venerdì 6 maggio 2016

Canzone del maggio

E così, anche il mese di aprile si è concluso. E io vi ho mentito, perché non è solo lo speciale “Ghost in the well” a essere andato in vacanza, ma anche il sottoscritto. Mentre questo post si autopubblica, il vostro Obsidian è infatti già partito verso altri lidi per una breve settimana di stacco totale dalla quotidianità. In questo momento io e Simona siamo da qualche parte sulle tracce di… Carcosa.
Eh sì, perché sebbene la serie di post sugli Yellow Mythos si sia interrotta ormai da qualche mese, ciò non significa che la faccenda sia conclusa. Tutt’altro. Ne parleremo però al nostro ritorno, sempre se questa piccola avventura che ci siamo regalati sarà servita allo scopo.
La mia lontananza da casa si traduce naturalmente anche in un distacco quasi assoluto dal web, visto che porterò con me solo il cellulare, quindi mi scuso in anticipo se in questi primi giorni di maggio sarò anche più latitante del solito. Prima di partire, però, ci tenevo a fare un piccolo consuntivo di questi primi quattro mesi di blogging del 2016, un personale bilancio e anche una piccola chiacchierata, di quelle così rare da queste parti ma che, come forse ricorderete, mi ero ripromesso di fare sotto Natale e di cui, ancora oggi, sento il bisogno.

A inizio gennaio mi era balenata in testa l’ipotesi di poter rallentare i ritmi di pubblicazione a favore di un riappropriamento di quella vita privata che il blog assorbe per la sua stessa sopravvivenza. Non ci sono riuscito granché bene, come forse avrete notato. Il ritmo è rimasto pressoché uguale, finendo addirittura con una forte impennata nel mese appena terminato. Tale proposito non è però destinato a rimanere tale: quelle che erano le mie intenzioni solo pochi mesi fa non possono venire cancellate da un semplice soffio di vento. Anche perché, oltre alla possibilità di dedicarmi ad altre cose, mi piacerebbe essere anche un po’ più presente sui blog degli altri, cosa che riesco a fare sempre più raramente e con mia grande frustrazione. Ogni giorno escono infatti decine, se non centinaia, di articoli interessanti che, nella maggioranza dei casi, riesco a leggere solo di fretta e con occhio famelico ma distratto, per non parlare di tutti quei nuovi blog che incontro per caso sbirciando i blogroll altrui e che mi riprometto di andare a conoscere. Non posso che rinnovare questo proposito, ma mi rendo anche conto che finché non sciolgo dei nodi nella mia attuale vita privata e lavorativa, ciò difficilmente potrà accadere. Chissà che prima o poi non trovi la chiave che avvii questo cambiamento...

Parlando invece della struttura di questo blog, non nego che, quando i miei post erano tematicamente slegati l’uno dall’altro, la sua gestione era molto più semplice. Ultimamente ho preso invece a dedicarmi a progetti a lungo termine decisamente più complessi che hanno assorbito gran parte delle mie energie: già normalmente la scrittura e riscrittura dei post mi porta via molto tempo, ma in quei casi devo anche incasellarli in un quadro generale nel quale i riferimenti incrociati non mancano, aggiungendo nuovi tasselli mentre cerco di non perdere di vista il filo conduttore. Se avete seguito lo speciale di aprile dall’inizio alla fine, forse vi sarete fatti una vaga idea di ciò che sto dicendo, sebbene tecnicamente “Ghost in the well”, rispetto ad altri, sia un progetto meno articolato. Per quanto tempo dedichi alla stesura dei post, alla fine non sono mai totalmente soddisfatto del risultato. A posteriori non c’è nulla che non rifarei daccapo, e anche questo aspetto di me deve cambiare. Poiché non sono perfetto e non potrò mai esserlo, è meglio che me ne faccia una ragione e capisca da solo fino a che punto vale la pena incaponirsi nel cercare la quadratura del cerchio.
In un certo senso un piccolo passo avanti l’ho appena fatto proprio con lo speciale “Ghost in the well”: malgrado le apparenze, malgrado ciò che penso possa essere stato percepito da fuori, mi sono ridotto a scrivere gli articoli con molto ritardo e, pur avendo pianificato tutto con largo anticipo, il progetto grandioso che avevo in mente ha subito una devastante scossa alle fondamenta solo pochi giorni prima della sua partenza. In parte ridimensionato, in parte furbescamente spezzato in due, alla fine il progetto aveva davanti a sé due strade: venire pubblicato così com’era, con qualche aggiustamento dell’ultimo minuto, oppure venire abortito. Quello che è stato lo avete visto con i vostri occhi, quello che non avete visto è nascosto sotto un tappeto, come la polvere che si spera non venga notata.

Che cosa significa tutto questo discorso? Semplicemente che vorrei ritrovare un po’ della leggerezza del passato, quando nel blog c’era maggiore varietà negli argomenti e mi concedevo anche post più disimpegnati. Recensire libri, film e fumetti è sempre piacevole, ma sento che non è abbastanza. Qualche volta vorrei anche dedicarmi a temi inusuali per me. Non lo so, forse potrei pubblicare qualche ricetta o qualche consiglio di make-up. No, forse potrei scrivere più spesso post come quello che state leggendo in questo preciso momento, anche se ho la netta sensazione di ripetermi. Non saprei.
A volte penso al blogger che ero e mi pare fosse nettamente diverso, forse un blogger peggiore, ditemelo voi, ma di sicuro non manifestavo ancora quella tendenza a complicarmi la vita che mi ha assalito negli ultimi tempi. Nei prossimi due mesi, forse tre, un rallentamento probabilmente lo noterete. Un rallentamento che in parte ho deciso di impormi e che, dall’altra parte, la vita stessa mi impone (al mio rientro mi aspettano due trasferte di lavoro piuttosto impegnative). Magari mi trascinerò in qualche modo fino ad agosto e poi vedremo. Riprenderemo a breve con Orizzonti del reale e aggiungeremo anche qualche tassello al mostruoso Hyakumonogatari Kaidankai. Riprenderò quanto prima anche a scrivere nuovi articoli dedicati agli Yellow Mythos, ma nel frattempo, con calma, cercherò anche ispirazione altrove. Dove non lo so ma, ormai mi conoscete, non è certo la curiosità che mi manca. Solo il tempo potrà dire se sarò riuscito nel mio intento o se ancora una volta avrò chiacchierato invano.

22 commenti:

  1. Allora... a ben ritrovarsi Tom. Goditi il meritato riposo.

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    1. Passa da me, passa da me, passa da me, da dada dan, qui radio Londra.

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    2. Ho visto! ^_^ Dammi solo il tempo di riorganizzarmi e passo con più calma a leggere tutto per bene...

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  2. Comunque vada, qualsiasi cosa farai io ti continuerò a seguire.
    P.s
    Fai comunque bene a concederti un rallentamento, non è escluso che in futuro non possa farlo anche io. ;)

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    1. Il problema è che poi alla fine il blog mi manca... quando non riesco a collegarmi impazzisco.

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  3. Buon blogging e... domani passa sul mio blog perché c'è qualcosa che ti riguarda ;-)

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    1. Già visto. Oggi sono di corsa, ma domani passo a commentare. ^_^

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  4. Buona vacanza a voi! ^_^
    Ti auguro di ritrovare quella leggerezza di cui hai bisogno!

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    1. Staccare completamente, almeno di tanto in tanto, non è male. Forse è quella la chiave delle leggerezza....

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  5. Bene, bene, si vacanzeggia in contemporanea quindi, anche se io con l'elastico... vado e torno, vado e torno.
    Buona vacanza! E da fan degli YM vi auguro anche di fare un buon bottino ^_^

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    1. Ormai le vacanze con l'elastico sono diventate un'abitudine... non ricordo ormai più l'ultima volta che sono riuscito a farmi tre settimane di fila...

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  6. Buone vacanze, e complimenti per la splendida foto della sezione aurea dal film "Pi greco", capolavoro indimenticabile ^_^

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    1. Complimenti a te per aver colto al volo l'origine di quell'immagine! Le vacanze purtroppo sono già terminate...

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  7. Godetevi la vacanza e poi pensateci al rientro.
    Capisco bene il sentirsi dibattuti tra "il blog mi succhia troppe energie, lo odio" e "senza blog non ci saprei più stare, lo adoro".

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    1. Solo una micro-vacanza, come capita sempre più spesso negli ultimi anni. Invece voi pensate a godervi la vostra imminente super-vacanza scozzese ^_^

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    2. Devo solo sopravvivere alla mia fobia per il volo, poi sarà tutta discesa!

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    3. Il volo sarà uno scherzetto. Preoccupati di più della guida a sinistra....

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    4. ...e non dimenticarti le foto di Nessie!

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    5. Io non devo guidare. Non è un problema mio! Ahah!
      Il pensiero delle foto di Nessie è l'unica cosa che mi può far superare indenne il volo.
      Spero siano almeno come le tue! Ahah!

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  8. "Non lo so, forse potrei pubblicare qualche ricetta o qualche consiglio di make-up."
    Pensi che siamo pronti per la ricetta degli zombie alla parmigiana o per ClioMakeUp Freddy Krueger Edition?

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    1. Dici che non riuscirei a scrivere seriamente di piatti e di pitture?

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    2. Non se li metti contemporaneamente.
      Tipo cucinare coi trucchi o truccarsi col cibo. :)

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