mercoledì 31 agosto 2022

Traditi dalla fretta #31

"Settembre è il mese del ripensamento" - cantava un tizio tanti anni fa - un mese in cui "ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità". Non c'è in realtà molto a cui ripensare né tanto mano qualcosa da ricominciare. Tutto è esattamente uguale a quando decisi, ormai quasi due mesi fa, di staccare la spina dalla socialità. Altre volte in passato mi era capitato di ritrovarmi dove mi trovo oggi a tirare le somme di un'estate di vacanze passata troppo in fretta, come "l'ala del tempo che la guardi ed è già lontana". 
Ma "noi si lavora, Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore" e questi due mesi di silenzio sono volati come se nemmeno fossero esistiti. Ho osservato gente partire e altra gente ritornare e tutti prima o poi mi chiedevano cosa ci facessi imperterrito dietro la scrivania di un ufficio. La risposta non esiste. O meglio, non esiste una risposta che possa risultare comprensibile e condivisibile. Le ragioni sono tante, anzi è una sola, e credo che un giorno non molto lontano la risposta sarà servita lo stesso, anche se non verrà da me.
Avevo promesso che il blog avrebbe riaperto e così sto facendo oggi. Non so quanto durerà ma "quelle lunghe oziose ore", che tali non sono state, mi hanno comunque regalato piccoli sprazzi di creatività che mi hanno permesso di completare un progetto che avevo iniziato più o meno due anni fa e a cui forse avevo anche accennato. Due anni sono un'eternità rispetto ai miei standard di un tempo, ma i tempi sono cambiati e il blogger che c'era una volta non esiste più o, se esiste, è abilmente nascosto sotto strati e strati di polvere. Riprendiamo, come di consueto, con una nuova puntata di "Traditi dalla fretta" che, senza indugio alcuno, svela immediatamente le carte.

Sta per tornare, anche se fuori stagione, una vecchia tradizione di Obsidian Mirror
A SETTEMBRE TORNA LO SPECIALE

La morte porta il più grande mutamento che sia mai stato visto. Mentre in generale lo spirito rimosso dal corpo ritorna alla sua origine, ed a volte appare nella forma del corpo che lo portava, è successo anche che il corpo abbia camminato senza lo spirito. Questi incontri sono attestati da chi ha vissuto abbastanza da poter affermare che un cadavere, così risorto, non ha affetti naturali, né ricordi, ma solo odio. Si sa anche che alcuni spiriti che in vita erano benigni, sono divenuti maligni dopo la morte. (Ambrose Bierce).

Sono trascorsi ormai più di quattro anni dall'ultima volta che su questo blog era apparso uno "speciale". E tra l'altro, quell'ultima volta, con malcelata scaltrezza, ero ricorso all'aiuto di alcuni colleghi blogger che, impietositi, mi avevano supportato nella stesura dei testi. Il risultato, che fu battezzato "Pleasure of Pain" in onore al tema che faceva da filo conduttore, fu grandioso al punto che ebbe anche un seguito sul blog "Cronache del tempo del sogno" dell'amico Ivano Landi. Al netto di quell'ultimo episodio, e di alcuni micro-speciali sparsi qua e là, bisogna però risalire addirittura all'anno precedente, quando l'iniziativa ancora era nota come "lo speciale di Aprile", per trovare uno "speciale" interamente firmato da Obsidian Mirror.

Sin dalle sue origini, lo "speciale" doveva festeggiare il mese del compleanno del blog (aprile, appunto), riunendo sotto un unico cappello due di quelle che sono sempre state le mie più grandi passioni, ovvero il cinema e l’horror. E così, nel 2014 questo blog si era occupato della saga di Phantasm del regista Don Coscarelli, purtroppo celebre solo entro un ristretto numero di appassionati; nel 2015 aveva affrontato i film coreani della serie Whispering Corridors, uniti dal filo conduttore del corridoio, indubbiamente uno dei più disturbanti topos del cinema di paura; nel 2016 era poi passato alla famosissima, e a questo punto direi pure inflazionatissima, saga giapponese di Ring, con il suo pozzo-icona e l'agghiacciante figura di Sadako. 
Uno speciale, quello di Ring, che in un certo senso aveva rappresentato una svolta, sia per l'insperato successo di visite sia per la sua complessità, avendo infine monopolizzato il blog per due interi mesi. Infine, nel 2017, sul blog era stata la volta dello speciale tailandese, incentrato non su una specifica saga cinematografica, bensì sul folclore di un intero paese.
Avrei potuto attendere il prossimo aprile per uscire con un nuovo speciale, ma visto che ho mancato l'appuntamento per ben cinque volte, tanto vale mandare in mona il calendario e alzare subito il sipario.

Anche questa volta, come da consolidata e sadica abitudine, paleserò il tema dello speciale 2022 solo nel momento in cui il primo post andrà effettivamente online. L'unica differenza è che qualche indizio negli ultimi mesi l'ho lasciato (e un paio anche oggi) e i lettori più scaltri, ne sono quasi certo, forse avranno già capito.
Parleremo di un'altra grande saga horror, ovviamente, una di quelle saghe super famosissime che quasi tutti hanno visto e che altri blogger, in un passato nemmeno troppo remoto, hanno a loro volta affrontato. Non ci limiteremo a elencare uno dopo l'altro una sequenza di film, bensì, come abbiamo fatto nelle occasioni precedenti, ci perderemo in lunghe e complesse digressioni, cercando di sviscerare i significati meno evidenti. Risaliremo infine la corrente fino a scoprire le vere origini della protagonista del nostro speciale e arriveremo addirittura ad identificare la sua figura in qualcuno vissuto in Giappone nei primi anni del XVII secolo*. Nel corso del lungo speciale** che sta per iniziare, e che ci terrà compagnia per un paio di mesi*** e forse anche fino a Natale****, analizzeremo una quindicina di film (più di quaranta, volendo contare anche quelli che verranno solo citati), una serie tivù, svariati libri, un po' di fumetti, un paio di videogames e chi più ne ha più ne metta.
E ci sarà là in alto anche un nuovo header (ovviamente temporaneo) a suggellare l'avvenimento. A questo punto non rimane che attendere qualche giorno. Settimana prossima, dopo cinque anni di latitanza, si alza nuovamente il sipario!

* Consideratelo un altro indizio
** Lo sto ancora impaginando, ma prevedo un numero di post compreso tra  15 e  20
*** Rispetto al passato, i ritmi saranno decisamente meno serrati: mi immagino un post ogni 3-4 gg
**** Sto valutando la possibilità di interrompere lo speciale a fine mese per poi riprenderlo a novembre inoltrato. Si accettano suggerimenti.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
 STRANI ÆONI

Tra i mille gruppi Telegram di cui faccio parte ce n'è uno che nell'ultimo anno ho frequentato poco, tanto che, ogni volta che mi ci imbatto, non mi ritrovo mai con meno di mille post da leggere. Per fortuna Telegram dispone di un pulsantino che, in una frazione di secondo, segna come già letti tutti i post precedenti, consentendo all'utente di spazzare via senza pietà il pregresso in un colpo solo. Ciò ovviamente non è bello, né da dire né da fare, ma perlomeno, oltre ai post non letti, questo simpatico strumento azzera anche i miei sensi di colpa.
Scopro quindi con imperdonabile ritardo di una bella iniziativa messa in piedi dal suddetto gruppo, il più importante in Italia dedicato a Lovecraft, e che si è materializzata quest'estate nella forma di un volume di ben 230 pagine con racconti scritti dai membri del gruppo, racconti che spaziano dall'orrore cosmico alla fantascienza, dallo splatter al weird. All’interno sono presenti anche illustrazioni e fumetti di genere horror ispirati da HPL e non solo. 
Racconti di Thomas Andrigo, Andrea Inconi, Matteo Inconi, Mauro Palazzi, Alessandro Repetto, Stefano Sbaccanti, Paolo Sista, Marco Zanelli, Gianfilippo Zito e Sidney.
Lo trovate solo su Amazon in versione esclusivamente cartacea. In un imprecisato futuro è possibile che arrivi anche la versione digitale ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
 I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA MORISAKI

Jinbōchō, Tōkyō: il quartiere delle librerie, paradiso dei lettori. Benché si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, è un angolo tranquillo, un po’ fuori dal tempo, con file di vetrine stipate di volumi, nuovi e di seconda mano. Non tutti lo conoscono, i più vengono attratti dalle mille luci di Shibuya o dal lusso di Ginza, e neppure Takako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – lo frequenta, anche se proprio a Jinbōchō si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni: un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza adibita a magazzino al piano superiore. È il regno dello zio Satoru, che ai libri e alla Morisaki ha dedicato la vita, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato.
Entusiasta e un po’ squinternato, Satoru è l’opposto di Takako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha annunciato che sposerà un’altra. Ed è proprio lui, l’eccentrico zio, a lanciarle un’imprevista ancora di salvezza proponendole di trasferirsi al piano di sopra della libreria in cambio di qualche ora di lavoro.
Takako non è certo una gran lettrice ma, quasi suo malgrado, si lascia sorprendere e conquistare dal piccolo mondo di Jinbōchō.
Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con uno sconosciuto ossessionato da un misterioso romanzo e rivelazioni sulla storia d’amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.
“Iniziai a leggere un libro dopo l’altro. Quei vecchi libri nascondevano storie per me inimmaginabili. E non mi riferisco solo a ciò che raccontavano. Dentro ognuno trovai tracce del passato: sottolineature, segnalibri, fiori secchi… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri. E così cominciai ad affezionarmi alla libreria Morisaki.”
Disponibile sul sito dell'editore e in tutte le librerie, online e fisiche.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
 IL LAMPADARIO

Nella grande casa in cui, magra, scalza, solitaria, la piccola Virgínia si aggira «in concentrata distrazione» i mobili spariscono un po’ alla volta, «venduti, rotti o troppo vecchi», e le porte si aprono su stanze in cui regnano «il vuoto, il silenzio e l’ombra». Abbandonato nella vasta sala da pranzo – dove brillano «vetri e cristalli addormentati nella polvere» – c’è però un lampadario, unico sopravvissuto di antichi fasti: «Il grande ragno avvampava», e Virgí­nia «lo guardava immobile, inquieta, sem­brava presagire una vita tremenda. Quel­l’esistenza di ghiaccio». Ma soprattutto in­sieme a lei c’è Daniel, il fratello di poco più grande, che da quando è nata la consi­dera «solo sua», che la protegge e la tormenta, e con lei condivide straordinari se­greti: dal misterioso cappello che vedono scivolare lungo il fiume – e che immagina­no appartenga a un annegato – alla scato­la piena di ragni velenosi di Daniel, fino alla Società delle Ombre di cui sono gli unici membri. Quando i due, cresciuti, la­sceranno insieme la tenuta di Granja Quie­ta per andare a studiare in città, i loro desti­ni si separeranno. E quando, dopo un’ar­dua educazione sentimentale, Virgínia de­ciderà di tornarci, capirà «che il posto do­ve si è stati felici non è il posto dove si può vivere»: sul treno che la riporterà lontano si accorgerà di essersi scordata di guarda­re il lampadario e saprà «di averlo perdu­to per sempre», così come ha perduto per sempre la sua infanzia miserabile e incan­tata. Lispector narra questa struggente iniziazione alla vita con la sua lingua lussu­reggiante e visionaria: «attenta» ha scritto Franco Marcoaldi «al cuore che batte, al­la vena che pulsa, alla vibrazione cieca del sentimento nel corpo».
Disponibile sul sito dell'editore e in tutte le librerie, online e fisiche.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
IL FANTASMA NELLO SPECCHIO

Dalla penna di una misteriosa autrice britannica del secolo scorso, una raccolta di nove racconti che indagano altrettanti episodi in cui il piano del soprannaturale e quello del reale si sovrappongono.
Un’entità ostile cerca di assassinare un operaio che sta smantellando una camera da letto… Un ragazzino incontra una misteriosa donna in bianco che gli mostra un incidente stradale in cui lui stesso si troverà coinvolto dodici anni più tardi… Uno spietato libertino del diciottesimo secolo ritorna sulle scene delle proprie malefatte… Una defunta briga dall’aldilà per restituire a sua sorella una spilla rubata… Da una casa misteriosa proviene la musica di una festa che non c’è… 
«Cercavo storie di spettri di prima mano – non quelle antiche tramandate di padre in figlio, non quelle che probabilmente sono più il frutto dell’immaginazione di qualche mente fervida che autentiche manifestazioni del soprannaturale; cercavo racconti di eventi inspiegabili che però fossero totalmente documentabili e autentici. E ancor di più, volevo che fossero unici, inusuali. Le storie contenute in questo libro appartengono a quella categoria, e non possono essere smentite facilmente. Sono state verificate, ricontrollate e comprovate». (Dall’introduzione di Patricia Squires) 
Disponibile sul sito dell'editore e in tutte le librerie, online e fisiche.

Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali  
 SALLOW BEND

Quando due adolescenti scompaiono dalla piccola cittadina rurale di Sallow Bend, i residenti si uniscono per cercarli. Non sospettano nemmeno che trovare le ragazze ribelli sarà l'inizio dei loro problemi. Un vecchio male sta sorgendo e solo un uomo sembra rendersi conto che tutti sono in pericolo e questa non è la prima volta che accade. Con il carnevale in città, le persone vogliono divertirsi, ma per molti questo sarà il periodo peggiore della loro vita.
Alan Baxter è un pluripremiato autore di horror, thriller soprannaturali e fantasy oscuro. È anche un esperto di arti marziali, grande intenditore di whisky e amante dei cani. This Is Horror lo definisce "il maestro dell'oscurità letteraria in Australia" mentre il  podcast Talking Scared lo ha soprannominato "The Lord of Weird Australia". Se volete leggere qualcosa di suo aggratis potete visitare il suo sito www.alanbaxter.com.au dove l'Autore ha messo a disposizione numerosi suoi racconti, Iscrivendovi alla newsletter riceverete inoltre via mail il thriller horror cosmico "The Book Club". 
Alan è stato undici volte finalista agli Aurealis Awards, otto volte finalista agli Australian Shadows Awards e otto volte finalista ai Ditmar Awards. Da quelle finali ha portato a casa l'Aurealis Award nel 2021 per la raccolta "The Gulp", l'Australian Shadows Award nel 2014 per il racconto "Shadows of the Lonely Dead", l'Australian Shadows Paul Haines Award nel 2015 per il romanzo "In Vaulted Halls Entombed”, l'Australian Shadows Award nel 2016 per la raccolta "Crow Shine" e l'Australian Shadows Award nel 2019 per raccolta "Served Cold". 
L'e-book "Sallow Bend" è disponibile su Amazon al prezzo speciale di $2.99 (ma solo fino al 2 settembre)

10 commenti:

  1. Bentornato all'opera :-)
    Staccare un po' ogni tanto è una buona regola, sicuramente ora sei più motivato, lo speciale mi incuriosisce, purché non sia troppo horror.
    Riguardo le letture proposte, vediamo se indovini quale mi stuzzica di più ;-)

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    1. Non è difficile indovinare. Ti stuzzica la libreria Morisaki, giusto?
      Lo speciale sarà horror ma non troppo. Nel senso che sul blog non ho mai pestato troppo sul pedale dello splatter e, anche quando parlo delle cose più terribili, certo di renderle a loro modo piacevoli. Almeno spero di esserci riuscito....

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    2. Ovviamente hai indovinato.
      Se sono ancora qui, si vede che davvero quando parli di horror eviti gli eccessi granguignoleschi.

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    3. Allora cercherò di mettere da parte l'idea dello "speciale sbudellamenti" che avevo in mente per l'anno prossimo.... ^_^

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  2. Ma sai che non ti facevo tipo da I miei giorni alla libreria Morisaki? Sarà che lo percepisco come un librino da ombrellone, molto di moda fra lettrici giovani... :)

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    1. Morisaki unisce due delle mie passioni: i libri e il Giappone. Non avevo idea che andasse per la maggiore tra un pubblico femminile e anagraficamente (rispetto a me) avvantaggiato. Ma io vado a pelle e non faccio caso a cosa succede sotto gli ombrelloni. ^_^

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  3. Ben tornato... e si vedrà dove condurrai il blog o dove esso ti condurrà.

    Mi incuriosisce moltissimo il tuo "Speciale".

    I miei giorni alla libreria Morisaki lo sto considerando da tempo, soprattutto perché mi trovo a Tokyo, se devo essere sincera.

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    1. Anch'io sono curioso di sapere quale direzione prenderà il blog. Intanto c'è lo speciale che mi garantisce un buon livello di autonomia, poi si vedrà.
      Salutami Tokyo! L'avevo lasciata dieci anni fa con la promessa di tornare ma comincio ad avere qualche dubbio in proposito...

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  4. Post molto interessante, ricco di spunti, e soprattutto è un piacere arrivare su un blog che torna ad un'attività più intensa al contrario di tanti che invece piano piano stanno smettendo di funzionare come prima... :--)

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    1. L'attività più intensa potrebbe in teoria limitarsi ai periodo dello speciale: in questi due mesi di silenzio ho prodotto parecchio materiale e adesso posso permettermi il lusso di postare più frequentemente. In futuro vedremo. Ciaooo!

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