In una società industrializzata che ha raggiunto un livello d'abbondanza caratterizzato dalla produzione di "beni improduttivi", sofisticati gadget, inutili sprechi, obsolescenza programmata, beni di lusso, eccessive scorte di armamenti, e altro... una certa repressione, oltre quella necessaria alle culture, è imposta al popolo. Il lavoro globale e superfluo sul quale il capitalismo era basato, caratterizzato da una degradante ripetitività, una sorta di condizione "zombie", allontana l'individuo dai suoi bisogni personali e sessuali. Un individuo che opera in una società corrotta, si ritrova lui stesso malato. Nella solitudine, l'individuo "inadatto" può pervenire ad una esteriorizzazione sana a dispetto delle costrizioni e delle esigenze troppo rigorose della cultura dominante. L'idea di concetti di senso comune come "realtà" o "buon senso" in un sistema così nocivo, è assurda. Visto che tutte le idee dominanti sono definite e controllate dalla classe dirigente, la prima cosa da fare per diventare un rivoluzionario è di opporsi a tutte le forme di realtà prestabilita. Chiaramente, essendo senza dimora e credendosi morto, Otto, guidava solitario la sua personale rivoluzione contro la realtà.
A scanso di equivoci lo dico subito: non era nei miei piani iniziare la nuova stagione scrivendo un articolo di cinema. Nella mia testa (e nelle mie bozze) c’era già il post introduttivo di un progettino al quale io e la mia dolce metà stiamo lavorando. Chi mi segue su Google Plus probabilmente avrà già notato nelle scorse settimane una mezza anteprima, tutt’altro che esplicativa: a loro e a tutti gli altri chiedo quindi ancora qualche giorno di pazienza, dopodiché scopriremo le prime carte della “nuova stagione”.
A scanso di equivoci lo dico subito: non era nei miei piani iniziare la nuova stagione scrivendo un articolo di cinema. Nella mia testa (e nelle mie bozze) c’era già il post introduttivo di un progettino al quale io e la mia dolce metà stiamo lavorando. Chi mi segue su Google Plus probabilmente avrà già notato nelle scorse settimane una mezza anteprima, tutt’altro che esplicativa: a loro e a tutti gli altri chiedo quindi ancora qualche giorno di pazienza, dopodiché scopriremo le prime carte della “nuova stagione”.