Avevo intenzione di chiudere il blog per ferie già la scorsa settimana ma, pensandoci bene, l'occasione che mi si propone oggi è di quelle ghiotte, una di quelle che costringono a rivedere i piani anche se cascasse il mondo. In fondo, una settimana in più o in meno di blogging non ha mai fatto male a nessuno, mi sono detto, per cui tanto vale fare un ultimo sforzo ed essere presente in rete. L'occasione a cui mi riferisco, come certamente avrete intuito, è il cinquantesimo anniversario del coronamento della missione spaziale Apollo 11, quella che permise a Neil Armstrong e a "Buzz" Aldrin di mettere piede per la prima volta sulla Luna.
Almeno questo è quello che ci è stato detto, naturalmente. Ma tranquilli, non vi tedierò ripetendovi la solita "favoletta" che vede Stanley Kubrick alla regia di una delle più grandi messinscene di tutti i tempi: se cercate quello, sono sicuro che usciranno oggi un po' in tutto il mondo articoli e approfondimenti sulla questione "se ci siamo andati oppure no"; magari alcuni redattori se ne verranno fuori con nuove, schiaccianti prove a favore dell'una o dell'altra ipotesi. Se proprio volete sapere come la penso, beh, diciamo che preferisco lasciarvi nel dubbio. Magari troverete la risposta tra le righe...