sabato 3 aprile 2021

Cannibal Nuns from Outer Space!

Con una conoscenza enciclopedica della materia e l'accesso esclusivo alle scorte di armi sacre della chiesa, l'Ordine del Rosario Cremisi è in prima linea nell'eterna guerra tra il bene e il male. Che si tratti di respingere la possessione demoniaca, giudicare l'autenticità di presunti miracoli o avere l'ultima parola sul colore dei festoni alle feste parrocchiali, i membri dell'Ordine sacrificano la propria libertà per mantenere il mondo al sicuro. Padre Flynn, il principale agente operativo nel Regno Unito, è stato però ultimamente protagonista di una serie di errori imbarazzanti. Ricevuto un ultimatum, si trova ora a dover scegliere tra tornare al suo vecchio lavoro di bibliotecario o trovare la strada per la riabilitazione. E l'occasione non si fa attendere: orribili suore cannibali dallo spazio profondo sbarcano sulla terra per reclamare il loro tributo di sangue. Riuscirà Flynn a rimanere abbastanza sobrio da respingere le malvagie intenzioni delle scellerate religiose? Oppure un altro villaggio britannico cadrà sotto la loro furia? Una cosa è certa, bisogna batterle! E per farlo Padre Flynn dovrà prenderle a calci nel culo. (1)

Nelle produzioni cinematografiche, quando giunge il momento di assegnare un titolo a un film, ci sono due suffissi che in modo o nell'altro sono sempre una garanzia (parlo nello specifico dell'horror, ma il discorso può essere benissimo inteso come generale). Tali suffissi sono "of the dead", che dichiara espressamente una sorta di continuum del lavoro del grande Romero (lui stesso ne fece la sua bandiera), e "from outer space", la cui origine è rintracciabile in un classicissimo anni Cinquanta (Plan 9 form outer space, 1957) del mitologico Ed Wood. Entrambi, film e regista, sono spesso ingiustamente ricordati come "il film più brutto di tutti i tempi" e "il regista più scarso di tutti i tempi", ma per qualche strana ragione il suffisso di quel vecchio film è stato riutilizzato un milione di volte, a dispetto della disgraziata fama che gli è stata cucita addosso. Come mai? Solitamente evocare con titoli furbetti altri film è uno sfacciato stratagemma concepito per ereditare, spesso indegnamente, parte del successo di altri (basti pensare agli zombi farlocchi di Lucio Fulci), ma... 
Ma sorge una domanda: quale successo si cerca di evocare in questo caso? La risposta è come al solito legata al tempo che passa. Così come gli zombi apocrifi di Lucio Fulci hanno, nel corso dei decenni, recuperato un po' di dignità (anche se limitata a un cerchio ristretto di adoratori, dei quali io non faccio parte), allo stesso modo Plan 9, dopo essere stato ridicolizzato per generazioni assieme al suo regista, ha recuperato posizioni in quell'ipotetica classifica di atrocità cinematografiche fino a diventare, suo malgrado, un piccolo oggetto di culto. E così, al pari di "of the dead", sinonimo di splatterone, qualunque nuova uscita "from outer space" non farà altro che mantenere esattamente ciò che promette, ovvero una buona dose di piacevole spazzatura. Il "from outer space" originale, ve lo ricorderete, era davvero un lavoro inqualificabile (trama delirante, sceneggiatura inesistente, costumi ridicoli e scenografie improbabili) ma che tuttavia, proprio a causa di ciò, non poteva che risultare divertente. Ecco spiegato forse il motivo per cui su IMDb, stenterete a crederci, sono catalogati 200 titoli "from outer space" (conteggio sicuramente non esaustivo). Alcuni titoli sono da pisciarsi addosso dal ridere, ma lascerò a voi il piacere di scoprirli tutti uno per uno. Oggi invece affrontiamo un titolo che IMDb non cita e per un motivo molto semplice: non lo troverete al cinema, non lo troverete in streaming, non lo troverete in DVD, non lo troverete nemmeno sui più segreti siti di condivisione illegale. La ragione è che "Cannibal Nuns from Outer Space!" non è esattamente un film. Possiamo definirlo piuttosto un libro in formato DVD. Perplessi? Cercherò di spiegare meglio la cosa.

"Cannibal Nuns from Outer Space!" è a tutti gli effetti un libro la cui caratteristica principale è quella di essere stato pensato per un pubblico cinefilo. In altre parole "Cannibal Nuns" include trailer di film falsi (di tarantiniana memoria), scene tagliate, finali alternativi e commenti del regista.
Ovviamente, come nella più classica tradizione, il prodotto viene proposto in tre versioni, ciascuna contenente degli "extra" differenti.  
La versione più scrausa è quella digitale (solo per Kindle) e l'autore la definisce la "Pirate Torrent Version". Esattamente come quando scaricate illegalmente l'ultimo film uscito nelle sale (e vi beccate un video girato con una tremolante camera a mano), con questa versione ottenete un "Cannibal Nuns" con la copertina sfuocata (geniale!) che include solo due trailer di film falsi. La versione intermedia è quella in brossura, che possiamo paragonare a un DVD: ha la copertina fatta come si deve, tre trailer di film falsi (diversi dalla versione Pirate Torrent) e un finale alternativo (noto come finale "Darth Plagiarist"). La versione Deluxe è quella cartonata, equivalente a un cofanetto per collezionisti. Questa versione comprende di tutto di più: una copertina diversa, i cinque trailer di film falsi più due bonus, il libro completo, due finali alternativi ("Darth Plagiarist" e "Red Dwarf"), le scene tagliate e il commento del regista. Tutti questi extra si trovano solo in questa versione. 
"Time for you DOOM, priest!". "Seriously, are you sponsored by a company called DOOM? Do you get a percentage every time you say it?" 
Flynn whinged. Fattori, like an angry bull, scuffled his hooves against the carpeted floor, ripping up chunks of fabric, and scarping it down to the bare boards. The demon began to huff and bray, the noise shaking the family pictures of the walls. Pictures of happier times, before Timmy had inadvertently become possessed from a misbehaving phone app and been ripped apart by Prince of Puke. 
Flyinn pulled a drying towel from the top of the bannister, and shouted. “Olè!” Gutso charged the priest, who sidestepped at the last minute allowing the beast to rip the towel the shreds but careen through the bathroom door, and smack into the sink. A fountain of water jetted from the broken taps, cleaning what remained of the child’s guts from the demon. 
“That will only hasten your d-“. “Yes, DOOM, I get it. Change the record, you demonic fiend.” (Cannibal Nuns from Outer Space!, Duncan P. Bradshaw) 
Il romanzo mantiene esattamente ciò che promette sin dal titolo, ovvero delle simpatiche suore aliene carnivore che giungono sulla terra con il solo scopo di trasformarla in un'immenso allevamento intensivo. L'unica cosa che si frappone sulla loro strada è un prete cattolico caduto in disgrazia e il suo piccolo animale domestico Axolotl, una sorta di anfibio mutante che vive nella sua barba. Già questa introduzione dovrebbe farvi capire il livello letterario del romanzo, che è piuttosto rasoterra; ma d'altra parte non è per leggere filosofia che lo abbiamo comprato, bensì per ritrovare, in forma scritta, quelle divertenti parodie che abbiamo tanto apprezzato al cinema negli anni Novanta (mi riferisco a robe come il mitologico "Riposseduta", con Leslie Nielsen e Linda Blair), nonostante fossero state dichiaratamente presentate al pubblico come immondizia. 
"Cannibal Nuns" è un mix di horror, di azione e di un umorismo fracassone degno delle più sorprendenti commedie slapstick degli anni Venti, ma nonostante ciò dispone di una solida spina dorsale narrativa, pensata e realizzata per mantenere alta l'attenzione per i personaggi e le loro vicende. Troviamo infiniti riferimenti alla cultura pop degli anni '80 e alla follia dei film di serie B, ma temo che la maggior parte dei numerosi easter eggs sparsi qua e là siano individuabili solo da un lettore esperto di genere e, ahimè, madrelingua inglese. Nulla di cui preoccuparsi, però. Se questo è il vostro genere di intrattenimento, avete senza dubbio trovato ciò che fa per voi. 

(1) Tradurre la sinossi del libro è stato necessario ma piuttosto irrispettoso della lingua. Alcuni passaggi come "the evil doesn’t take a ticket and wait in line" sono meravigliosi in inglese ma appaiono decisamente stupidi quando tradotti in italiano. La frase finale in particolare (One thing’s for certain, to beat them Father Flynn is going to have to kick the habit) è un gioco di parole intraducibile che si regge sul doppio significato del termine inglese "habit", che può essere allo stesso modo inteso come "dipendenza dall'alcool" oppure come "abito talare".



4 commenti:

  1. Sai che stavo pensando? Che se ricordo bene (almeno così pareva vedendo il film biografico di Tim Burton su Wood) lo sfigatissimo "Plan 9" venne prodotto da una delle tante chiese "indipendenti" che esistono in America. Quindi, paradossalmente, un romanzo in cui dall' "outer space" arrivano delle suore (cannibali ma suore) potrebbe avere un legame simbolico con il film...
    (Non ci fare caso, ti giuro che non ho bevuto alcolici e sono perfettamente sobrio in questo momento).

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    1. Suore o non suore, l'omaggio è apertamente dichiarato. Non ricordavo quel particolare della produzione di Plan 9: occorre che mi vada subito a rivedere quel supergenio di Tim Burton!

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  2. Beh, quando si pensa di averòe viste proprio tutte...arriva sempre qualcosa che ti fa ricredere....

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    1. Ah, ma allora c'è ancora qualcosa che ti sorprende?

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