Nel primo capitolo di “The Politics of Ecstasy”, “The Seven Tongues of God”, Leary afferma che fu la sua prima esperienza a Cuernavaca a fargli comprendere fino in fondo le infinite potenzialità del cervello umano, che i funghi sacri attivano a livello cellulare: la descrive come l’esperienza religiosa più profonda della sua vita, che gli permise di raggiungere vette mistiche paragonabili a quelle riportate dai santi e dai mistici, dagli sciamani e dai guaritori. Lui però, sebbene in molti l’abbiano definito un guru, non era un mistico né un santo, perciò affermò che aveva deciso di parlarne con il suo linguaggio e la sua esperienza da scienziato (vedremo poi, nel prossimo articolo, come questa premessa non si sia mai realizzata appieno, né in questa né in altre sue opere).
Non c’è alcuna contraddizione in questo. Se il ritratto delle religioni istituzionalizzate che esce dal libro non è dei migliori, la Psicanalisi e la Psichiatria non ne vengono fuori molto meglio; ma anche se, parole sue, religione e scienza si basano sulla paura e l’ignoranza dei “fedeli”, cui offrono con risposte parziali e spesso fallaci solo “distrazione, protezione illusoria, conforto narcotico”, entrambe in fondo non fanno altro che cercare di dare una risposta ai grandi quesiti esistenziali che l’uomo si pone dalla notte dei tempi; la religione con le sue diverse confessioni, e la scienza con le sue numerose branche che si propongono di sondare l’infinitamente grande, l’infinitamente piccolo e… l’Insondabile: Astronomia, Fisica, Cosmologia, Paleontologia, Biochimica, Genetica, Anatomia, Fisiologia, Neurologia, Epistemologia, Sociologia, Psicologia, Psichiatria, eccetera.
Non c’è alcuna contraddizione in questo. Se il ritratto delle religioni istituzionalizzate che esce dal libro non è dei migliori, la Psicanalisi e la Psichiatria non ne vengono fuori molto meglio; ma anche se, parole sue, religione e scienza si basano sulla paura e l’ignoranza dei “fedeli”, cui offrono con risposte parziali e spesso fallaci solo “distrazione, protezione illusoria, conforto narcotico”, entrambe in fondo non fanno altro che cercare di dare una risposta ai grandi quesiti esistenziali che l’uomo si pone dalla notte dei tempi; la religione con le sue diverse confessioni, e la scienza con le sue numerose branche che si propongono di sondare l’infinitamente grande, l’infinitamente piccolo e… l’Insondabile: Astronomia, Fisica, Cosmologia, Paleontologia, Biochimica, Genetica, Anatomia, Fisiologia, Neurologia, Epistemologia, Sociologia, Psicologia, Psichiatria, eccetera.