domenica 13 ottobre 2013

Il mondo secondo Go Nagai (Pt.2)

In “Devilman”, il manga, si racconta che Satana e i suoi demoni siano stati i primi abitatori della Terra. Fin dai tempi del Mesozoico, in una realtà dove solo i più forti riuscivano a sopravvivere, questi esseri proteiformi acquisirono la capacità di fondersi con altri corpi, sia esseri viventi che oggetti inanimati, al fine di divenire più forti... e più si fondevano, più il loro aspetto e i loro poteri diventavano spaventosi. Con l'arrivo dell'era delle glaciazioni i demoni, come i dinosauri, scomparvero, senza però estinguersi. 
La vera storia dei demoni sarebbe stata tramandata da Dante Alighieri nella Divina Commedia: nel fondo dell'inferno Dante vede il Diavolo intrappolato tra i ghiacci… Dopo una lunghissima ibernazione, i demoni intrappolati dove il ghiaccio s'è disciolto tornarono in vita, generando le leggende sul diavolo... attendendo nell'ombra che quelli tra loro (la maggior parte) ancora intrappolati nel ghiaccio, ai Poli, tornino anch'essi alla vita, in modo da rimettere insieme le schiere demoniache e impadronirsi del mondo, sterminando l'intera razza umana. 
Per sopravvivere nel nuovo mondo, gli uomini saranno costretti a diventare essi stessi dei demoni. Ryo Asuka, il figlio di un archeologo che per primo ha scoperto la verità e ha tentato la fusione con un demone, decide di combattere per difendere il nostro mondo: suo padre, nell'accorgersi che dopo la fusione stava perdendo del tutto la propria umanità, decide di togliersi la vita, e proprio per questo Ryo si convince che l'unica possibilità di contrastare l'avanzata dei demoni è trovare un uomo che possa impossessarsi dei poteri di un demone rimanendo umano, un individuo dall'animo puro e una forza di volontà tale da soverchiare quella del demone. 

Quell’uomo (che per la verità è un adolescente) è il suo amico Akira Fudo, uno studente timido e impacciato, ma buono e onesto: durante un sabba improvvisato a casa di Ryo, Akira riesce a fondersi con Amon, il più potente tra i demoni, divenendo un essere con il corpo di demone e l'animo umano: un uomo-diavolo. La trasformazione di Akira in Devilman/Amon avviene solo in determinate circostanze, mentre nella vita di tutti i giorni Akira può mantenere il suo solito aspetto e mimetizzarsi tra la gente normale. Allo stesso modo, altri demoni cominciano a invadere le città sostituendosi indiscriminatamente alle persone, cibandosi di carne umana quando è possibile, e senza dare troppo nell'occhio, nell'attesa di scatenare la resa dei conti finale. Di lì a poco, però, gli avvenimenti cominciano a precipitare... 
Tutto questo avviene, suppergiù, nei primi quattro volumi, mentre i restanti dieci sono più che altro un pretesto per parlare dei tarli dell’umanità, sempre preda dei più bassi istinti: man mano che la paura dilaga la popolazione diventa aggressiva, distruttiva. Proprio su questo contavano i demoni: che le persone prima o poi avrebbero cominciato a guardare con diffidenza vicini di casa, amici, persino parenti, scatenando una vera e propria caccia alle streghe che non avrebbe fatto altro che favorire il loro gioco. Quando i governi, in preda al panico, gettano il mondo sull'orlo di una guerra nucleare di scala globale, tutto sembra perduto, ma...

Devilman, ovvero l'Apocalisse di Go Nagai, è un capolavoro, ma il legame con la Divina Commedia come si può vedere è molto labile e il tema religioso è solo sfiorato. A quei tempi (era il 1972) il materiale riguardante la religiosità e l’iconografia occidentale disponibile in lingua giapponese era alquanto scarso, e Go Nagai, per rispetto, non se la sentì di divagare troppo su un argomento che non conosceva bene. Inoltre, lo sviluppo della trama fa intuire che lo scopo dell'autore era proprio parlare dell'umanità, più che del sovrannaturale.
Shutendoji, al contrario, è una parata di citazioni folcloristiche giapponesi, argomento con cui l’autore si trova decisamente più a suo agio. E si vede. È questo, a mio parere, il principale motivo di interesse di questo fumetto, aldilà del suo valore intrinseco; pur essendo in un certo senso speculare e complementare a “Devilman”, offre una panoramica su alcuni dei  più interessanti racconti mitologici giapponesi, e questo è uno stimolo non indifferente per ogni appassionato. Cosa ancora più interessante, Go Nagai ha mischiato la leggenda alle proprie personali invenzioni in intrecci che talvolta è difficile dipanare.

Ovumne prius exiterit an gallina? - “Shutendoji” è il nome di uno degli oni più famosi della tradizione. Gli oni vennero citati per la prima volta nel testo “Cronaca di Izumo” come dei mostri cannibali con un solo occhio. Tuttavia, nell'antichità erano considerati delle vere e proprie divinità, anche se si tendeva ad associarli agli elementi e alle calamità naturali e, di conseguenza, ad attribuirgli un carattere impetuoso e irascibile, e un aspetto animalesco ai limiti del mostruoso. Fu solo con l'avvento del Buddismo che gli oni persero il proprio status di divinità per divenire qualcosa di simile ai demoni occidentali. Si pensi a Gozu (Gozu Rasetsu 牛頭羅刹, in cinese 牛头) e Mezu (Mezu Rasetsu 馬頭羅刹, in cinese 马头), i guardiani dell'Inferno buddista che le anime erranti incontrano per prime al loro arrivo negli Inferi, o che, a seconda delle versioni, scortano i neomorti negli Inferi: la mitologia classica li descrive, rispettivamente, come creature dalla testa di bue e di cavallo. 
Nel classico della letteratura cinese “Il viaggio in Occidente” (西游记 Xīyóu Jì), il monaco Sanzang (ispirato al personaggio storico Xuanzang) viene inviato dal Bodhisattva Guanyin in India per ottenere le copie di determinati testi buddisti molto importanti e non disponibili in Cina. È accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli — il Re Scimmia Sun Wukong, il maiale Zhū Bājiè ed il demone fluviale Sha Wujing - i quali decidono di proteggerlo ed aiutarlo nell'impresa per ottenere il perdono dei peccati commessi. Il cavallo del protagonista è invece, in realtà, un principe drago, figlio del Re Drago del Mare del Sud. Insieme, essi combattono i mostri ed i demoni che incontrano lungo il cammino, compreso il Bai Gu Jing, che uccide intere famiglie. Ad un certo punto “Testa-di-Bue” e “Testa-di-Cavallo” vengono inviati in missione per catturare il Re Scimmia, ma questi li mette in fuga, e poi riesce a irrompere negli Inferi dove cancella il suo nome e quello dei suoi compagni dal registro delle anime, garantendo così a loro e a se stesso l’immortalità…

15 commenti:

  1. Devilman è una pietra miliare ormai, e senza di esso non ci sarebbe stato nemmeno il mio amato Berserk, che per diversi aspetti è una sorta di "aggiornamento" di Devilman... Nagai stesso disse, pochi anni fa in Italia, di apprezzare moltissimo l'opera di Miura :)

    Moz-

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    1. Dire allora che è giunto il momento di recuperare Berserk, un manga che finora ho sempre osservato solo da lontano.

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    2. Non puoi non leggere berserk, è stupendo, anzi lo stanno anche dando al cinema, anche se riprende una piccolissima parte della storia, ma ne vale la pena.
      ;-)

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    3. E io domani sera sarò proprio al cinema!! :)
      Anche se, come ha detto William, è una sorta di riduzione della riduzione (anche i personaggi perdono moltissimo della caratterizzazione).
      Io te lo consiglio, come fumetto... è un fantasy molto particolare... anche gli aspetti magici sono trattati in modo molto diverso dal solito :)

      Moz-

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    4. Berserk va letto, almeno fino a... cavoli, qui si fa spoiler. Intorno alla ventina (formato tankobon). Un po' carente sul lato strategico, personalmente preferisco i capitoli del guerriero nero, non ricordo come si chiamavano. L'anime purtroppo ripercorre solo il lungo flashback dell'epoca d'oro, così come la trilogia che, tutto sommato, è realizzata abbastanza bene. Ma non mi ha fatto impazzire, diciamo così.
      Secondo me ti piacerebbe. Io intanto Devilman me lo segno, non si sa mai, a Lucca...

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    5. Grazie a tutti della dritta. Mi spaventa solo un po' il numero di volumi, sia per questioni bassamente economiche, sia per questioni di spazio.... ma vabbè.

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    6. @Salomon: beh allora ALMENO fino al 21, che è la chiusura della mia saga preferita ;)

      Moz-

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  2. A parte che ti consiglio anche io di leggere Berserk...
    Ti ringrazio per avermi fatto ricordare un bellissimo manga come Devilman, certo il finale mi fece rimanere di sasso però lo ritengo ancora oggi un capolavoro.

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    1. Più che UN capolavoro direi che è IL capolavoro, ma si sa, il mio è un discorso abbastanza soggettivo....

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  3. Mi associo al discorso soggettivo. Devilman mi era piaciuto immensamente, e il finale rattristato altrettanto immensamente. Mi è venuta una voglia spaventosa di andarlo a riprendere...bellissimo l'excursus su Shutendoji, non lo conoscevo.

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    1. Lo Shutendoji sarà comunque sviscerato meglio nella terza parte. Se ti interessa rimani in zona :)

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    2. Non mancherò! L'accenno al buddismo mi ha incuriosito non poco. E poi...si tratta di Go Nagai. Non posso far finta di nulla. :-)

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  4. Comunque se vi è piaciuto Devil Man non potete non leggere Mao Dante, purtroppo per il finale dovete guardare gli OAV.
    Vi consiglio pure di guardarvi la mini saga intitolata Il pazzo mondo di Go Nagai, che ripercorre in super deformer, i suoi più celebri personagg.i

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    1. Mao Dante ce l'ho! Ed è un vero peccato che sia un'opera rimasta incompiuta...

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  5. Purtroppo si, gli anno dato una fine solo negli OAV ( e non è la stessa cosa su cartaceo) e per giunta l'anno fatto i collaboratori di Go Nagai.

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