Ridendo e scherzando siamo già a metà novembre e quello che va in scena oggi è l'ultimo appuntamento dell'anno con l'inossidabile rubrica "Traditi dalla fretta", appuntamento bimestrale con tutto ciò che annoto sulla mia wish-list libraria, e non solo. Inossidabile direi anzi che è proprio la parola giusta, visto che in passato raramente, se non proprio mai, sono riuscito a portare avanti un'iniziativa in modo regolare come questa. Questo mese, nonostante la rubrica giunga con una settimana di ritardo a causa della lunga "coda" riservata ai corti di Halloween, è come al solito ricca di contenuti che spero e mi auguro possiate apprezzare. Da parte mia, la wish-list libraria si sta allungando a dismisura e temo possa peggiorare anche di molto.
Qualche mese fa, infatti, mi sono fatto un bell'esame di coscienza e ho rallentato parecchio le mie spese, anche in virtù del fatto che anni di acquisti compulsivi mi hanno messo in una condizione disperata di sovraffollamento cartaceo (di quello digitale non mi preoccupo) e di diradamento monetario. Ho deciso quindi di dare priorità a quello che ho già in casa, in modo da sfoltire la mia lista delle cose da leggere, prima di scatenare di nuovo il dilapidatore che c'è in me.
Nel frattempo continuo a prendere nota delle cose che mi sembrano più interessanti (tra cui quelle riportate qui sotto) nell'ottica di poterle recuperare più agevolmente quando il borsellino tornerà ad aprirsi.
Tra l'altro, la mia recente decisione di aprire un profilo Instagram non mi sta aiutando a frenare le mie voglie librarie, e ciò potrebbe diventare un problema, avendo di fatto il social in questione moltiplicato le tentazioni. Come va piuttosto la nuova avventura con Instagram? Credo abbastanza bene. Non che avessi grandi aspirazioni: è un progetto ancora molto giovane, che un giorno forse troverà il suo spazio e la sua ragione di esistere, ma che per il momento sta solo cercando di orientarsi e sopravvivere nel marasma di una rete che sembra anni luce avanti. Faremo meglio i conti più avanti. Ora è il momento di "Traditi dalla fretta".
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
FELIS INCUBI
FELIS INCUBI
“Esiste un dominio silenzioso. Esistono forme di pericolo celate, che vanno oltre la memoria; più antiche del primo sogno; antiche come il primo incubo. Esiste una quiete illusoria, una schiera di angeli dipinta su un’orda di demoni che bramano uno spiraglio di tenebra; la furia negli occhi di una statua. Esistono maschere tanto seducenti quanto fatali, sguardi che ammaliano la notte, in grado di squarciare l’oscurità. Noi abitiamo il buio. La nostra quiete è un riflesso, supremo inganno del giorno. La nostra mano ha graffiato l’eterna pietra, il nostro grido ha echeggiato nelle notti di battaglia. Siamo i segreti dominatori dei popoli; il nostro calore ha allietato i sogni di Cleopatra, gli incubi del Gran Khan. La vostra storia non è che la nostra Ombra.”
A chi, scorrendo pagine social, non è capitato di imbattersi in un dolce gattino dagli occhi teneri? Ma siamo proprio certi che l’amabile bestiola non stia tramando qualcosa, che con l’approssimarsi delle tenebre non decida di rivelare la sua vera natura…?
La collana “Ombre e Creature” di ABEditore si allarga, dunque, per far spazio al più amato – perlomeno fino alla lettura del volume, sia ben inteso – fra i compagni di vita. Gatti e altre bestialità feline troveranno spazio tra pagine irte di maledizioni, intrise di malvagità e crudeltà, immortalati dalle penne educate di Marcel Prévost, Algernon Blackwood, Rémy De Gourmont, Mary E. Wilkins Freeman, Barry Pain, Edward Frederic Benson e molti altri, magistralmente introdotti dalla prefazione di Daniele Palmieri.
Lo trovate come sempre nelle librerie fisiche e digitali e sul sito dell'editore.
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DORMONO SULLA COLLINA
Da vecchio ammiratore del grande genovese che risponde al nome di Fabrizio De Andrè, la mia attenzione non poteva non posarsi su questa curiosa antologia pubblicata da quelle vecchie volpi di Kindle Officina Libraria.
"Dormono sulla collina" è la rilettura in chiave fantastica dell’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e dell’album "Non al denaro non all’amore né al cielo" di Fabrizio De André (che, come sappiamo, prelevò alcune poesie di Masters, le adattò alle musiche e, in alcuni casi, le modificò o addirittura ampliò), che affida a nove racconti la voce di altrettanti defunti provenienti da un futuro lontano. Ascolterete i loro racconti, conoscerete i loro visi e le loro virtù e scoprirete, forse, come il rapporto tra la società contemporanea e i propri defunti potrebbe radicalmente cambiare.
A cura di Alessandro Napolitano e Fabio Aloisio, "Dormono sulla collina" include racconti di Davide Del Popolo Riolo, Emiliano Maramonte, Maico Morellini, Lorenzo Davia, Alessandro Napolitano, Fabio Aloisio, Veronica De Simone, Axa Lydia Vallotto, Damiano Lotto, Simonetta Olivo, Roberto Furlani, Giovanna Repetto. La copertina è di Ksenja Laginja. Lo trovate su Amazon e sul sito dell'editore.
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SEIĐMAĐUR - LO SCIAMANO
Un passato tormentato, un presente di morte. Una caccia serrata a un incubo che affonda le radici nella cupa e ancestrale realtà dello sciamanesimo nordico, un thriller a tinte soprannaturali che tiene incollati sino all’ultima pagina.
Erlen è una giovane donna erosa da un passato che rinnega ogni giorno, ma che le è impossibile dimenticare.
La necessità di fare i conti con se stessa la spinge sin nella remota Islanda, terra natale di una madre che ha perso da tempo, e al casuale incontro con Óttar, un bizzarro sessantenne dalle credenze quantomeno insolite. La ragazza si ritroverà così, suo malgrado, a deviare da una strada che pareva già segnata e a dare la caccia a qualcosa che mai avrebbe immaginato potesse esistere. Qualcosa di orribile e che ogni giorno diventa sempre più potente, sino a trasformare quel placido angolo di mondo in un girone di dolore e morte.
Dalle strade silenziose dell’austera Reykjavík, fino alla natura più selvaggia con i suoi campi di lava, spiagge nere e leggende dimenticate, Erlen verrà trascinata in un serrato inseguimento in cui vecchi fantasmi si sovrappongono a una miriade di spaventosi sogni a occhi aperti. Un incubo che potrebbe riportarla proprio al cuore di ciò da cui ha sempre cercato di scappare.
Maddalena Marcarini è nata e vive a Milano, dove lavora come traduttrice. Dopo alcune pubblicazioni in antologie corali, nel 2020 vince il premio “Ghirlanda’s Choice” con la sua raccolta di racconti illustrata Schegge (Felici Editore, 2021). Due anni dopo vede invece la luce il suo primo romanzo breve, Diario di un cadavere (Dark Abyss Edizioni, 2023). Porta avanti fin dall’università studi approfonditi di filologia germanica, religioni comparate, mitologia ed esoterismo, con particolare attenzione alle culture precristiane del Nord del mondo.
"Seiđmađur – Lo Sciamano" lo trovate come al solito su tutte le piattaforme digitali e sul sito dell'editore.
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ALL'OMBRA DELLE MACCHINE MALATE
Dall’autore di "T.A.Z.", una critica radicale dei media e di Internet, le “macchine malate”, frutto di una magia capitalista che ci spinge a rinunciare alla dimensione reale delle relazioni umane, dell’arte e in ultima analisi della vita.
L’Immediatismo è una contro-strategia di accesso al piacere attraverso la quale “vogliamo controllare i nostri media, non essere controllati da loro”. A dimostrazione che questo non solo è possibile ma necessario, vengono allora esposti diversi modelli storici di strutture culturali e sociali, tra cui le organizzazioni segrete cinesi Tong, i potlatch delle popolazioni tribali, il dadaismo, il teatro rituale, e altre organizzazioni non gerarchiche e di stampo libertario.
Guru suo malgrado del cyberpunk, Hakim Bey ripercorre senza sconti il delirio tecnologico della nostra epoca, dove l’acme della comunicazione è diventato il fallimento della comunicazione stessa.
Computer, video, radio, macchine da stampa… questi oggetti sono buoni giocattoli, ma terribili dipendenze. Alla fine ci rendiamo conto che non possiamo “raggiungere e toccare qualcuno” che è presente in carne e ossa. Questi mezzi di comunicazione possono essere utili alla nostra arte, ma non devono possederci, né devono frapporsi, mediare o separarci dal nostro io animale/animato.
Lo trovate come sempre nelle librerie fisiche e digitali e sul sito dell'editore.
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MEYRINKIANA
Uscito quasi inosservato lo scorso mese di agosto, ecco a voi il primo numero della rivista "Meyrinkiana", curata dell’esperto e studioso di Meyrink Vittorio Fincati, e dedicata allo scrittore ed esoterista austriaco celebre soprattutto per "Il Golem", che riprende una vecchia leggenda ebraica di Praga, ma anche per opere di assoluto valore come "Il volto verde", "La notte di Valpurga", "Il domenicano bianco" e l'imprescindibile "L'angelo della finestra d'occidente", uno strano romanzo intriso di immagini e idee alchemiche, ermetiche, occulte e mistiche che intrecciano la vita del mago elisabettiano dottor John Dee con quello di un suo immaginario discendente moderno.
In questo primo numero di "Meyrinkiana" viene presentato molto materiale inedito, tra cui il racconto "La donna senza bocca", uno scritto ispirato ad un dipinto di Gyula Batthyány.
Nella saggistica è da segnalare un articolo di Vittorio Fincati sul rapporto controverso fra Meyrink e il mistico bavarese Alois Mailänder e un approfondimento sulle fonti della setta degli Yezidi (adoratori del demonio) descritti dal Meyrink ne "La casa dell’alchimista“. Maggiori informazioni, di cui l'editore pare essere piuttosto avaro, le potete ottenere dalla recensione che l'ottimo Cesare Buttaboni ha pubblicato sulla fanzine digitale Ver Sacrum. Per l'acquisto fate invece riferimento al sito dell'editore.
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XXIX Trofeo RiLL
Venerdì 3 novembre, alle 18:00, si è svolta la premiazione del XXIX Trofeo RiLL per il Miglior Racconto Fantastico, concorso letterario bandito dall’associazione RiLL - Riflessi di Luce Lunare.
La cerimonia ha avuto luogo nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games, presso la sala incontri “Giovanni Ingellis” di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).
Il Trofeo RiLL è uno dei principali premi italiani per racconti fantastici; è dedicato a storie fantasy, horror, di fantascienza e, in generale, a qualunque storia sia, per trama e/o personaggi, “al di là del reale”. Al concorso partecipano più di 300 racconti all’anno. Nel 2023 i testi ricevuti sono stati 410 (scritti da oltre 300 autori/autrici, residenti in Italia e all’estero): un risultato che fa della ventinovesima edizione la terza per numero di partecipanti nella storia del premio. Il Trofeo RiLL è patrocinato da Lucca Comics & Games, che da sempre ospita la premiazione.
Durante la premiazione è stato presentato il libro “LE CASE CHE ABBIAMO PERSO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”: la nuova uscita della collana Mondi Incantati, che dal 2003 pubblica ogni anno i migliori racconti del Trofeo RiLL e di SFIDA (altro concorso organizzato da RiLL). L’antologia, curata da RiLL, è edita da Acheron Books. La copertina è dell’illustratrice Valeria De Caterini.
“LE CASE CHE ABBIAMO PERSO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” include anche la sezione RiLL World Tour, che dal 2013 propone i racconti fantastici vincitori dei concorsi esteri con cui il Trofeo RiLL è gemellato: il premio Visiones (Spagna); il premio Ataegina (Portogallo); la NOVA Short Story Competition (Sud Africa).
“LE CASE CHE ABBIAMO PERSO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” contiene 12 racconti.
Aprono il volume le cinque storie premiate del XXIX Trofeo RiLL, scelte da una giuria di scrittori, giornalisti, accademici, esperti e autori di giochi:
Vincitore del XXIX Trofeo RiLL:
Le case che abbiamo perso, di Francesco Corigliano (Vibo Valentia)
Un racconto molto originale per spunto e suggestioni, che si regge su un’idea spiazzante: edifici vuoti e cadenti vagano (muovendosi sulle loro zampe) in una steppa senza fine, dove gli uomini vivono a stento, in piccole oasi. Echi di Miyazaki, di Salvador Dalì, del mito slavo di Baba Yaga, per una storia sospesa fra il fiabesco e il tragico che, sottilmente, rovescia il dramma delle migrazioni.
Secondo Classificato:
Tutt’apposto, di Giorgio Cappello (Palermo)
Un racconto horror solido nell’impianto, divertente nello sviluppo, curato nello stile (anche nell’uso del dialetto siciliano). Si inserisce in una consolidata tradizione di storie di trasformazioni periodiche di esseri umani in animali, riuscendo a riportare il mito in uno scenario regionale, attualizzandolo.
Terzo Classificato:
I colori del Campo Santo, di Giorgio Smojver (Padova)
Come lo stesso autore dichiara nelle prime righe, è il racconto che Boccaccio non ha scritto per il Decameron. Porta lettori e personaggi letteralmente dentro i celebri affreschi trecenteschi del Campo Santo di Pisa. Originale, ben sviluppato e con una notevole cura degli elementi storico-figurativi.
Quarto Classificato:
Un ragazzo, di Valentina Schiaffini (Corciano – Perugia)
Un fantasy minimalista, capace in poche pagine di sviluppare e sviscerare il rapporto fra i due protagonisti, e insieme di parlare di intolleranza, amicizia, dolore e speranza.
Quinto Classificato:
È stata la Palude, di Francesco Pone (Terni)
Uno spaghetti fantasy ironico e divertente, una storia in stile Armata Brancaleone, ma in salsa lovecraftiana. E in cui, fra le righe, fa capolino il tema della lotta di classe e della solidarietà fra chi Signore non è….
Sempre nel corso della la premiazione, è stato consegnato il premio speciale Lucca Comics & Games per SFIDA 2023, il concorso che RiLL riserva dal 2006 agli autori/ autrici giunti una o più volte in finale al Trofeo RiLL. Il nome del premio deriva dalla sfida che RiLL propone: scrivere un racconto fantastico che rispetti uno (o più) vincoli, che cambiano di anno in anno.
SFIDA 2023 è un’edizione speciale del concorso. Nasce infatti dalla collaborazione fra RiLL e KomunIKON, un’associazione internazionale che unisce linguisti, sviluppatori, grafici e che ha creato IKON: una lingua totalmente visuale (cioè basata su icone/immagini), che permette la comprensione reciproca fra persone che parlano lingue diverse e/o appartengono a differenti culture. Per questo, il tema di SFIDA 2023 (e dei suoi racconti) è stata la comunicazione visuale. I quattro racconti vincitori di SFIDA 2023, scelti da RiLL, sono pubblicati nell’antologia “LE CASE CHE ABBIAMO PERSO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni”.
“LE CASE CHE ABBIAMO PERSO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” è già disponibile presso RiLL, ed è possibile acquistarla (a prezzo speciale) direttamente dal sito RiLL.it
Da novembre il libro sarà anche su Amazon e Delos Store.
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