ai commenti ai post che avevo in programmazione nel mese di marzo. Credo di non aver mai, come negli ultimi tempi, remato contro le regole del buon blogging. Sarà servito a qualcosa? Troppo presto per dirlo.