Giusto qualche giorno fa, nel corso di uno dei miei tanti annoiati cazzeggi sul social di Zuckerberg, inciampo su un'immagine che mi fa trasalire. Quella qui a lato, per la precisione. Non ricordo chi sia ad aver postato quella foto ma, in fondo, non è così importante.
Ciò che conta è che improvvisamente mi sono sentito proiettare indietro, attraverso quello che definirei un corridoio temporale, agli anni della mia infanzia.
Andavo alle scuole medie, per essere precisi, e ciò me lo conferma la data in cui quella serie televisiva britannica andò in onda su mamma RAI.
Strano a dirsi, ma in quarant'anni mai prima d'ora quel ricordo è mai riaffiorato. Quasi come se certe cose, più di altre, siano predisposte all'oblio.
Eppure, ripensandoci adesso, mi coglie la precisa sensazione che "Zaffiro e Acciaio" fosse quasi ancora più bella del coevo "Doctor Who" della BBC, una serie quest'ultima che ha avuto dalla sua la fortuna (o il potenziale, non discuto) di venire riproposta e perpetuata nel tempo tra remake e reboot, oltre ad aver ispirato un certo numero di altri prodotti televisivi.
Al contrario, "Zaffiro e Acciaio" (nell'originale "Sapphire and Steel") ebbe sin dall'inizio una storia tormentata: la sua stessa esistenza, fortemente voluta dai finanziatori della rete ATV, si deve in pratica alla semplice necessità di rompere le uova nel paniere alla concorrenza, il cui iconico viaggiatore del tempo inchiodava sistematicamente allo schermo l'intero paese.
Ciò che conta è che improvvisamente mi sono sentito proiettare indietro, attraverso quello che definirei un corridoio temporale, agli anni della mia infanzia.
Andavo alle scuole medie, per essere precisi, e ciò me lo conferma la data in cui quella serie televisiva britannica andò in onda su mamma RAI.
Strano a dirsi, ma in quarant'anni mai prima d'ora quel ricordo è mai riaffiorato. Quasi come se certe cose, più di altre, siano predisposte all'oblio.
Eppure, ripensandoci adesso, mi coglie la precisa sensazione che "Zaffiro e Acciaio" fosse quasi ancora più bella del coevo "Doctor Who" della BBC, una serie quest'ultima che ha avuto dalla sua la fortuna (o il potenziale, non discuto) di venire riproposta e perpetuata nel tempo tra remake e reboot, oltre ad aver ispirato un certo numero di altri prodotti televisivi.
Al contrario, "Zaffiro e Acciaio" (nell'originale "Sapphire and Steel") ebbe sin dall'inizio una storia tormentata: la sua stessa esistenza, fortemente voluta dai finanziatori della rete ATV, si deve in pratica alla semplice necessità di rompere le uova nel paniere alla concorrenza, il cui iconico viaggiatore del tempo inchiodava sistematicamente allo schermo l'intero paese.