martedì 29 luglio 2014

U.D.W.F.G.

E fu così che il caso ha portato a bussare alla porta del mio blog un nuovo amico, Michele Nitri, che incuriosito dalla mia serie di post incentrati sulla mitologia “in giallo” mi ha inviato un paio di email di richiesta chiarimenti, email che naturalmente includevano la fatidica domanda su quali siano state le mie fonti. Parlando di “Yellow Mythos”, me ne sono reso conto solo durante il nostro scambio epistolare, ho sempre accennato vagamente ai racconti e agli autori oggetto dei vari post, ma evidentemente non ho mai affrontato la questione da un punto di vista più generale. Lo farò presto, promesso, ma non oggi. 
Non sono infatti gli “Yellow Mythos” ciò di cui volevo parlare oggi. Probabilmente lo avevate già intuito, no? L’argomento di oggi è proprio Michele Nitri, mente pensante della Hollow Press, una piccola realtà sorta con il fine di diffondere, in questo mondo affamato di nuovi spazi underground, un piccolo sprazzo di cultura alternativa. È nata così la scorsa primavera una… ehm… fanzine (si può dire così?) di periodicità semestrale, dal titolo tutt’altro che intuitivo di U.D.W.F.G.
U.D.W.F.G. (l’ho capito solo dopo) è un acronimo che sta per “Under Dark Weird Fantasy Ground”, che intende raccogliere appunto il lato underground di generi (già di per sé abbastanza undergound) quali il Dark, il Weird e il Fantasy. Tutto chiaro, no?
Ma dietro U.D.W.F.G. c’è un progetto ben più vasto il cui frutto più importante è sicuramente un ‘autoproduzione a tiratura semestrale che contiene opere di cinque nomi di rilievo: l’americano Mat Brinkman, già appartenente alla prima guardia del fumetto indipendente americano e cofondatore della scuola/collettivo Fort Thunder; Miguel Angel Martin, spagnolo, pluripremiato fumettista con alle spalle anche alcune esperienze di scrittura per il cinema; il giapponese Tetsunori Tawaraya, musicista e disegnatore, apparso su numerose fanzine in tutti gli angoli del mondo; gli italiani Ratigher, apprezzatissimo autore di Trama (definito uno dei migliori fumetti italiani del 2011) e in odor di Dylan Dog, e Paolo Massagli, autore di O.Z. (sua personalissima versione dell’omonimo racconto di Frank Baum) e disegnatore di Neromantico (graphic novel a tinte horror sull’immortale rapporto tra Eros e Thanatos).

mercoledì 23 luglio 2014

The Noisy Requiem

Shinsekai, periferia di Osaka, giardini pubblici. L’uomo, in ginocchio al centro di uno spiazzo, sta offrendo del cibo ai piccioni che si sono radunati attorno a lui. Una scena come ne abbiamo viste tante uguali anche nelle nostre piazze. Tutto appare tranquillo. Improvvisamente, l’uomo afferra un martello e ripetutamente si accanisce sul più malcapitato dei volatili, uccidendolo. Stacco. L’uomo è ora sdraiato su una panchina e sta giocherellando con un piccione morto. Ne afferra il capo inerte con la mano destra e, con un singolo strappo, lo separa violentemente dal corpo. L’uomo è ora sdraiato su una panchina e sta giocherellando con un piccione decapitato. Fine della ricreazione. Stacco. L’uomo è in ginocchio al centro di un vicolo chiuso, nei pressi di una stazione, gli edifici circostanti a nasconderlo dagli occhi della città che pulsa freneticamente a pochi passi di distanza. Sotto le sue ginocchia una giovane donna. Morta. Tutto appare tranquillo. Improvvisamente l’uomo afferra un coltello e, dimostrando una discreta manualità, si accanisce sul basso ventre della donna, strappandone alcune parti e riponendole infine in una sacca. Ciò che resta del corpo finisce in un canale di scolo. L’uomo si chiama Makoto Iwashita (Kazuhiro Sano), di professione serial killer psicopatico, o almeno questo è ciò che si è portati a credere sul momento (il vero scopo delle sue azioni - perché ce n’è uno, per quanto malato - sarà chiaro solo più avanti).

venerdì 18 luglio 2014

I libri di questa estate 2014 (Pt.2)

Prosegue e si conclude oggi la piccola presentazione dei libri che mi hanno accompagnato quest’estate in vacanza. Per chi si fosse perso la prima parte con tutte le relative chiacchiere introduttive, suggerisco di fare un salto prima qui, dopodiché ritornare indietro e proseguire con questa seconda parte.
Una seconda parte che arriva praticamente due settimane dopo la fine delle vacanze e che, se aspettavo ancora un po’ a scriverne, c’era il rischio che mi resettassi completamente la memoria. Anche perché, come dicevo la volta scorsa, gli impegni di lavoro mi hanno subito travolto, azzerando completamente quel piccolo “pieno di benzina” che il sole di Karpathos mi aveva regalato. Spedito di qua e di là come un pacco postale, da quando sono rientrato praticamente ho passato più notti in albergo che a casa. Anche in questo preciso momento, mentre il post si pubblica automaticamente, il sottoscritto dovrebbe trovarsi da qualche parte in Emilia Romagna (non troppo lontano dal mare, ma vestendo un abbigliamento non proprio ideale per il periodo). 
Vacanze finite, come dicevo, ma solo per il momento. Ho ancora una settimanina arretrata da giocarmi e pensavo di conservarmela per settembre, per poter assaporare l’ultimo sprazzo di libertà prima di rituffarmi nel malefico e interminabile inverno. Ci sono diverse idee che stanno facendo di tutto per venire a galla nella mia mente. L’unica cosa certa è che non sarà un’altra settimana di mare. Basta mare per quest’anno! Non dico nient’altro per una semplice questione di scaramanzia ma, se un viaggetto andrà in porto, lo saprete senz’altro a tempo debito.
Ed è quindi illuminato da quella piccola luce in fondo al tunnel che oggi mi rimetto qui a scrivere delle mie recenti letture estive. A proposito di “TUNNEL”…..

mercoledì 16 luglio 2014

Gatti e Bradipi


Nell'attesa della seconda parte del post sui libri delle vacanze, permettetemi un piccolo intermezzo gattofilo. Oggi il vostro blogger preferito è ospite del Bradipo nella sua rubrica settimanale dedicata ai piccoli amici a quattrozampe.Solo qualche riga qui per dirottarvi tutti sul blog "Le maratone di un Bradipo cinefilo" dove potrete fare la conoscenza della Piera e della Dorina, due delle tre donne che condividono gli spazi della mia casa (ce ne sarebbe una terza, ma lei non ha abbastanza zampe per entrare a fare parte della rubrica). Scoprirete cosa combinano tutto il giorno le mie piccole pesti e, per non privarci di una parentesi sentimentale, ci sarà anche un piccolo pensiero per il compianto Elvis, il micione che è volato in cielo due anni e mezzo fa. Tutti dal Bradipo, quindi. Noi ci ritroviamo qui tra qualche giorno.

domenica 13 luglio 2014

I libri di questa estate 2014 (Pt.1)

Ormai è ufficiale: le mie vacanze sono finite, e con esse è finita quella sensazione di pace e di serenità che solo il dolce far niente è in grado di regalare. E poco poteva influire sulla mia pace quel maledetto smartphone aziendale che impietosamente, per tutto il periodo, continuava a recapitarmi messaggi e richieste di cose “urgenti” da fare. Due settimane a Karpathos, isoletta del Dodecaneso sita a metà strada tra Rodi e Creta, mi hanno permesso di staccare completamente la mente da tutte le facezie lavorative quotidiane, mi hanno trasmesso una nuova linfa vitale di cui il mio corpo, ormai vecchio e stanco, aveva proprio bisogno. Due settimane forse sono state un pochino tante per un luogo dove non c’è praticamente null’altro da fare se non starsene sdraiato al sole o seduto con le gambe sotto un tavolo ad abbuffarsi dei prodotti della loro meravigliosa cucina, ma perché lamentarsene? Per tutto il resto c’è un sacco di tempo e se qualcuno di voi, quando sarà in vacanza, ad un certo punto dovesse rivolgere un pensiero nostalgico alla vita normale come ho fatto io…. beh…. lasciate perdere e godetevela! Le vacanze finiscono in fretta. Addirittura troppo in fretta.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...