lunedì 17 maggio 2021

Le strade di Alar

UOHT: Quest'interminabile assedio! Voglia per una volta il lago ingoiare Alar, anziché i Soli.
CASSILDA: Nemmeno Hali può farlo, poiché Alar giace su Dehme, che è in pratica un altro lago.
UOHT: Un lago è come un altro: acqua e nebbia, nebbia e acqua. Se Hastur e Alar cambiassero di posto nel corso di una notte, nessuno lo noterebbe. Esse sono le due città poste nei luoghi peggiori del mondo.
CASSILDA: Necessariamente, visto che sono anche le uniche. Eccetto Carcosa. (More Light, James Blish)

Nei più recenti articoli dedicati alla rivelazione del famigerato testo "Il Re in Giallo", quello azzardato da James Blish e ripreso in seguito da Lin Carter, si fa accenno ad Alar, una seconda città (una terza, contando anche la perduta Carcosa) che a quanto pare sarebbe impegnata in una guerra eterna contro la città in cui sorge il palazzo della regina Cassilda. Letteralmente si fa riferimento a un semplice "assedio" di Alar nei confronti di Hastur, ma credo che questa sia una sottigliezza trascurabile. Prima di proseguire lungo la strada intrapresa, conviene quindi soffermarci un attimo e cercarne di sapere qualcosa di più su Alar, partendo come sempre dai miti canonici di Bierce e Chambers che, come altre volte è accaduto, hanno opinioni divergenti. Secondo Bierce il nome Alar si riferisce a un personaggio, e più precisamente al narratore, nonché unico abitante accertato, di "An Inhabitant of Carcosa" (1); secondo Chambers il nome Alar si riferisce invece a un luogo, e più precisamente a una stella, considerando il contesto con cui viene citato in un passaggio del racconto "The Mask" (2). Nessuno dei suddetti autori ci fornisce quindi indizi validi per comprendere come Alar, dalla sua prima incarnazione (personaggio o stella che sia), si sia in seguito trasformata in una città. Inevitabilmente proviamo a indagare nel mondo reale, dove troviamo numerose città asiatiche con quel nome, la più importante delle quali si trova nella regione cinese dello Xinjiang. A tal proposito si voglia notare che il termine Alar, secondo la lingua Uigura (3), parlata da una vasta rappresentanza di popolazione residente in tale regione, significherebbe "isola", e ciò nonostante il fatto che non vi sia alcuna ragione geografica per utilizzare tale espressione, il che ci riporta alla realtà alternativa del "Re in Giallo", che la vuole invece bagnata dalle acque di un vasto lago.
Non ci resta a questo punto che andare a frugare nell'immensa letteratura dedicata ai miti "in giallo" per vedere se qualche autore, in epoca più recente, ha aggiunto qualche ulteriore tassello.
Le strade di Alar erano dense di una nebbia marina che era arrivava dal lago (mare) di Dehme. Un freddo fuori stagione tratteneva la città nel suo respiro, mentre la nebbia rendeva le ombre notturne ancora più scure. Figure striscianti attraversavano le strade come ombre. Una carrozza dorata passò sferragliando, costringendole a mettersi in salvo. Si diresse verso il palazzo attraverso le strade strette e buie della città, con le ruote che sbattevano sui ciottoli. All'interno della carrozza, il capitano della Guardia Destries era accasciato sul sedile di pelle bordeaux, la testa penzoloni e gli occhi fissi e ciechi persi in oppiacei sogni di gargoyle e di uomini dalle pallide maschere. Oltrepassò i grandi cancelli del palazzo e si fermò nel cortile. I servi aiutarono il capitano a scendere dalla carrozza proprio nel momento in cui la nebbia si apriva per rivelare la luna. Qualcosa improvvisamente attraversò il globo d'avorio e gli uomini rabbrividirono, non solo per il freddo (The Streets of Alar, DJ Tyrer).
Quello che avete appena letto è l'incipit de "Le strade di Alar" (4), un breve racconto uscito dalla penna dello scrittore britannico DJ Tyrer: si tratta di un racconto brevissimo ambientato, come ovvio, nella città di Alar. Fu pubblicato per la prima volta nel 2007 all'interno del volume "The King In Yellow: An Anthology", opera diffusa in formato A4 (una fanzine, praticamente) dall'indipendente Atlantean Publishing. In tale racconto troviamo numerosi spunti che si legano in qualche modo alla mitologia: il capitano della guardia Destries, dipinto come un assiduo oppiomane, viene convocato dalla principessa Thale assieme al Barone De Calvadorr per indagare sull'omicidio di una nobildonna, tale Mareza Ladjeff. Le indagini conducono i due uomini sulle tracce di un senzatetto di nome Yanni The Skunk, che cospirava con la Chiesa del Drago (5) per minare la Chiesa di Koth (6), alla quale la nobildonna uccisa era devota. Tuttavia, le allucinazioni di Destries suggeriscono che dietro l'omicidio ci sia molto di più di quanto non sembri. Si voglia notare che colui che, secondo Blish, ad Hastur era il principe Thale, trova qui un suo corrispondente femminile nella principessa Thale. Inoltre, come non notare l'assonanza tra il Barone de Calvadorr con i cugini Hildred e Louis de Calvados (7) di chambersiana memoria. In altri momenti avrei cercato di costruire una storia su queste piccole coincidenze, ma è evidente che in questo caso si tratta solamente di un divertissement dell'Autore, talmente poco plausibile potrebbe essere una diversa teoria.

Decisamente più interessanti i dettagli che troviamo nel racconto "Dark Stars & Steam", una sorta di sequel di "The Streets of Alar" originariamente pubblicato nell'antologia "The Steam Chronicles" (Zimbell House Publishing, 2015), antologia che raccoglie storie di dirigibili, treni e altre meraviglie meccaniche in perfetto stile steampunk.
Siamo in un'epoca evidentemente molto posteriore a quella dei fatti narrati nel racconto precedente. È in corso una guerra tra le città di di Alar e Aldones: il sipario si solleva sulla principessa Thale, che ora è divenuta regina di Alar, che convoca Lady Constance de Calvadorr (8), nipote del barone del Calvadorr, per indagare su un'incursione alla Marigny Metalworks. 

Occorre a questo punto soffermarci sui nomi delle città e in particolare su Aldones, che fino ad oggi avevamo ritenuto essere il nome di un personaggio ancora non ben delineato. Robert W. Chambers, infatti, nel suo celebre "Riparatore di reputazioni", così si espresse: 
Il signor Wilde illustrò più dettagliatamente il manoscritto, ricorrendo a parecchie opere di araldica per convalidare il risultato delle sue ricerche. Citò l'origine della dinastia a Carcosa, i laghi che univano Hastur, Aldebaran e il mistero delle Iadi; parlò anche di Camilla e Cassilda e descrisse le nebulose profondità di Dehme e il lago di Hali. [...] Poi, passo dopo passo. guidò Vance lungo le ramificazioni della Famiglia Imperiale, fino a Uhot e Tale, da Naotalba e lo Spettro della Verità fino ad Aldones (The Repairer of Reputations)
Rileggendo dopo anni queste righe, e in virtù dell'interpretazione di DJ Tyrer, iniziano a sorgere seri dubbi su quanto ipotizzato finora. In primo luogo, Hastur è citato assieme ad Aldebaran e, se è vero che quest'ultimo è un astro, allora anche Hastur potrebbe esserlo. Se ciò fosse confermato, i "laghi che li univano" potrebbero a questo punto non essere effettivamente dei laghi, ma più probabilmente delle nebulose, ovvero degli agglomerati interstellari di polvere (il che spiegherebbe come mai i laghi di Hali e di Dehme sono sempre avvolti nella "nebbia"). Infine, noi abbiamo dato per scontato che Aldones fosse il nome di una persona solo perché citato in coda a una lista di altri nomi della stessa categoria, ma nulla in realtà ci conferma che sia effettivamente così. Nonostante ciò, nel racconto "Tattered Sould" di Ann K. Schwader eravamo inciampati in questo passaggio: 
Raccontami della tua famiglia, Cassilda. Dimmi degli Aldones. È un nome che conosci? È una famiglia?". [...] “Sì”. “Qual è la sua relazione con te?". “Cugino e usurpatore. Traditore. Poiché era un uomo, aveva invocato per sé il diritto alla successione ma non è sopravvissuto abbastanza per profanare il trono di nostro padre.” (Tattered Souls, Ann K. Schwader). 
E quindi? Aldones è una persona, una famiglia, una città, una stella o cos'altro? Il mistero si infittisce. Ma torniamo a "Dark Stars & Steam" e facciamo subito conoscenza con vecchi e nuovi personaggi: 
Il paggio bussò e una voce li invitò a entrare. Nella stanza c'erano la regina Thale, lo zio di Constance, il barone del Calvadorr, il feldmaresciallo Castaigne e il generale Robardin. Una mappa sul tavolo attorno al quale stavano i quattro mostrava Alar e i suoi insediamenti, la nemica Aldones, la neutrale Crespian, e il lago-mare di Dehme. (Dark Stars & Steam, DJ Tyrer)
Soprassediamo sull'utilizzo di nomi già noti, come Castaigne e Robardin, e concentriamoci sulla guerra in atto. Sapevamo dall'inizio dalle parole di Cassilda (vedere citazione in apertura di questo articolo) che, Carcosa a parte, le rivali Hastur e Alar sono le uniche due città in quel mondo metafisico. Ma come far coesistere questa nuova rivelazione in base alla quale Alar è in guerra con Aldones con lo scenario completo finora delineato? E' possible che Aldones sia un alias di Hastur? E che la neutrale Crespian sia un alias di Carcosa? A questo punto non mi sentirei di escluderlo. Andiamo comunque avanti e vediamo quali altre sorprese ci riserva "Dark Stars & Steam".
Il parco (Atheling Park, ndr) prende il nome da una figura mitologica della tradizione che circonda il culto del Primo Re. Le vecchie leggende erano state trascurate in quanto non più rilevanti; Constance aveva letto di loro in qualche vecchio libro di scuola, ma ricordava poco. Chi aveva bisogno di antichi miti quando i misteri della Chiesa di Koth avevano servito così bene la città per un secolo e mezzo e il progresso della tecnologia aveva offerto così tanto? Lei stessa aveva poco tempo per le superstizioni della fede. Atheling Park, come per affermare la sua certezza, era stato il luogo della Grande Esposizione poco prima dell'inizio della guerra, dove le grandi tecnologie del tempo di pace erano state celebrate: nuovi veicoli a vapore, una macchina pensante che alcuni avevano detto avrebbe potuto annunciare una futura divinità tecnologica e una macchina in grado di contattare i morti con maggiore efficacia di qualsiasi Invigilator. (Dark Stars & Steam, DJ Tyrer)
La figura mitologica da cui prende il nome il parco nel quale è inscenata la resa dei conti tra gli Alariani e gli Aldoniani è evidentemente un rappresentante della famiglia Atheling, probabilmente quel William Atheling che abbiamo incontrato altre volte in precedenza. Non ci sconvolgiamo più di tanto. E' invece interessante il citato culto del Primo Re, che nel racconto di Tyrer appare essere una religione all'epoca ormai in declino, sorpassata dalla Chiesa di Koth. Quest'ultima, oggetto d'attenzione da parte dei ceti più elevati della società, nel prequel stava prendendo (o aveva preso) il sopravvento sulla rivale Chiesa del Drago, di estrazione proletaria. La corrispondenza tra il Culto del Primo Re e la decadente Chiesa del Drago viene confermata, in Dark Stars & Steam, da un personaggio di nome Gordo Bozz, ex membro della Chiesa del Drago e leader del commando Aldoniano, che così si rivolge a Constance de Calvadorr nell'appassionante finale: 
"Sono un servitore del Primo e Ultimo Re e delle Stelle Nere divoratrici di tutto!". "Sei pazzo!", gli rispose Constance, anche se ben ricordava che le stelle nere erano citate nei miti del Primo Re e si diceva che, in qualche modo, esse presagissero la fine del mondo. Cosa diceva la leggenda? "Una volta le stelle erano luminose; ora sono diventate scure". (Dark Stars & Steam, DJ Tyrer).
Il Primo (e Ultimo) Re è quindi il Re in Giallo? L'ipotesi sembra reggersi bene sulle sue gambe, e a questo punto l'ipotesi che Aldones sia un alias di Hastur si fa ancora più convincente. Qualunque cosa sia Hastur, beninteso, perché anche su questo punto non v'è alcuna certezza, come vedremo meglio nei prossimi articoli. 
CONTINUA

(1) Una nota in calce al racconto ci fa sapere che: "Tali sono i fatti comunicati al medium Bayrolles dallo spirito di Hoseib Alar Robardin" (An Inhabitant of Carcosa, Ambrose Bierce).
(2) Febbricitante, lottavo per allontanarli, ma vedevo il lago di Hali, stretto e pallido, mai mosso da un'onda o da un alito di vento, e le torri di Carcosa dietro la luna. Aldebaran, le Iadi, Alar, Hastur, scivolavano tra gli squarci delle nubi che correvano, agitandosi e sventolando come i laceri stracci del Re in Giallo. (The Mask, Robert W. Chambers).
(3) La lingua Uigura è una variante del turco e rappresenta una delle due lingue ufficiali della regione autonoma del Xinjiang. Attualmente l'uiguro è parlato da circa 10 milioni di persone.
(4) Il titolo "The streets of Alar" è un chiaro riferimento all'antologia chambersiana, all'interno della quale sono presenti tre racconti dal titolo "The Street of..." .
(5) La Chiesa del Drago è un chiaro riferimento al racconto "Nella corte del drago", incluso nella più volte citata antologia chambersiana.
(6) La Chiesa di Koth è un chiaro riferimento al Segno di Koth, simbolo ricorrente nei miti di Cthulhu, ai quali Lovecraft attribuisce un significato di portale verso altre dimensioni. "All'improvviso il dottore notò una porticina all'estremità opposta della camera e si calmò quanto bastava per avvicinarsi ed osservare il rozzo emblema che vi era scolpito. Era solo un simbolo, ma lo riempii di un imprecisato terrore spirituale, perché una volta un suo amico particolarmente sensibile lo aveva disegnato su un pezzo di carta gli aveva rivelato alcuni dei significati che gli vengono attribuiti nel regno del sonno. Era il segno di Koth, che i sognatori scorgono sulla porta di una certa torre nera che svetta nel crepuscolo, e a Willett non era piaciuto ciò che Randolph Carter gli aveva svelato dei suoi poteri." (The Case of Charles Dexter Ward, HP Lovecraft)
(7) In passato avevamo ipotizzato che Calvados potesse riferirsi a una piccola regione della Bassa Normandia, la stessa dove viene tutt'oggi prodotto l'omonimo brandy.
(8) Impossibile non pensare alla giovane figlia de Il Riparatore di Reputazioni, Constance Hawkberk, andata poi in sposa a Louis Castaigne.

5 commenti:

  1. Volendo esprimere un commento "cultista", potremmo pensare che I Grandi Antichi o I Servitori del Culto del Primo re si siano divertiti ad intorbidare le acque per poter meglio seguire i lor intricati piani. Oppure che i multiversi con tutte le loro infinite varianti aperti dal Segno Giallo siano ancora di più di quanti pensavamo che fossero. Volendo invece esprimere un commento "razionale" potremmo dire che i vari autori fin qui intervenuti si siano applicati parecchio per creare un sistema di citazioni incrociate e di inside jokes all'interno delle loro opere. Mi sa che però la verità è che devo smetterla di andare in vacanza sul Lago di Hali, temo ci sia qualcosa di tossicamente allucinogeno nelle sue nebbie perenni. :P

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    1. Mi sento di preferire la possibilità "cultista", nella quale continuano ad accavallarsi nuovi suggerimenti che sono, in buina sostanza, la benzina di questo speciale. In tutto questo non è difficile trovare assonanze tra il segno giallo chambersiano e il segno di Koth lovecraftiano. In quanto alle nebbie del lago di Hali, probabilmente non sono meno temibili di quelle che appaiono di tanto in tanto da voi nel polesine o nella laguna veneta...

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  2. Interessante la prospettiva cosmologica che si apre in un certo punto del post. Nell'astrologia araba Aldebaran è tra l'altro una delle quattro stelle-Re. Le altre sono Antares, Regolo e Fomalhaut.

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    1. La tua osservazione sulle stelle regali potrebbe scatenare una decina di nuovi post. Devo fare in modo di trattenermi, altrimenti non ne esco più...

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    2. Capisco la situazione... Anch'io dispero di riuscire prima o poi a scendere da Hanging Rock ;-D

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