Lungo la spiaggia onde di nubi si frangono, i Soli gemelli s’affondano nel lago, le ombre si allungano in Carcosa. Strana è la notte in cui sorgono stelle nere e strane lune ruotano nei cieli. Ma ancora più strana è la perduta Carcosa. Canzoni che le iadi canteranno, là dove s’agitano i cenci del Re, muoiono inascoltate nell’oscura Carcosa. Canto dell’anima mia, la mia voce è spenta. Anche tu muori, mai nato, come una lacrima mai pianta s’asciuga e muore nella perduta Carcosa.
Sono trascorsi ormai oltre cent’anni dal giorno in cui il nome di Carcosa è riemerso dall’oblio. Carcosa, la città dimenticata, la città sulle rive dal lago Hali, il lago dove si riflettono i Soli gemelli, dove la notte è rischiarata da strane lune e il cielo è punteggiato da stelle nere. Mari d’inchiostro sono stati versati, fino ad oggi inutilmente, per svelarne i misteri. Giorni e notti sono trascorsi nella vana ricerca della perduta Carcosa. Notti e giorni sono stati spesi nel vano tentativo di incrociare una parola, una frase rivelatrice, di scovare la pagina che si nasconde nella vasta letteratura che è giunta fino a noi.
Sono trascorsi ormai oltre cent’anni dal giorno in cui il nome di Carcosa è riemerso dall’oblio. Carcosa, la città dimenticata, la città sulle rive dal lago Hali, il lago dove si riflettono i Soli gemelli, dove la notte è rischiarata da strane lune e il cielo è punteggiato da stelle nere. Mari d’inchiostro sono stati versati, fino ad oggi inutilmente, per svelarne i misteri. Giorni e notti sono trascorsi nella vana ricerca della perduta Carcosa. Notti e giorni sono stati spesi nel vano tentativo di incrociare una parola, una frase rivelatrice, di scovare la pagina che si nasconde nella vasta letteratura che è giunta fino a noi.