Dopo oltre due mesi in cui The Obsidian Mirror è stato monopolizzato dallo Speciale Ju-On, eccoci tornati alla normalità (se di normalità, in questo mondo impazzito, è ancora possibile parlare). Mi sento quasi meschino a scarabocchiare stupidate quando tutto là fuori sta andando a rotoli, ma quello che che leggerete da qui alla fine dell'anno, sono in realtà cose già pronte e che vado a pubblicare più per inerzia che per un reale desiderio di aggiornare il blog. Unica eccezione è la puntata di "Traditi dalla fretta" che va in onda oggi che, per ovvi motivi, scrivo oggi in fretta e furia a poche ore dalla sua effettiva pubblicazione sul blog.
In altri momenti non avrei mancato un accenno, anche di sfuggita, a due tra gli eventi che in questa stagione calamitano l'attenzione di tutti gli appassionati del fantastico in Italia, vale a dire l'appuntamento milanese con Stranimondi e quello toscano di Lucca Comics, ma la verità è che entrambi mi sono passati davanti agli occhi mentre ero girato e quando me ne sono ricordato erano ormai ben lontani all'orizzonte. Pazienza. Sarà per il prossimo anno o, se non per quello, per quello dopo. Sarà probabilmente per il giorno in cui mi scrollerò di dosso questa strana sensazione, come dire, di vivere disallineato (troppo in anticipo o, se preferite, troppo in ritardo) dai miei tempi. E chissà se il Natale, ormai dietro l'angolo a giudicare dalle prime lucette che già si vedono in giro, non mi possa regalare un po' di sincronia.
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L'ENIGMA E ALTRE STORIE
L’enigma e altre storie presenta per la prima volta in Italia la più importante raccolta di racconti dell’inglese Walter de la Mare, originariamente pubblicata nel 1923. Amante e fautore dell’importanza del racconto breve, de la Mare fu apprezzato da diversi suoi colleghi (Graham Greene ebbe parole di grande elogio per lui) e letto da un vasto pubblico. Noto anche per le sue poesie e per la narrativa d’infanzia, la sua fama è però affidata soprattutto alle storie di fantasmi, che proprio in questa raccolta trovano la sua forma più perfetta: racconti come “La zia di Seaton”, “L’enigma”, “Dal profondo” sono considerati tra i classici della narrativa fantastica inglese del Novecento, e influenzeranno i principali autori del genere. Il volume è arricchito da un'introduzione biografica e una postfazione di Giacomo Ortolani.
Walter de la Mare è tra i più importanti autori inglesi della prima metà del Novecento. Tra le sue opere più famose è certamente il romanzo "Memorie di una donna in miniatura" (1921), accanto alle sue raccolte di poesie e di racconti fantastici. È considerato uno degli ultimi grandi autori di storie di fantasmi del Novecento. De la Mare si è spento nel 1956 a Twickenham, nel Middlesex; il suo corpo è conservato nella cattedrale di St Paul, a Londra.
"L'enigma e altre storie" è disponibile a partire dal 13 ottobre 2022 nelle migliori fisiche e digitali e, naturalmente, sul sito dell'editore.
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IL MONDO NON È NOSTRO
In un mondo devastato, senza futuro e senza speranza, l'ultima grande impresa è svelare il segreto della fortezza nascosta. Un capolavoro dimenticato di una grande scrittrice.
È passato un centinaio di anni da quando la “Tragedia” ha sconvolto la Terra. I segni di questo destino sono ancora ben visibili nelle città sconvolte, dove a fianco dei grattacieli di vetro convivono le povere case di mattoni tozze e giallastre e le tende dei tanti costretti al nomadismo. Poi c’è lei, la Fortezza: la grande tentazione, che racchiude il mistero, il pericolo, forse la fortuna e chissà che altro. Ed è lì che il Capitano e la sua banda di spostati vogliono andare. Per dare alla loro vita una svolta, o forse solo una degna conclusione.
Daniela Piegai, nata e cresciuta in Toscana, è una delle autrici italiane di fantascienza più rappresentative. Come giornalista ha lavorato per Paese Sera e per ANSA; negli ultimi anni si è dedicata all'attività di pittrice. Autrice di numerosissimi racconti, ha pubblicato sei romanzi e diversi romanzi brevi. Tra le opere più note Parola di alieno (Nord 1978), Ballata per Lima (Nord 1980), Nel segno della luna bianca (con Lino Aldani, Nord 1985). Gran parte della sua produzione è tuttora inedita. "Il mondo non è nostro" lo trovate nelle solite librerie digitali e sul sito dell'editore.
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IO SONO VIVO, VOI SIETE MORTI
L’intera carriera di Philip K. Dick come scrittore di fantascienza è stata una sfrenata, deragliante indagine sulla realtà, condotta per un trentennio sotto l’influsso di esperienze trascendentali, abuso di farmaci e di droghe, deliri paranoici, crisi mistiche e seduzioni compulsive, e riversata in un corpus di 44 romanzi e oltre un centinaio di racconti. Con dedizione appassionata e attenzione chirurgica per il dettaglio, Emmanuel Carrère ne intesse la vita vissuta e sognata utilizzando i frammenti autobiografici presenti nei suoi scritti, scava negli angoli più riposti del suo idios kosmos, spia dalle fenditure di un mondo in disgregazione. E restituisce al lettore un affresco nitido e allarmante delle pericolose visioni di cui Dick fu vittima e artefice.
Nel 1993 Emmanuel Carrère pubblicava in Francia un libro dal titolo ‘Io sono vivo, voi siete morti’, raccontando la vita di uno scrittore di fantascienza, Philip Dick, già allora considerato autore cult.
Emmanuel Carrère ci racconta la sua vita con infiniti dettagli, ci parla dei suoi complessi, delle sue paure e delle sue paranoie, ce lo mostra come uomo, artista e profeta, ma soprattutto ci fa comprendere che Dick usa la fantascienza come mezzo per ricercare Dio e per svelarne le contraddizioni. È una biografia certamente interessante per i fan di Dick e, per chi non avesse mai letto il celebre autore di fantascienza, potrebbe essere un modo intelligente per affrontarne consapevolmente la lettura.
Il libro di Carrère, già tradotto in un'edizione Theoria del 1995 e in una successiva edizione Adelphi nel 2016, viene ripubblicato quest’anno sulla spinta del notevole successo che l'autore transalpino sta riscuotendo nel nostro paese. Link al sito dell'editore.
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IL RICHIAMO DEL CORNO
Quando Alan Querdilion, un ufficiale della Marina britannica, si risveglia nel letto di uno strano ospedale sono passati centodue anni, il mondo non è più lo stesso e si ritrova imprigionato in un incubo. I nazisti hanno vinto la seconda guerra mondiale e regnano incontrastati. I prigionieri-schiavi vengono allevati e trasformati nella selvaggina di un feroce sovrano. Un terrore remoto e indicibile si impossessa lentamente di Alan: è «il terrore che si prova ad essere cacciati». Qualcosa di notte si muove nella foresta e brama sangue. Lo sente avvicinarsi da lontano, preceduto dal suono di un corno. Sono note isolate, appena avvertibili, separate da lunghi intervalli, «ognuna così solitaria nel buio e nel silenzio assoluto, come un’unica vela su un vasto oceano».
Adelphi riscopre e rimanda in libreria "Il richiamo del corno", un romanzo ucronico e distopico diventato un libro di culto per tutti gli appassionati del genere, un libro che racconta l’orrore della guerra e soprattutto la crudeltà degli esseri umani che non riescono a vivere stando lontani dal male.
Nella nota che correda la nuova edizione italiana, Matteo Codignola ricostruisce la bizzarra parabola esistenziale e letteraria dell’uomo che si nascondeva dietro lo pseudonimo di Sarban, un diplomatico inglese di nome John William Wall, che trascorse buona parte della sua vita lontano dalla madre patria. Durante la seconda guerra mondiale fu di stanza al Cairo e lì rimase fino al 1952, anno in cui Il richiamo del corno vide le sue prime stampe. La carriera letteraria di Wall conobbe una ribalta a dir poco breve, soprattutto per via di una produzione esigua, a sua volta frutto, stando al diretto interessato, di una grande pigrizia.
Sarban spalanca le finestre dell’inferno e ci mostra quella mostruosa fabbrica del male che gli uomini del suo secolo hanno costruito. Anche in questo nuovo millennio il corno continua ad annunciare che la caccia all’uomo è ancora aperta. La posta in gioco è davvero alta e questa volta potrebbe chiamarsi estinzione. Link al sito dell'editore.
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UN'ALTRA REALTA
Questi racconti di Machen, quasi tutti inediti in Italia, fanno parte della sua produzione più nascosta e rimasta in ombra rispetto ai capolavori riconosciuti, e coprono un arco temporale che va dal 1890, l’anno del Grande dio Pan, al 1937, in cui posò la penna e smise completamente di scrivere narrativa. Sono racconti thriller e del mistero, con qualche incursione nel weird e nel fantastico, ma l’impronta inconfondibile del misticismo di Machen è presente in tutti. Si va da casi di stregoneria e scomparse inspiegabili (“Morduck la Strega”, “Lo Strano Caso di Emily Weston”) a storie di doppelganger e doppi (“Johnny e il Doppio”, “Un Duplice Ritorno”, “Psicologia”), passando per strane visioni che avvengono nella campagna gallese (“Notte di Mezza Estate”, “La Visione del Dott. Duthoit”), omicidi rocamboleschi (“Il Mistero di Islington”) e singolari riti che si celebrano in regni immaginari (“L’Isola delle Ombre”) o nel mezzo di zone poco frequentate della metropoli londinese (“Il Circolo Scomparso”, “Il Rituale”). In tutto sono 12 racconti e una poesia (“L’Iniziazione”), inframmezzati da immagini fotografiche o pittoriche di Machen e raccordati da note e commenti del curatore. Si tratta di un’edizione critica che comprende anche una dotta introduzione di Marco Maculotti e, in appendice, un raro saggio dello stesso Machen sui fantasmi in letteratura. Questo il link al sito dell'editore e questo un link all'anteprima offerta da Maculotti.
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OLTRE I LIMITI DEL REALE
Tra i massimi esperti spagnoli di letteratura fantastica, David Roas intraprende con Oltre i limiti del reale – Una definizione del fantastico un’iniziativa rischiosa quanto affascinante: delineare una mappa completa dei meccanismi del fantastico attraverso concetti chiave quali la realtà, la paura, l’impossibile e il linguaggio. Un saggio ambizioso che non si sofferma solo sulle convenzioni del genere fantastico, ma copre – con uno stile divulgativo che non rinuncia mai all’accuratezza e al rigore della ricerca – quante più prospettive possibili: dalla teoria della letteratura alla filosofia, passando per la scienza, l’estetica e la cybercultura.
Pubblicato negli Stati Uniti e in Spagna, Oltre i limiti del reale è uno studio brillante che apre nuove strade di interpretazione del fantastico attraverso un’analisi della sua storia, della sua rilevanza e della direzione che ha assunto nelle produzioni più recenti.
David Roas (Barcellona, 1965) è professore di Teoria della letteratura e Letteratura Comparata presso l’Universidad Autónoma de Barcelona. Specialista in letteratura fantastica, Roas ha dedicato diversi saggi e antologie al genere, tra i quali Teorías de lo fantástico (2001), Hoffmann en España (2002), De la maravilla al horror. Los orígenes de lo fantástico en la cultura española (1750-1860) (2006), La sombra del cuervo. Edgar Allan Poe y la literatura fantástica española del siglo XIX (2011), A ameaça do fantástico. Aproximações teóricas (2014), Historia de lo fantástico en la cultura española contemporánea (1900-2015) (2015). È inoltre a capo del Grupo de Estudios sobre lo Fantástico (GEF) dell’Universidad Autónoma de Barcelona e direttore della rivista accademica Brumal. Revista de Investigación sobre lo Fantástico / Brumal. Research Journal on the Fantastic. Roas è, infine, a sua volta apprezzato autore di racconti fantastici, raccolti nelle antologie Distorsiones (2010) e Invasión (2018). Link al sito dell'editore.
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XXVIII Trofeo RiLL
Domenica 30 ottobre, alle 18:00, ha avuto luogo la premiazione del XXVIII Trofeo RiLL per il Miglior Racconto Fantastico, premio letterario organizzato dall’associazione RiLL - Riflessi di Luce Lunare.
La cerimonia si è svolta all’interno del festival internazionale Lucca Comics & Games, presso la sala incontri “Giovanni Ingellis” di Lucca Games (padiglioni di viale Carducci).
Il Trofeo RiLL è uno dei maggiori concorsi letterari italiani per racconti fantastici. Possono partecipare al premio storie fantasy, horror, di fantascienza e, in generale, ogni racconto sia (per trama e/o personaggi) “al di là del reale”. A ogni edizione partecipano stabilmente più di 300 racconti; nel 2022 i testi ricevuti sono stati 371, scritti da più di 300 autori e autrici, residenti in Italia e all’estero.
Il Trofeo RiLL è patrocinato da Lucca Comics & Games, che da sempre ospita la premiazione.
Nel corso della premiazione è stata presentata l’antologia QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni: ventesima uscita della collana Mondi Incantati, che pubblica ogni anno i migliori racconti del Trofeo RiLL e di SFIDA (altro concorso bandito da RiLL). Il libro, curato da RiLL, è edito da Acheron Books. La copertina è firmata dall’illustratrice Valeria De Caterini.
QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni propone anche la sezione RiLL World Tour, che dal 2013 ospita i racconti fantastici premiati nei concorsi esteri con cui il Trofeo RiLL è gemellato: il premio Visiones (Spagna); il premio Ataegina (Portogallo); la NOVA Short-Story Competition (Sud Africa); la Horror Flash Fiction Competition (Australia).
QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni include tredici racconti. Aprono il volume le cinque storie premiate del XXVIII Trofeo RiLL, selezionate dalla giuria del concorso, composta da scrittori, giornalisti, accademici, esperti e autori di giochi:
Vincitore del XXVIII Trofeo RiLL: Quel signore in salotto, di Nicola Catellani (Carpi, Modena)
Una ghost-story dei nostri giorni, scritta con tale naturalezza da accentuare l’empatia verso i personaggi. Si parte da uno spaccato di vita familiare, con le ansie e le preoccupazioni quotidiane comuni a molti di noi; in questo contesto il soprannaturale si fa strada inaspettato, senza ricorrere a effetti speciali, ma semplicemente sedendosi nel tranquillo salotto di un’anziana signora.
Secondo Classificato: nonmorto, di Marta Bonaventura (Londra, Gran Bretagna)
Un racconto sui non morti, molto ben sviluppato e nel quale un nucleo doloroso sottende l’invenzione fantastica. Dopo un avvio quasi investigativo, l’orrore si afferma come colpa e ripristino dell’equilibrio. Quasi un omaggio a Poe.
Terzo Classificato: Il funerale dell’assassino, di Nelson Nazzicari (Lodi)
Una storia dura e cruenta, una sorta di frammento di un’ambientazione (un’Italia futuristica?) che si intuisce molto articolata, nella quale emerge con forza lo scontro fra istituzioni laiche e religiose. Per certi aspetti, un racconto a tesi, che vuole scuotere i lettori.
Quarto Classificato: Still life, di Riana Rocchetta (Imola, Bologna)
Il racconto di una notte di festa in cui i defunti escono dalle tombe per vivere un effimero momento di nostalgia, rimpianto o vendetta… ma il grottesco si fa garbato e l’orrore è solo uno sfondo per la narrazione, mentre la scrittura procede ironica e disinvolta.
Quinto Classificato: Il frutteto, di Giorgio Smojver (Padova)
Un racconto evocativo e coinvolgente, che si svolge a Messina nel XIII secolo. L’ambientazione italiana è ben utilizzata, e molto apprezzabile è la forma linguistica, che usa arcaicismi con efficacia, risultando scorrevole e mai forzata. Le tre voci narranti si alternano in modo convincente, fino all’epilogo.
Sempre durante la premiazione, è stato consegnato il premio speciale Lucca Comics & Games per SFIDA 2022, il concorso che RiLL riserva dal 2006 agli autori/ autrici arrivati una o più volte in finale al Trofeo RiLL. Il concorso deve il nome alla SFIDA che RiLL lancia con ogni edizione: scrivere una storia che rispetti uno (o più) vincoli, che cambiano ogni anno.
Nel 2022 SFIDA rende omaggio al centenario della nascita di Charles M. Schulz (il “papà” dei Peanuts, e quindi di celeberrimi personaggi del mondo del fumetto: Snoopy, Charlie Brown, Linus…) e “gioca” con il ventennale della collana Mondi Incantati, che da sempre pubblica i racconti vincitori del concorso.
La SFIDA era quindi duplice: in primis, l’incipit di ciascun testo doveva obbligatoriamente essere “Era una notte buia e tempestosa” (forse il più celebre inizio di una storia, puntualmente usato da Snoopy quando si cimentava nella scrittura); inoltre, ogni racconto doveva avere come tema: “storia di uno scrittore (o scrittrice) e del suo libro”.
I quattro racconti vincitori di SFIDA 2022, selezionati da RiLL, sono pubblicati nell’antologia QUEL SIGNORE IN SALOTTO e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni.
Per maggiori informazioni: www.rill.it oppure info@rill.it
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I VOLTI DEGLI SPIRITI
I volti degli spiriti è l’antologia 2022 della collana Memorie dal Futuro, curata dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare e edita da Acheron Books.
Memorie dal Futuro è una collana di antologie personali, ognuna dedicata ai racconti degli autori/ autrici che più si sono distinti/e nei concorsi letterari banditi da RiLL (in particolare nell’ambito del Trofeo RiLL, uno dei maggiori premi italiani per racconti fantastici).
I volti degli spiriti propone i racconti di Maurizio Ferrero, nato nel 1987 a Vercelli, dove vive e lavora.
Molte sue storie sono già uscite su riviste e antologie; ha vinto due volte il Trofeo RiLL (nel 2016 e 2018), emergendo in entrambe le occasioni su 350 racconti partecipanti. Inoltre, ha pubblicato il romanzo fantasy “Ballata di fango e ossa” (ed. Moscabianca, 2019) e l’antologia sword & sorcery “Gemme e Boccali” (Delos Digital, 2021).
I volti degli spiriti è un’antologia di dieci racconti, fantasy o di fantascienza post apocalittica.
Sono storie di persone normali in contesti straordinari: personaggi costretti a schivare la morte o chiamati a dare una svolta alla loro vita, decidendo il proprio futuro. Proprio questo elemento favorisce l’empatia di chi legge: “l’epicità, la scala globale o persino cosmica delle vicende è ridimensionata a un livello che ci permette di abbracciarla. I personaggi non sono distanti, i loro problemi e valori non sono molto diversi dai nostri: famiglia, sopravvivenza, amore, vendetta, solitudine”, come nota Andrea Viscusi nell’introduzione.
Il fatto che i protagonisti di queste storie vivano in mondi dove è possibile scegliere il proprio destino, però, non garantisce affatto che ci riescano: Maurizio Ferrero non è incline all’ottimismo, anzi i suoi racconti virano spesso, e decisamente, su toni cupi e atmosfere dark. Non a caso, il sentimento che più i suoi personaggi inseguono o a cui maggiormente aspirano è la speranza (per sé, per i propri cari, per l’avvenire…).
Come spiega lo stesso autore nell’intervista che chiude il libro: “È proprio per esorcizzare il timore di futuri oscuri che scrivo di mondi selvaggi. Quel che scrivo ha solitamente una caratteristica: vorrei vederlo realizzato oppure non vorrei mai vederlo realizzato.”
I volti degli spiriti è uscito a ottobre 2022 ed è stato presentato a cura di RiLL nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games (28 ottobre/ 1 novembre).
Le distopie in cui i nazisti hanno vinto la guerra sono più di una dunque. In effetti è inquietante pensare a cosa sarebbe successo se davvero avessero dominato l'intera Europa...
RispondiEliminaIpotesi come quella non avrebbero potuto avverarsi nemmeno in diecimila universi paralleli, ma è un dato di fatto che tra le tante ucronie è sempre quella più gettonata. Mai nessuno che abbia pensato a un mondo dominato, che ne so, dai Nativi Americani...
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