"...illustrò più dettagliatamente il manoscritto, ricorrendo a parecchie opere di araldica per convalidare il risultato delle sue ricerche. Citò l'origine della dinastia a Carcosa, i laghi che univano Hastur, Aldebaran e il mistero delle Iadi; parlò anche di Cassilda e Camilla e descrisse le nebulose profondità di Demhe e il lago di Hali. «Gli stracci dentellati del Re in Giallo devono occultare Yhtill per sempre», mormorò, ma non credo che Vance lo sentisse. Poi, passo dopo passo, guidò Vance lungo le ramificazioni della Famiglia Imperiale, fino a Uhot e Tale, da Naotalba e lo Spettro della Verità fino ad Aldones. Infine, messo da parte il manoscritto, cominciò a narrare la meravigliosa storia dell'ultimo Re". (Robert W. Chambers, Il riparatore di reputazioni).
Con l'arrivo dei primi freddi, e dopo tanti guest post, torniamo a bomba sull'argomento che, per via della sua "anzianità di servizio", ormai rappresenta la vera colonna portante del blog che state leggendo. A beneficio del pellegrino che si fosse affacciato solo di recente in questo remoto angolo del web posso infatti dire che questo lungo viaggio nei territori inesplorati del mito chambersiano ebbe inizio oltre cinque anni fa, ben prima del giorno in cui, grazie ad una serie televisiva di successo, termini come "Carcosa" e "Il segno giallo" entrarono a far parte della cultura di massa.
Non pretendo che il suddetto pellegrino si prenda la briga di andarsi a rileggere tutti e trenta (e passa) articoli che hanno preceduto questo ma, per un minimo di infarinatura, sarebbe auspicabile la lettura del mega-riassuntone che ho inserito in questa pagina statica.